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Comune di Pomezia, il codice di comportamento dei dipendenti

By Santo Fabiano on 1 Marzo 2014
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Comune di Pomezia, il codice di comportamento dei dipendenti

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Il Comune di Pomezia, secondo quanto è previsto dalla legge 190 del 2012 sulla prevenzione della corruzione, si è dotato del codice di comportamento dei dipendenti, in conformità alle prescrizioni del decreto del presidente della Repubblica n. 62 del 2013. Il codice può apparire come l’affermazione di principi di carattere generale, quali la diligenza, la correttezza e l’imparzialità, ma invece, rappresenta la fissazione degli obblighi di comportamento richiesti a tutti i dipendenti dell’ente, la cui violazione comporta illecito disciplinare.

Le prescrizioni riguardano ambiti che rivestono particolare importanza per la tutela dell’immagine dell’amministrazione e hanno lo scopo di promuovere comportamenti coerenti con le esigenze di rispettabilità e decoro che ogni dipendente deve assicurare.

In particolare, ciascun dipendente è soggetto ai seguenti obblighi:

a) l’obbligo di servire il pubblico interesse e di agire esclusivamente con tale finalità;
b) l’obbligo di coniugare l’efficienza dell’azione amministrativa con la economicità della stessa ed il contenimento dei costi, utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia;
c) l’obbligo di garantire la parità di trattamento dei destinatari dell’azione amministrativa e dunque l’imparzialità e l’immagine dell’imparzialità;
d) l’obbligo di garantire la massima collaborazione con altre Pubbliche Amministrazioni;
e) l’obbligo di garantire la correttezza, l’imparzialità e la lealtà nel comportamento verso i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell’azione amministrativa.

Nei rapporti con il pubblico, inoltre sono previsti ulteriori obblighi quali:

a) l’obbligo di identificazione;
b) l’obbligo di cortesia e precisione;
c) l’obbligo di fornire spiegazioni;
d) l’obbligo di rispetto degli standard di qualità.

Il Codice prevede il divieto di ricevere regali e consente una deroga solo in occasione delle ricorrenze, ma all’interno di un “modico valore” che non deve superare 99 Euro.

Ma soprattutto, è di particolare rilievo l’introduzione dell’astensione in caso di conflitto di interesse, sia attuale, sia potenziale.

Nel primo caso il dipendente ha l’obbligo di comunicare al proprio Dirigente l’esistenza di rapporti economici (retributivi o che comunque comportino benefici economici di altra natura) intrattenuti nei tre anni precedenti l’assegnazione all’Ufficio, con soggetti privati che abbiano interessi in attività o in decisioni dell’ufficio medesimo, limitatamente alle pratiche affidate al dipendente. Nel secondo caso il dipendente ha l’obbligo di astenersi dal prendere decisioni o da svolgere attività in presenza di interessi personali o di familiari.

Il codice di comportamento, così come il sistema di prevenzione della corruzione e la trasparenza amministrativa sono strumenti che hanno lo scopo di rendere “aperta” l’amministrazione, ma risultano funzionali solo a condizione che vi sia un corrispondente interesse da parte dei cittadini a osservare le modalità di azione della macchina amministrativa e rilevarne le eventuali deviazioni.

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