Pomezia celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia

La bandiera arcobaleno esposta sul Palazzo Comunale e Torre Civica illuminata
Il Comune di Pomezia celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Oggi una bandiera arcobaleno, gentilmente messa a disposizione dall’Associazione Spazio Arcobaleno, rimarrà esposta sul Palazzo comunale e al crepuscolo la Torre Civica si illuminerà con i colori simbolo della ricorrenza.
Celebrata in oltre 130 Paesi, la data è stata scelta per ricordare la decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 1990, di declassificare l’omosessualità da disturbo mentale, definendola per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano”.
“Un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica – ha commentato l’Assessora Miriam Delvecchio – contro la violenza e la discriminazione celebrando la diversità in senso lato. È nostro dovere promuovere una cultura che riconosca la libertà di scelta negli uomini e nelle donne a partire dai contesti familiari, scolastici e sociali”.
“Oggi più che mai – ha sottolineato il Sindaco Adriano Zuccalà – vogliamo esprimere il nostro impegno quotidiano volto a contrastare l’hate speech e ogni forma di discriminazione di genere. Le Istituzioni devono dare il buon esempio superando le divergenze politiche e sostenendo, tutte insieme, una coscienza che riconosca l’identità sessuale e culturale di uomini e donne rispettandone scelte e diritti. A Pomezia non c’è spazio per una cultura dell’odio”.



LE INTERVISTE Chiacchierata a 360° sulla Pomezia del futuro: il sindaco Zuccalà fa il punto a due anni dall’inizio del mandato

Sindaco, buonasera. Innanzitutto come sta?

Bene, la ringrazio. Sono stati mesi faticosi ma sono riuscito, con la collaborazione della Giunta, del Consiglio, dei dirigenti e dei dipendenti comunali, ad affrontare tutte le emergenze e le problematiche incontrate.

Inevitabile che la prima domanda riguardi il Covid 19. Come avete affrontato questa emergenza?

Pomezia è stato uno dei primi Comuni del Lazio ad essere colpito e oggi, dopo quasi 4 mesi dal primo caso positivo, registriamo 61 pazienti guariti e solo 4 ancora positivi. Non sono mancate purtroppo le brutte notizie, come la perdita di 5 nostri concittadini. Una crisi senza precedenti che abbiamo cercato di affrontare nel migliore dei modi, dialogando con tutte le istituzioni sovra comunali e le realtà associative del territorio, per cercare di mettere in campo risorse e strumenti per supportare la collettività.

Abbiamo fin da subito attivato il Centro Operativo Comunale di Protezione civile con l’obiettivo di monitorare la situazione sanitaria nel nostro territorio, ottimizzando le comunicazioni inter-istituzionali.  Abbiamo rafforzato i canali comunicativi dell’Ente, offrendo quotidianamente informazioni utili e aggiornamenti, e attivato il Numero di Unico di Emergenza 06 60300. Le Farmacie comunali hanno distribuito gratuitamente un quantitativo di soluzione idroalcolica per il lavaggio delle mani ad ogni residente che ne faceva richiesta. In collaborazione con la Protezione Civile, la Croce Rossa e la Misericordia, abbiamo attivato il servizio di consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari, rivolto alle persone affette da disabilità, con gravi patologie, o anziane con più di 65 anni, prive di una rete familiare e di vicinato a supporto. Grazie alla generosità di tanti cittadini e alla disponibilità delle aziende del territorio abbiamo distribuito pacchi alimentari ai nuclei familiari in difficoltà seguiti dai Servizi Sociali. Sono state distribuite circa 2.500 mascherine a medici di base e pediatri; messi a disposizione oltre 5mila presidi sanitari, tra cui quelli inviati dalla Regione Lazio, per Forze dell’ordine, Protezione Civile, assistenti sociali, associazioni di volontariato e lavoratori in prima linea nella nostra Città. Oltre 8.500 mascherine sono state distribuite a domicilio alle persone over 65. Terminata la prima fase dell’emergenza, abbiamo attivato due punti per il ritiro dedicati a coloro i quali dovevano ancora riceverle. E’ stato aperto un conto corrente bancario (IT28 E 05034 22000 000000004160) che ci ha permesso di raccogliere oltre 100.000€ per le spese legate all’emergenza, quali pacchi alimentari, contributi a chi è in difficoltà, sostegno alle associazioni di volontariato, alla Protezione Civile e a tutto il personale impegnato in prima linea per gestire l’emergenza. In questo conto corrente, vengono anche riversate le donazioni che la Giunta e la maggioranza in consiglio comunale effettuano dal taglio delle indennità. E’ stata effettuata dalla ditta competente la sanificazione delle strade con prodotti non inquinanti e adeguati alla pulizia delle superfici stradali. Sanificate le aree gioco per bambini e tutti gli uffici comunali, così come i mezzi di trasporto locali vengono sanificati quotidianamente.

