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Parco della Crocetta : Pista ciclabile ? no cinofila!

By Redazione on 24 Settembre 2015
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Parco della Crocetta : Pista ciclabile ? no cinofila!

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Quando qualche anno fa la pista fu inaugurata, anche questa tra mille polemiche come del resto accade ad ogni taglio di nastro a Pomezia, i cittadini non credevano ai loro occhi.

In effetti, ad un polmone verde così bello sotto ogni punto di vista chi era abituato? Questa città negli ultimi anni aveva visto soltanto “altre” inaugurazioni, che hanno negli anni mangiato gli spazi verdi a poco a poco, basta ricordare quello che si stagliava davanti Largo Brodolini solo 5 anni fa e quello che si può “ammirare” ora.

Il 27 novembre del 2010 l’allora Sindaco De Fusco tagliava il nastro a via Don Luigi Sturzo, denominato “Parco della Crocetta”, dicendosi felice per uno dei parchi più all’avanguardia nel panorama dei parchi ciclo-ecologici che erano stati aperti in tutta Italia. «Questa non è solo una pista ciclabile, ma un vero e proprio parco, tutto da vivere: c’è l’area attrezzata per i bambini, i percorsi sportivi, tanto verde.» Insieme al Sindaco anche l’allora Assessore Martinelli spiegava le potenzialità del polmone verde della 167: «Si tratta di un luogo tutto da vivere. L’opera è costata 1 milione e 460mila euro, stanziati dalla Regione Lazio; la pista è lunga in tutto 1.650 metri e lungo il percorso, oltre all’area giochi dove è situata anche una tettoia aperta in legno e panchine in legno e ferro, sono dislocate numerose panchine in marmo. Ai cestini per i rifiuti, già presenti, verranno affiancati presto anche i distributori per i sacchetti igienici da utilizzare per i bisognini degli animali.»

Questo diceva Martinelli, questo diceva De Fusco, solo 5 anni fa.

Poi, come spesso accade, problemi burocratici, qualche contenzioso con la ditta che aveva fatto i lavori, il parco sembra subire subito un abbandono che indigna la cittadinanza illusa per qualche mese di aver avuto in dote un gioiello. Il Comitato di quartiere di Nuova Lavinium organizza soltanto due anni dopo una “giornata di mobilitazione per la pulizia del Parco”. Gli abitanti del quartiere si armano di falcetti sacchi della spazzatura e scope per ripulire tutto, restituire i giochi per i bambini. Una bellissima manifestazione che è anche una protesta contro l’amministrazione che ha abbandonato il parco, a cui partecipa Mario Borgo Caratti, consigliere in quota SEL e anche Fabio Fucci, allora “solo” consigliere per il Movimento 5 Stelle, anche lui con scopa e sacchetto.

Chi frequenta questo parco, però, non può non notare una contraddizione clamorosa, aldilà della fatica con cui si cerca di proteggerlo non sempre con successo dai vandali e dai “poeti di strada” che imbrattano il rosso della pista con scritte indelebili e anche sgrammaticate che inneggiano al nuovo amore o alla squadra del cuore.

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Se il parco è dedicato alle biciclette e ha i giochi per i bambini, come può consentire il libero accesso ai cani al suo interno? Una contraddizione che potrebbe anche (forse) esser mitigata se i proprietari dei quadrupedi utilizzassero guinzaglio e museruola, necessari per evitare corse degli animali dietro a chi fa footing, a chi va in bici, siano essi adulti o peggio bambini. Cosa che puntualmente accade, perché quasi nessuno si attiene a a queste regole di civiltà. Eppure il Comune ha appena aperto un secondo “Bau-Garden” su via Fratelli Bandiera, dopo quello di Via Catullo, quasi sempre vuoto però.

Chiunque provi a fare una passeggiata nel parco della Crocetta potrà assistere allo scorrazzare  libero di cani di grande taglia, pericolosi per biciclette, palloni e scivoli e per (esperienza personale ndr) chi corre nei saliscendi delle piste rosse. Una contraddizione grave che finora per un puro caso non ha creato incidenti seri. La normativa riguardo ai parchi pubblici recita chiaramente che dove ci sono giochi per bambini non sia consentito l’ingresso agli amici a quattro zampe, eppure qui sembra, nei pomeriggi ancora assolati di questo inizio autunno che sia un parco cinofilo a cielo aperto.

Con la beffa di veder segnato con vernice bianca sulle corsie rosse i segnali che spiegano che, quelle corsie sono riservate ai ciclisti, a ciclisti molto prestanti, velocissimi nel battere i cani di grande taglia che li inseguono al loro passaggio.

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