Finalmente il momento tanto atteso è arrivato: ieri sera si è tenuta la celebre cerimonia degli Oscar di quest’anno, che ha visto trionfare il film Oppenheimer con ben sette statuette vinte su tredici nominations.
La 96esima edizione, tenutasi al Dolby Theatre e tramessa in Italia a partire dalle 23.30 di ieri, ha visto come presentatore il noto comico Jimmy Kimmel e, come ogni anno, ha premiato 23 categorie.
Per quanto riguarda l’Oscar per il miglior film, è stato proprio Oppenheimer a vincere, come molti già sospettavano, a cui si accompagnano il premio per il miglior regista a Chistopher Nolan, per il miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr., quello per il miglior montaggio, la miglior colonna sonora e la miglior fotografia e infine per il miglior attore protagonista al talentuoso Cillian Murphy, che ha portato a casa la statuetta alla sua prima nomination dedicando il premio a coloro che portano la pace nel mondo.
Dunque, a questo punto, ciò che è certo è che questo film non ha deluso e rimarrà sempre nella storia del cinema, come anche in quella degli Oscar!
Altra pellicola che ha conquistato la scena è senza dubbio Povere creature, con un Oscar per la migliore attrice protagonista a Emma Stone, dopo la sua ultima statuetta per La La Land, uno per il miglior trucco e acconciature, uno per la miglior scenografia e un altro ancora per i costumi migliori.
In quanto al miglior film internazionale, le speranze italiane si sono invece dissolte a causa della mancata vittoria di Io capitano. Ad aggiudicarsi il premio per questa categoria è stato infatti il film La zona di interesse.
In seguito, il ruolo di miglior attrice non protagonista va a Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita, la quale ha ringraziato il pubblico per averla vista.
Al contrario, a guadagnare il premio come miglior cortometraggio d’animazione è War is over!, mentre quello per il miglior film d’animazione è Il ragazzo e l’airone.
La miglior sceneggiatura originale è vinta poi da Anatomia di una caduta, per cui sul palco l’affiatata coppia di registi ha raccontato di aver scritto il film a casa nel periodo del lockdown. Miglior sceneggiatura non originale invece, per American Fiction, premio ritirato da Cord Jefferson, che afferma il fatto che nessuno gli abbia mai dato fiducia, essendo il film stato girato in pochissimo tempo.
Come ultime categorie trionfa Godzilla Minus One nei migliori effetti speciali, The Last Repair Shop nel miglior cortometraggio documentario, La migliore storia di Henry Sugar nel miglior cortometraggio e 20 days in Mariupol nel miglior documentario, il quale racconta i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina e la distruzione della città di Mariupol di due anni fa.
In quanto infine al sonoro si aggiudica il premio di miglior canzone originale What was I made for? – Barbie, di Billie Eilish e il fratello Finneas O’Connell e quello di miglior sonoro La zona di interesse.
Di conseguenza, anche quest’anno la notte magica, piena di gioie, ansie e speranze si è conclusa nel migliore dei modi. Ogni film presentato è unico nel suo genere, ricco di significato e frutto di un duro lavoro, meritevolmente premiato.
Non vediamo quindi l’ora di vivere un altro anno ricco di contenuti da guardare e riguardare, per poi dare un nostro giudizio alle prossime premiazioni; perché, in fondo, cosa c’è di più bello del cinema?
Virginia Porcelli
Diploma di liceo classico presso il Liceo Blaise Pascal di Pomezia.
Studentessa di Scienze Linguistiche presso l’Università Cattolica di Milano.