Il nostro Comune ha erogato oltre 850mila euro in buoni spesa a sostegno dei nuclei familiari più esposti e ha stanziato oltre 700mila euro per garantire i primi interventi di contrasto all’emergenza. Abbiamo sospeso gli adempimenti tributari legati al versamento di tributi e servizi locali, differendo la scadenza di Tari, imposta di soggiorno, piani di rateizzazione (anche Icp e Tosap), mensa scolastica, scuolabus e nidi comunali, strisce blu. Abbiamo deliberato l’occupazione di suolo pubblico gratuita fino al 31 ottobre 2020 a sostegno delle attività commerciali duramente colpite dall’emergenza Coronavirus e deliberato la riduzione del 100% della quota variabile della tariffa Tari 2020 per le utenze non domestiche rimaste chiuse durante il lockdown.

Sono 943 le domande arrivate al Comune per il bonus affitti, fondo straordinario una tantum per il sostegno alla locazione anno 2020. Le istanze acquisite sono state trasmesse alla Regione Lazio che provvederà a erogare i contributi da liquidare ai cittadini. Il Comune di Pomezia, in qualità di Capofila del Distretto Sociosanitario RM 6.4, ha firmato due convenzioni con la confraternita Misericordia di Pomezia per l’avvio dei servizi di teleassistenza a persone anziane o fragili e di trasporto sociale d’emergenza per persone sole e non autonome che necessitano di raggiungere strutture specialistiche per effettuare terapie salvavita.

In questi mesi sono state effettuate verifiche a tappeto sul territorio frutto della collaborazione tra Polizia locale, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nel mese di aprile, in pieno lockdown, sono stati effettuati 7.200 controlli operativi su strada, con 370 sanzioni; 570 controlli sulle seconde case, con 35 sanzioni e 149 controlli verso attività commerciali, senza sanzioni.

Abbiamo mantenuto viva la cultura in Città con visite virtuali ai nostri musei: Lavinium e Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento, servizi digitali per la biblioteca e fruizione di contenuti multimediali, dagli spettacoli teatrali alle favole animate, messi a disposizione dalle associazioni del territorio. Ora siamo pronti per ripartire con un’estate tutta da vivere.

Abbiamo messo a disposizione sul nostro sito web una guida completa di negozi e attività commerciali che fanno consegne a domicilio e una piattaforma dedicata a valorizzare il tessuto produttivo del nostro territorio: “Made in Pomezia”, al fine di dare valore a quanto creato nella nostra Città.

Prima dell’avvio della fase due abbiamo convocato le realtà del territorio con l’obiettivo di condividere un percorso di uscita dalla crisi, sociale ed economica, attraverso un dialogo costante e un propositivo spirito costruttivo. Abbiamo istituito una cabina di regia coinvolgendo tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale.

Abbiamo avviato la stagione balneare in piena sicurezza, secondo le disposizioni nazionali e le linee guida regionali. Stiamo lavorando per realizzare un servizio informativo sull’occupazione delle spiagge tramite App. Sono stati installati paletti di riferimento per le postazioni e cartelli informativi per ogni passaggio a mare.

Per andare incontro alle difficoltà che le famiglie hanno dovuto affrontare in questo periodo così delicato, abbiamo deciso di investire molto nelle attività ludico-ricreative. Abbiamo approvato la concessione di contributi economici per le rette dei centri estivi per minori 0-17 anni; e per la prima volta nella storia del nostro Comune abbiamo avviato il servizio sperimentale di centri estivi comunali, nelle sedi della scuola dell’Infanzia comunale Maria Immacolata e della scuola dell’Infanzia Via Vinci dell’Istituto comprensivo Enea per la fascia 3-6 anni, e nei nidi comunali Piccole Orme e Isola che non c’è per la fascia 0-3 anni.

Abbiamo approvato un pacchetto di misure a sostegno del mondo dello sport stanziando risorse destinate a contribuire al pagamento dei canoni dovuti dai concessionari di impianti e palestre comunali e approvando gli indirizzi per la ripresa delle attività sportive presso le palestre annesse agli istituti scolastici.

Infine stiamo lavorando per la riapertura dei centri anziani, tuttora chiusi, e per la ripresa in sicurezza delle scuole a settembre.

Avete approfittato del tempo sospeso nei giorni del lock-down per portare avanti i cantieri?

