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10 mesi a guardare le… (5) stelle

By Massimiliano Villani on 31 Marzo 2014
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10 mesi a guardare le… (5) stelle

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PomeziaPomezia 5 stelle: non è forse ancora arrivato il tempo dei primi bilanci, ma alcune piccole valutazioni, a quasi 10 mesi dalla elezione del Sindaco a 5 stelle Fabio Fucci, si possono fare.

Una tornata elettorale, quella del giugno 2013, che ha visto i vecchi partiti, per anni incontrastati contendenti alla guida di Pomezia, sconfitti e divisi.

Una autentica debacle e, allo stesso tempo, una vera iniezione di fiducia per i cittadini che, dopo anni di politiche personalistiche, clientelari e poco inclusive, vedevano finalmente la luce (“usciamo dal buio”, questo lo slogan elettorale dei Grillini) e la possibilità di far sentire la propria voce nelle decisioni del governo del territorio.

Un modo nuovo di fare politica: questa sicuramente la novità rispetto al passato.

Ma come?

Presenza continua di banchetti informativi nelle piazze e nelle vie della Città; istituzioni di gruppi di lavoro tematici; massima trasparenza dei lavori consiliari e in generale, dei procedimenti amministrativi; rivisitazione (al ribasso, ovviamente) dei lauti compensi dei dirigenti dell’Amministrazione.

Insomma, una profonda ristrutturazione interna unita alla volontà di cambiare la Città con il coinvolgimento, la partecipazione e il contributo di tutti i cittadini e delle loro idee.

Un lavoro davvero immane se si considerano, tra le altre cose, le difficoltà di approntare politiche di vero rilancio e sviluppo nelle condizioni di dissesto economico in cui è stata lasciata Pomezia.

Cosa dicono le altre forze politiche?

Essenzialmente che è stato un voto di protesta, che ha cavalcato l’onda antipolitica portata dai 5stelle.

Ma può essere antipolitico un movimento che ha invece portato ad interessarsi della propria Città migliaia di cittadini comuni che, magari fino a qualche mese fa, erano disgustati da un certo modo di occuparsi della cosa pubblica?

E allora cosa manca alla nostra Amministrazione per essere finalmente quella forza innovativa in grado di occuparsi e risolvere i problemi quotidiani del nostro territorio?

Sicuramente va concesso ancora un po’ di tempo al Sindaco Fucci: quando si “prende in eredità” una casa in pessime condizioni e da ristrutturare totalmente, non si può pensare alla bacchetta magica, anche perché, se mai esistesse uno strumento del genere, occorrerebbero parecchi soldi per comprarlo.

Forse, ma questa è l’impressione personale di un cittadino che ha creduto e crede ancora fermamente nel cambiamento, occorrerebbe una maggiore presenza sul territorio dello stesso Sindaco o del suo Staff di governo, specie nelle zone più periferiche della Città.

Solamente ascoltando i residenti e vivendo in prima persona queste aree, per troppo tempo lasciate sole e senza riferimenti, si possono comprendere le specifiche problematiche e cercare una soluzione possibile: penso a Campo Jemini e a Santa Palomba in particolare.

Rileggo poi gli impegni presi in epoca pre-elettorale dai 5stelle e c’è un punto che mi pare centrale: “(…) Compito dell’amministrazione di Pomezia sarà quello di soddisfare le diverse esigenze di mobilità e sicurezza in spazi qualificati e non degradati. Il bambino, l’anziano, il disabile, il ciclista, devono sentirsi artefici della città e non ospiti. (…)”.

Mobilità, ambiente, sicurezza: soprattutto su questi temi il Movimento 5Stelle si gioca tutta la sua credibilità nei prossimi mesi.

Io vivo quotidianamente la periferia di Pomezia e sento la necessità, insieme a tanti altri cittadini, di coinvolgere maggiormente le nostre Istituzioni nella “lettura visiva diretta” delle criticità, magari stilando insieme un elenco di priorità da affrontare.

La mia è una proposta che lancio direttamente al Primo Cittadino: percorriamo insieme le strade delle nostre periferie e ragioniamo su cosa può essere fatto, concretamente, nel breve-medio termine  e compatibilmente con le risorse a disposizione.

La bacchetta magica non esiste, ma rendersi conto in prima persona, ragionare e programmare per priorità, insieme ai cittadini di buona volontà, si può e si deve.

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