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La pazza gioia

by on 23 Maggio 2016 0

Il dramma della follia senza i particolari in cronaca Una mamma con il suo bambino piccolo affacciata ad un dirupo, che guarda un mare blu cobalto. Un treno che passa proprio lì vicino. Non è un’immagine serena e poetica, ma è l’inizio di un dramma, perché […]

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Perfetti Sconosciuti

by on 1 Marzo 2016 1

Ovvero: l’amore ai tempi della connessione dati “Nessun film dell’orrore saprebbe essere così pauroso come quella sensazione glaciale, toccando la propria tasca, di non sentire più il proprio Smartphone”(Twitter anonimo) A pensarci bene un‘idea così, è incredibile che non sia venuta prima di oggi a […]

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HUMAN

by on 24 Febbraio 2016 0

Credere negli esseri umani, la missione antropologica e umanitaria di Yann Arthus Bernard “Un capolavoro” . Senza mezzi termini così è stato definito questo documentario del regista francese Yann Arthus Bertrard quando (dopo la presentazione a “Venezia 2015” qualche giorno prima) fu proiettato nella sede […]

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The Hateful Eight

by on 11 Febbraio 2016 0

Tarantino torna ad omaggiare il western per raccontare la cattiveria umana nella sua forma peggiore Attesissimo, come tutti i film del geniale ed imprevedibile regista di Tennessee, è arrivato con il fragore che merita nelle sale l’ottavo film di Quentin Tarantino: “The Hateful Eight”. Inizio […]

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Oscar 2016 – Le nomination

by on 18 Gennaio 2016 0

Difficile la scelta per i giurati Academy in una edizione mai come quest’anno ricca di grandi film Il 28 febbraio è il giorno, l’ennesima benedetta ed emozionante cerimonia di consegna degli Oscar, il rito per eccellenza in cui la settima Arte si (auto)celebra. Una sfilza […]

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Quo Vado?

by on 12 Gennaio 2016 0

La nuova comica di Checco Zalone, un film che vuole far ridere senza esser fenomeno di costume «Da grande voglio fare il posto fisso!». fin da piccolo, ha le idee chiare Checco e quando la maestra gli chiede di raccontare le sue ambizioni, lui non […]

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Irrational Man

by on 30 Dicembre 2015 0

Woody Allen tra filosofia e delitto in un film scritto e diretto con la solita sapienza del genio di Manhattan Abe Lucas è un professore di Filosofia, arriva in un college di quelli da sogno, dalle parti di Providence, a Rhode Island. Si porta dietro […]

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Il Ponte delle spie

by on 17 Dicembre 2015 0
Locandina del film

Locandina del film

Un uomo dipinge placido, guardando la vita che scorre sotto la finestra del suo appartamento di Brooklyn. Sembra un personaggio di nessun interesse, eppure quello è Rudolf Abel, è una spia sovietica in seno agli Stati Uniti nel periodo più buio della storia del mondo post guerra mondiale: il 1959. L’arresto sarà eclatante e dato in pasto ad un’opinione pubblica terrorizzata e già addestrata ad una possibile guerra atomica. Inizia così “Il ponte delle spie”, ventinovesima pellicola nata dal genio di Steven Spielberg. Il “Re Mida” del cinema di fine secolo ritorna in quella che sembra la prosecuzione amara del suo “Salvate il soldato Ryan” datato 1998. Alla fine di quel film, alla fine della II° Guerra Mondiale, il sacrificio di Ryan e di tutti quei soldati morti per liberare l’Europa dal nazismo sembrava aver portato il ristabilimento della pace assoluta tra i popoli, eppure, solo dopo 15 anni tutto sembra sull’orlo del precipizio, con in più la minaccia nucleare.

Rudolf Abel, la spia, viene dunque incarcerato, non collabora, non parla. Come tutte le spie. E mentre tutti ne chiedono a gran voce la pena di morte, la Corte Federale concede la difesa d’ufficio all’avvocato Donovan, idealista, molto preparato e figlio dell’America libera e democratica, che ha il volto, proprio per rimarcare quel sottile filo rosso recuperato da Ryan, di Tom Hanks.

E qui il nostro racconto si ferma, perché è impossibile dire molto di più della trama senza toccare le corde vive di una vicenda che va molto aldilà della “Spy Story”, intrisa com’è di spunti politici più ampi e di storie intime. Il nostro Eroe avvocato si troverà al centro di una trattativa che si svolgerà a Berlino, al culmine di quella crisi che porterà da Est i soldati russi e della DDR ad alzare il muro. Un muro culturale oltre che di mattoni, un muro che ci ricorda che la guerra c’è da sempre e che, forse, l’eredità del “secolo breve” è stata soltanto una lunga scia di guerra di posizione ideologica e di terrore.

Nel cast oltre allo strepitoso Tom Hanks, al massimo della sua carriera così ricca ci sono Amy Ryan, brava e commovente, che con un cognome così non poteva che esser la moglie di Hanks/Donovan, poi Dakin Matthews, personaggio molto televisivo e popolare e l’ottimo Alan Alda. Anche se il duetto tutto ricco di sguardi d’intesa che Hanks instaura con Mark Rylance (la spia Abel), è di quelli che vanno annoverati tra i migliori della storia del cinema e non solo per merito di Hanks. La ricostruzione della fredda Berlino del 1961 da sola varrebbe già il biglietto al botteghino dei cinema, con una musica e una fotografia da kolossal, ma Spielberg non gira solo un grande film, lui come sempre va oltre l’ostacolo, parlando al cuore libero di ognuno di noi, per gridare ancora una volta, l’ennesima nella sua filmografia, che si può e si deve dire basta ai conflitti. Che si può vivere in pace.

Mauro Valentini

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Parola chiave: Partecipazione

by on 1 Dicembre 2015 0

Intervista al Segretario del PD di Pomezia Stefano Mengozzi Seicento giorni da Segretario, un leader giovane eppure molto conosciuto nel territorio, sia per radici che per la sua attività di giornalista a Pomezia e nel territorio Pontino. Incontro Stefano Mengozzi di primo mattino, è stato […]

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