Durante il lockdown, molte ditte che operavano in Città hanno interrotto i lavori, ripresi dal 4 maggio. Sono state riasfaltate via Cavour, via Fratelli Bandiera e via Virgilio e terminati i lavori della pista ciclabile che collega via Varrone a via Fratelli Bandiera. Sempre a Pomezia stanno per partire i lavori di riqualificazione dell’area parcheggio di Piazza San Benedetto da Norcia.  A Torvaianica, invece, è stato realizzato un percorso tattile per ipovedenti con semaforo a chiamata pedonale per attraversare le carreggiate in tutta sicurezza: il percorso collega alcuni dei punti strategici del centro di Torvaianica, dal centro anziani alla chiesa, dalla fermata degli autobus alla spiaggia libera. Inoltre sono in corso i lavori per la pista ciclabile, il nuovo marciapiede e la platea rialzata fronte scuola in via Carlo Alberto dalla Chiesa, che si concluderanno entro l’inizio del nuovo anno scolastico. Infine sono in corso i lavori per la realizzazione del marciapiede sul lungomare delle Meduse, nel tratto da via Grenoble a via Atene, lato mare, e la riqualificazione del lungomare delle Meduse nel tratto compreso tra via Francoforte e il Fosso Rio Torto. Il progetto prevede interventi di arredo urbano nel tratto della passeggiata a mare prospiciente piazza Ungheria; la realizzazione della rete di raccolta acque meteoriche e di marciapiedi lato mare nel tratto tra via Atene e Fosso Rio Torto.

C’è una situazione simbolo che rappresenta il suo governo di Pomezia?

Racchiuderei una caratteristica principale del nostro Governo in una parola: Network. La capacità di “fare rete” di questa amministrazione ha permesso di realizzare già diversi obiettivi che da soli non saremmo riusciti a raggiungere. Partiamo dal tavolo POINT che sta mettendo insieme le realtà più importanti del territorio, aprendo la strada ad altri progetti come le Eneadi Festival ed il tavolo permanente sul turismo. L’attivazione dell’ITS per la formazione tecnica superiore, il mercato a km0 di Coldiretti – Campagna Amica. La collaborazione proficua con gli Enti Superiori, i diversi servizi offerti dalle farmacie comunali come il punto salute a Torvaianica e la farmacia oncologica, la collaborazione con i CAF per estendere i servizi alla cittadinaza, la vittoria di diversi bandi pubblici che hanno messo insieme diverse professionalità, il protocollo di intesa con le Guardie Zoofile per la tutela degli animali, il Sistema culturale delle 7 Città di Fondazione e, per concludere, il processo di condivisione e partecipazione della cittadinanza e delle aziende che ha accompagnato l’apertura del Nuovo Museo Città di Pomezia, obiettivo che poche amministrazioni possono dire di aver raggiunto nella storia.

Quali sono i maggiori risultati che la sua amministrazione ha raggiunto in questi 24 mesi?

I primi 2 anni sono sempre considerati di rodaggio e “costruzione” per le amministrazioni ma, nonostante questo, abbiamo già portato a termine diversi progetti. Solo per citarne alcuni, ricordiamo la nuova delegazione di Torvaianica con la prima sperimentazione di sportello unico per il cittadino, la manovra del Welfare, consistente in una riduzione delle tariffe dei servizi di assistenza domiciliare, refezione scolastica e asilo nido, il Nuovo Museo Città di Pomezia, il mercato a km0 della Coldiretti – Campagna Amica a Pomezia e Torvaianica, la messa in sicurezza della ECO-X, il punto salute estivo a Torvaianica e la farmacia Oncologica, le barriere artificiali sommerse anti-strascico e per il ripopolamento ittico. I nuovi appalti per la manutenzione del verde, delle strade, degli edifici pubblici e della raccolta Porta a Porta. Non escluderei dagli obiettivi raggiunti, tutta l’attività fatta per la gestione dell’emergenza COVID-19, che sicuramente nessuno avrebbe mai immaginato di affrontare e devo dire che a Pomezia è stata gestita in maniera ottimale.

Parliamo di innovazione: avete implementato molto i servizi online che il comune rende ai cittadini tramite il sito internet. Avete qualche altra idea che può anticipare ai lettori di Pomezianews?

In questi due anni abbiamo implementato moltissimo i sistemi informatici dell’Ente. Partendo dall’esempio principale di Municipium, che accorcia le distanze tra uffici e cittadini, passando dalle iscrizioni on-line per diversi servizi come il trasporto scolastico e la mensa. Il lockdown ha dato ulteriore impulso a quello che era un processo già avviato di digitalizzazione ed è stata l’occasione per attivare ulteriori servizi anagrafici e di prenotazione on-line degli appuntamenti. Un progetto su cui stiamo lavorando fin dall’insediamento è lo sportello unico al cittadino, che stiamo provando ad attivare anche in forma virtuale, con sistemi innovativi.

Come funziona la comunicazione tra voi e i cittadini con i nuovi canali, parliamo di social dunque…

L’Ente ha implementato l’utilizzo dei social network, canale di comunicazione privilegiato dell’epoca che viviamo. Facebook, Twitter, Instagram, You Tube e Linkedin vengono aggiornati quotidianamente con tutte le informazioni utili alla cittadinanza. Inoltre scaricando l’App Municipium è possibile conoscere i punti di interesse del Comune, le informazioni di contatto e gli orari di apertura di uffici e sportelli, segnalare eventuali disservizi o criticità sul territorio rimanendo costantemente aggiornati sullo stato di avanzamento. Inoltre attivando i servizi “push” vi è la possibilità di conoscere news ed eventi della città di Pomezia. Come sappiamo, l’epoca “Social” riesce ad abbattere i tempi di comunicazione e raggiungere moltissime persone di ogni età, c’è però un rovescio della medaglia con cui la Politica si sta confrontando ultimamente: la presenza degli haters. Molti pensano di poter dire ogni cosa su internet, spesso in maniera aggressiva e irrispettosa nei confronti delle altre persone e delle istituzioni, pensando di rimanere sempre impuniti, invece le sentenze arrivano anche per loro e si rendono conto che riflettere qualche secondo in più prima di scrivere qualcosa su Facebook gli avrebbe risparmiato diverse scocciature.

Come si appresta Pomezia a vivere una estate così particolare? Quale è il programma degli eventi estivi sempre molto attesi?

Siamo pronti a ripartire, con un’estate diversa ma molto ricca. Saranno allestite due arene che ospiteranno gli eventi, una in piazza Indipendenza a Pomezia e una in piazzale Kennedy a Torvaianica. Gli accessi alle arene saranno controllati e contingentati, i posti a sedere limitati nel rispetto delle distanze di sicurezza e la Polizia Locale vigilerà sul divieto di assembramento.
Torvaianica ospiterà da giovedì 9 luglio un evento ogni sera: cinema, teatro, spettacoli, concerti, mercatini dell’artigianato, street food e sagre. A Pomezia partiamo con la tradizionale Festa patronale di San Benedetto il 10, 11 e 12 luglio per proseguire tutti i weekend del mese di luglio con le rassegne Pomezia in Musical e Pratica Jazz. Grande novità di quest’anno un evento – ugo pari 30 – che Torvaianica dedica all’amato attore e regista Ugo Tognazzi, in collaborazione con la famiglia, a 30 anni dalla scomparsa.

Un bilancio di metà mandato che sicuramente si chiude con un segno positivo. cosa si poteva far meglio o diversamente?

Abbiamo sempre cercato di dare il massimo fin dal primo momento. I risultati raggiunti testimoniano il costante lavoro che abbiamo portato avanti, ma chiaramente il meglio deve ancora arrivare. Abbiamo in cantiere diversi progetti che prenderanno vita nella seconda metà del mandato. Purtroppo il COVID ha frenato molto le attività in corso e gli effetti si protrarranno per diversi mesi. Ci sono ancora tante cose da fare e per questo dobbiamo spingere ed impegnarci più di prima per recuperare il tempo perso.

Ci racconti due obiettivi, uno  a breve termine e uno a lungo termine

Se devo scegliere, un obiettivo che concluderemo entro alcune settimane, di cui vado particolarmente fiero, è l’attivazione dei serbatoi idrici di via dei Castelli Romani e di Torvaianica Alta. In queste settimane abbiamo portato avanti i lavori di realizzazione delle condotte, di impermeabilizzazione e di collaudo e presto potranno essere operativi. Si risolveranno così i problemi diffusi di pressione idrica ma soprattutto, al termine dei lavori di estensione della rete idrica, potremo portare su tutto il territorio l’acqua potabile.

L’altro progetto che cambierà il volto di Pomezia, sia sotto l’aspetto visivo che sotto l’aspetto culturale, sarà il termine dei lavori del teatro di via Virgilio, grazie ad un finanziamento che abbiamo ottenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali di oltre 3 milioni di euro.
L’ex Consorzio agrario viene pensato come teatro circa 16 anni fa, da allora sono stati investiti circa 7 milioni di euro senza portare a conclusione i lavori e lasciando un ecomostro al centro della città. Per anni non si è mai riusciti a recuperare i fondi per portarlo a termine, adesso finalmente abbiamo a disposizione le risorse finanziare per intervenire nella porzione dedicata agli spettacoli e dotare Pomezia del suo primo teatro. Nei prossimi giorni presenteremo il progetto rivisto alla cittadinanza. Un percorso che non sarà breve, ma da oggi possiamo guardare fiduciosi verso quello che non è più un traguardo irraggiungibile che ci permetterà di riuscire dove altri, prima di noi, hanno fallito.




Pomezia è una città adulta, buon lavoro sindaco

Pomezia è una città adulta.

Ha scelto per se stessa, senza cedere al fascino delle rivoluzioni facili. Ha scommesso sulla propria pelle e ha vinto.

Con un sindaco giovane ma non inesperto, consapevole del passato al quale concede lo spazio giusto senza fanatismi, del presente che legge come solo un inizio e del futuro sul quale ha deciso di mettere la posta più grande.

Adriano Zuccalà è sindaco di una città matura e adulta. E ha una responsabilità enorme. Perché gli scorsi cinque anni sono stati quelli dei piccoli passi: piccoli interventi per rendere migliore la qualità della vita. Adesso comincia l’era delle innovazioni e bisogna portare a casa il risultato grande: rendere la città aperta, fruibile, giusta e piena di cose da fare. Ha detto che Torvaianica e bilancio sono le sue priorità. Le scelte giuste: nelle pieghe del bilancio si fa la città, con i soldi a disposizione si pensa alle scuole ai servizi sociali e alla programmazione. Nella sabbia del litorale si costruisce una città diversa, caratterizzata da tutti i suoi elementi e non solo da una parte, da una immagine, da un pregiudizio. Pomezia è tutto, e niente e nessuno deve rimanere indietro

Una città che negli anni è stata terra di frontiera e che qualcuno voleva condannare a terra di mezzo, e dove si poteva andare a pescare tanto si era sicuri di portare a casa la nassa piena.

Adesso no, Pomezia è una città che sceglie per sé e per i suoi figli. E non a caso il cambiamento viene da cittadini della generazione di mezzo: non i settantenni che hanno fallito la rivoluzione del ’68 in tutte le sue salse, non dai ragazzini ambiziosi cresciuti a pane e internet. Il cambiamento viene da una generazione che lavora, che studia, ha i figli e sa cosa vuole. Un vero laboratorio politico dell’Italia nuova e operosa




Il Sindaco di Pomezia si racconta, intervista a Fabio Fucci (seconda parte)

Continuiamo l’intervista fatta al Primo Cittadino pometino.

Parliamo di partecipazione, un tema a voi caro: quello che si nota a Pomezia è un ritrovato impegno civico. Semplici cittadini che si interessano sempre più attivamente alle questioni della propria città. Questo anche grazie ad una evoluzione positiva della vostra comunicazione: non più solo attraverso la rete e gli incontri di strada, ma sfruttando anche gli spazi televisivi e radiofonici. Siete poi andati oltre e avete approvato un regolamento ad hoc sulla partecipazione. Ci sono già dei risultati?

 “Si, noi ci siamo resi conto che la partecipazione si può concretizzare sotto varie forme: in alcuni casi potrebbe essere la volontà di concorrere alla formazione di una proposta di delibera o di una proposta di legge; in altri – e a Pomezia questo succede spesso –  il desiderio di partecipare fattivamente per realizzare qualcosa in favore della collettività. Sin dall’inizio della consiliatura siamo stati impressionati dalle numerose richieste di collaborazione gratuita per operare concretamente, ad esempio prendendosi cura di un giardino o ridipingendo l’aula di una scuola. Richieste che, all’inizio del nostro mandato, non potevamo soddisfare proprio mancava uno strumento che consentisse ai nostri cittadini di partecipare attivamente e di condividere con noi esperienze fattive in sicurezza e secondo norma. Con l’approvazione del regolamento sulla cittadinanza attiva abbiamo quindi colmato questa carenza e colto l’occasione di dare ai nostri cittadini un motivo di orgoglio in più di appartenere a questa comunità. Allo stato attuale ci sono già dei progetti che sono partiti, legati per lo più al decoro urbano, per esempio con l’Associazione Retake o con il Comitato di quartiere “Roma 2″ che si è preso cura del giardino di Santa Palomba coinvolgendo anche gli immigrati richiedenti asilo che sono ospitati nel vicino residence. In questo modo sono stati raggiunti due risultati positivi e cioè il ripristino del decoro urbano e l’inclusione sociale. Altri progetti stanno per partire”.

Parliamo di litorale. L’estate appena trascorsa ha presentato parecchie novità, due su tutte: le torrette di controllo e la raccolta differenziata sugli arenili liberi. State pensando anche ad altro per rilanciare un’area strategica come quella di Torvaianica? 

arenile torvaianica_differenziata

Raccolta differenziata a Torvaianica

“Alcune iniziative partite quest’anno le ripeteremo sicuramente anche per il prossimo, perché hanno dato buoni frutti. La nostra intenzione è quella di potenziare la raccolta differenziata a Torvaianica per dare ancor più decoro al nostro litorale, tenendo presente anche l’incremento di popolazione in concomitanza della bella stagione. Sono prossimi a partire interventi di ammodernamento dell’arredo urbano, dalle panchine ai giardini e, il prossimo anno, alla piazza; inoltre è partito pochissimi giorni  fa un cantiere sul Lungomare delle Sirene per la manutenzione straordinaria della strada.  Dall’estate appena trascorsa è stata poi potenziata una linea di depurazione che negli anni passati era in manutenzione e, quindi, l’intero sistema, composto da ben tre depuratori, è tornato efficiente e a pieno regime.  Infine, a breve partirà un intervento di riqualificazione dell’ex stabilimento balneare New Las Vegas Beach. Il 2016 – posso dirlo – sarà l’anno di Torvaianica: tanti interventi che abbiamo dovuto rinviare, a causa del mancato arrivo di finanziamenti, saranno realizzati facendo ricorso anche ad investimenti di fondi comunali se sarà necessario”.

Dal prossimo anno il governo Renzi abolirà la TASI: avete già pensato a misure alternative per far fronte ai mancati introiti?

“Se tale abolizione non porterà squilibri nel bilancio comunale, come è stato più volte affermato dallo stesso Presidente del Consiglio, il problema non si pone:se dal Governo arriveranno erogazioni di pari importo non dobbiamo temere nulla. Dalle entrate derivanti da TASI e IMU, non lo dimentichiamo mai, si ricavano i fondi per la realizzazione di tante opere a favore della collettività. Sono convinto che i cittadini siano anche ben disposti a pagare le tasse, purché vedano un ritorno in opere e servizi. Ci siamo accorti che il solo aumentare del senso di fiducia dei cittadini in favore dell’Amministrazione comunale ci ha permesso di recuperare un 5% di evasione: è bastato poco, un’Amministrazione seria ed onesta che con massima trasparenza fa vedere alla collettività che i soldi delle tasse vanno esclusivamente a finanziare opere e servizi”.

Sindaco, come vede Pomezia alla fine del suo mandato nel 2018? Come immagina la sua Città e cosa vorrebbe sentirsi dire dai suoi concittadini?

“Alla fine del mandato immagino la fine di gran parte dei problemi più critici che abbiamo ereditato dalle passate gestioni. Alcuni li abbiamo già risolti: tra tutti il Consorzio dell’Università e la ristrutturazione della Pomezia Servizi. Ma mi aspetto anche una Pomezia ancora più ordinata, più pulita, con servizi più efficienti, che si avvicini ad una Città europea. Se pensiamo, ad esempio, che prima del nostro arrivo la raccolta differenziata era al 5% e oggi siamo al 23% , è lecito aspettarsi il 50% quando, a breve, copriremo l’intero territorio comunale. Immagino la mia Città, inoltre, ancora più vicina a chi è in disagio economico e ancor più rispettosa delle regole: penso per esempio al fatto che abbiamo già riportato regolarità e legalità nell’assegnazione delle case popolari. Mi piacerebbe che questo enorme sforzo che stiamo facendo ci fosse riconosciuto: abbiamo dovuto far fronte ad un arretrato pazzesco su tutti i settori. E questo sempre con onestà, trasparenza e capacità. Fare il Sindaco di Pomezia, per me, è un grandissimo impegno, ma anche estremamente gratificante perché ho l’onore e il piacere di lavorare per la mia Città e per i miei Cittadini e perché i primi importanti positivi risultati cominciano a vedersi”.

Un’ ultima battuta. Con la fine di questa consiliatura, lei avrà raggiunto il limite dei due mandati. Che impegno immagina per lei successivamente?  

Io mi sento più determinato che mai e ho il desiderio di mettere a disposizione l’esperienza politica e di governo fatta in questi anni. Ho dimostrato che alla onestà ho saputo accompagnare la competenza che mi sta consentendo di amministrare un comune complesso come Pomezia e risollevare l’immagine della Città. E’ presto per parlarne. Vedremo…




Il Sindaco di Pomezia si racconta, intervista a Fabio Fucci (prima parte)

Il Sindaco Fucci e la sua prima metà di mandato,

tra i ricordi degli esordi in politica e le prospettive future della Città

 

La redazione di Pomezianews ha incontrato il Sindaco Fucci, che parla dei suoi esordi in politica, analizzando quello che è stato fatto e quelli che sono i progetti per la Città di Pomezia da qui alla fine della consiliatura.

Un brevetto da pilota, un diploma da perito aeronautico e un passato recente da programmatore informatico: Sindaco, chi gliel’ha fatto fare di impegnarsi in politica a Pomezia?

“E’ stato un percorso bizzarro: ho iniziato ad occuparmi di politica per necessità, nel 2007, quando sono arrivato in questa Città e ho da subito notato i problemi e le anomalie che c’erano. Potevo scegliere la via più semplice, quella di iniziare a lamentarmi in maniera sterile; invece ho iniziato a pensare di cambiare Pomezia in modo costruttivo, insieme a degli amici, cominciando a fare proposte. E’ così che nel 2007 nasce il Meetup di Beppe Grillo, a seguire le prime proposte sulle piste ciclabili e sulla raccolta dei rifiuti. Siamo poi arrivati alla candidatura nel 2011, ripetuta con la vittoria nel 2013”.

In una recente intervista radiofonica, l’hanno più volte definita, ironizzando, “una brutta persona” perché ha portato il bilancio in attivo, invertendo la tendenza dopo anni di rosso e perché finalmente Pomezia sta ripartendo. Si sente davvero una voce fuori dal coro?

“Beh, qualcosa è sicuramente cambiato.  A livello di sentire politico, con l’avvento del Movimento 5 stelle, le persone comuni si sono riavvicinate alla politica. Ma la forza di questo Movimento si è subito dimostrata grande: in pochissimi anni siamo passati a governare in 16 Città italiane, contiamo parecchi esponenti in Parlamento, nei Consigli regionali e in quelli comunali e siamo accreditati ad essere una delle forze politiche che può diventare la guida del Paese. Il vero punto di svolta, a mio parere, è stato quello di aver saputo rompere i vecchi schemi della politica riportando, soprattutto, legalità, utilizzo coerente e di buon senso delle risorse pubbliche e trasparenza”.

Quasi due anni e mezzo di mandato sono andati: mi dice qual è la cosa che avete fatto per Pomezia di cui va più fiero e la cosa invece che avreste voluto fare subito, ma non siete ancora riusciti a realizzare?

“Vado fiero sicuramente del modo in cui utilizziamo le risorse pubbliche, seguendo i canoni del buon senso e delle reali necessità del territorio. Personalmente mi ha fatto molto riflettere la questione acqua a Santa Palomba, perché, nonostante fosse un problema aperto da decenni, è bastato poi davvero poco per risolverlo: mi chiedo allora come mai le amministrazioni che ci hanno preceduto non siano riuscite a fare quel piccolo passo che serviva a dirimere la matassa e a dare un servizio primario a tanti cittadini.Giunta Fucci

Voglio ricordare inoltre la cancellazione delle spese di affitto improduttive, che abbiamo realizzato trasferendo gli uffici comunali al Selva dei Pini. Sono, infine, orgoglioso dei risparmi fatti bandendo nuove gare pubbliche, un risparmio che – ipotizziamo – possa essere di circa due milioni di euro l’anno. In questo modo, invece di tagliare i servizi ne abbiamo incrementato il livello: un esempio su tutti è quello della raccolta differenziata che oggi, rispetto al passato, ci costa un milione di euro in meno, ma con una qualità di servizio maggiore.

Ma è solo l’inizio… Entro il 2018 abbiamo programmato lo sviluppo della rete idrica in quasi tutto il territorio comunale e intanto oggi siamo riusciti a quadruplicare gli stanziamenti per la manutenzione stradale: risparmiamo tanto e con questo risparmio riusciamo ad investire anche in opere pubbliche. Cosa avremmo voluto fare subito e ancora non siamo riusciti? Sicuramente altre opere per cui i finanziamenti, per lo più regionali, sono stati concessi ma non ancora erogati: interventi soprattutto mirati per Torvaianica. In generale, sono i tempi della burocrazia che stanno frenando tante nostre iniziative: faccio sempre l’esempio del rifacimento di una strada…per asfaltare una strada ci vogliono 6 mesi, perché questi sono i tempi di espletamento di una gara e dell’arrivo di tutti i documenti. Comunque noi la macchina l’abbiamo messa in moto e pian piano si andrà a regime”.

 Sempre in questi 30 mesi: alcune polemiche strumentali, qualche gossip, il rischio di cadere nel personale o peggio ancora nel banale. C’è qualcosa, Sindaco, che l’ha ferita in modo particolare, come uomo e come Amministratore?

“Come uomo, ci sono stati alcuni commenti, che ho letto su un giornale locale, che avevano da ridire sul mio ruolo di padre…e francamente un giornale che ha la pretesa di valutare Fabio Fucci nel suo ruolo genitoriale non mi pare di grande qualità. Politicamente, nulla di particolare: è il nostro ruolo di amministratori che ci espone quotidianamente a critiche e ad apprezzamenti. Gli apprezzamenti ci fanno sicuramente piacere, ma anche le critiche sono importanti per capire se occorre pianificare meglio investimenti ed interventi. In generale siamo molto soddisfatti del lavoro fatto finora e anche i cittadini mi sembra che abbiano compreso che tutto a tutti e subito non è una politica sostenibile: una delle novità introdotte dalla nostra Amministrazione è proprio quella di programmare con trasparenza gli interventi”.




LA MERENDINA, LA BUFALA E IL MOSTRO DA SBATTERE IN PRIMA PAGINA

Racconto semiserio di un vecchio bando e di un Sindaco dal cuore di pietra… alla vigilia delle elezioni europee

foto articolo

Diciamolo chiaramente: il Sindaco Fucci ama discriminare le povere famiglie e, proprio per questa sua incontrollabile mania, ha deciso di premiare i bambini buoni e ricchi delle scuole di Pomezia con una bella merendina.

Per gli altri, poveri e cattivi…niente merendina…a dieta!

E i genitori come l’hanno presa? Beh…alcuni di loro, interpellati qualche tempo fa dall’Amministrazione comunale, si erano fatti addirittura promotori del doppio menù, quello con dolce e quello senza dolce, accogliendo positivamente la possibilità di prepararlo in casa e di farlo portare in classe.

Ma Fucci, il “discriminatore”, aveva capito male: infatti, i commenti di molti genitori, alla scoperta del doppio menù della refezione scolastica, sono stati a dir poco critici…”non si discriminano i bambini!”…”la discriminazione economica in una scuola pubblica non è tollerabile!”…”l’uguaglianza non si tocca!”

Per fortuna c’è la stampa, locale e nazionale, a fare chiarezza sul misunderstanding pometino: ad un tratto la notizia del “Sindaco pentastellato senza cuore” si è fatta più importante delle cronache, dei fatti economici e di quelli sportivi, scalando posizioni anche nelle scalette di alcuni tg!

Per non parlare delle forze politiche e di alcuni politici che ricoprono importanti incarichi istituzionali che, distolti dal loro pesante lavoro quotidiano, si sono affannati nel condannare l’accaduto e nel definire il cattivo Fucci come l’autore di una “scelta ignobile”.

E allora che importa se i parametri economici del nostro Paese sono tornati ad essere tutti negativi, se i fatti dell’Expo di Milano ci riportano agli anni di Mani Pulite e Tangentopoli, se quasi quotidianamente vengono arrestati politici e politicanti più o meno famosi, se tra qualche ora saremo chiamati ad esprimere la nostra scelta sull’Europa futura?

Ancora meno importa il fatto che il “bando del doppio menù scolastico” sia datato e rimandi ad una Delibera consiliare di indirizzo del dicembre 2013 e che, a scuola, in mensa, i bambini – tutti – avranno lo stesso trattamento e a merenda qualcuno usufruirà di un prodotto per così dire “confezionato”, qualcun altro di un dolcetto magari fatto in casa.

Ma se del dolce facessimo a meno tutti, magari in cambio di un frutto in più?

Pensiamoci: la salute dei nostri piccoli ne gioverebbe e le nostre coscienze sarebbero impegnate in qualcosa di più serio: ad esempio, capire che il voto di domenica prossima sarà importantissimo, nonostante qualcuno cerchi, in tutti i modi, di distrarci

Il video di chiarimento del Sindaco 

 

 

 




Pomezia o paghi o muori: dittatura M5S

malnutrizione-pianta-tropicaleAmministrazione M5S: niente dolci ai bambini poveri non ne hanno bisogno.

Si urla allo scandalo, l’amministrazione grillina condotta dal sindaco pentastellato Fabio Fucci con un giro di parole inserisce la divisione sociale nelle mense delle scuole pometine, ricchi da una parte e poveri dall’altra, non essendo abituati ad un’alimentazione da nobili rinunceranno al dolce, facendo risparmiare alle famiglie una cifra che potrebbe essere importante, essendo già allo stremo delle risorse economiche. Un’amministrazione comunale degna delle più crude dittature.

SCANDALO lo dico io, ma non per quello che ho scritto sopra, che ovviamente è la realtà distorta di questi giorni, una come tante che sto leggendo sui giornali. Articoli scritti da quelle persone che spavaldamente ti sventolano il tesserino come se fossero unici depositari della verità.

Ordine giornalistiQuando leggo queste notizie la prima cosa che mi viene in mente è il motivo per il quale un individuo dovrebbe diventare giornalista in Italia, quello di divulgare l’informazione dando la possibilità di aggiornarsi anche a distanza, di far sapere cosa succede, questo dovrebbe essere il loro spirito. E invece no, succede il contrario, sfruttano il potere che hanno per disinformare le masse, dare informazioni da un punto di vista diverso da quello che è la realtà. E’ vero che il giornalista è un lavoro duro, soprattutto a pochi giorni dalle elezioni europee e sapere che una notizia possa avere una risonanza per loro è una “preda”, il giornalista italiano inizia a sbavare e capisce che è il momento di sfruttare l’occasione per raggiungere i propri obbiettivi, annientando l’unico per il quale dovrebbe aver ottenuto quel tesserino, INFORMARE  LA MASSA IN MODO EQUO E SUPER PARTES.

E’ SCANDALOSO che l’ordine dei giornalisti lasci la libertà di scrivere ciò che vogliono.

Perché è assente il controllo? Che motivi ci sono per non  allontanare i giornalisti politicizzati che si fingono superpartes sfruttando il potere dell’informazione per creare caos e confusione?

mensa_poveri

Non che io condivida la scelta dell’amministrazione, sono il primo a criticarla, non tanto la scelta del dolce, quanto aver ascoltato i cittadini, si proprio così; la verità è che l’anno scorso i genitori chiesero la possibilità di poter portare il pasto da casa, cosa negata, faccenda per la quale si sta muovendo il CODACONS  (leggi articolo).  Molte sono state le proposte per abbassare il costo della mensa ma nessuna era attuabile, quindi l’amministrazione, che non è una dittatura del sindaco Fabio Fucci e che quinidi non “comanda” nulla, ha accolto la richiesta di eliminare l’unico alimento non utile al fabbisogno giornaliero e anzi controproducente per il problema di obesità infantile. Fin qui tutto bene, il grosso sbaglio dell’amministrazione è stato quello di accettare l’introduzione a pagamento della merenda, creando così disparità tra chi può permettersela o semplicemente non ha voglia di metterla nello zaino di suo figlio e chi invece non può permettersela, oppure potrebbe ma vuole dare al bambino una merenda più sana portandola da casa.

Questa è una recriminazione nei confronti dell’amministrazione, composta da persone votate dalla maggioranza dei cittadini che ha riposto in loro la fiducia; lodevole il fatto che ascoltino la popolazione, ma poi le scelte devono essere assolutamente le loro, questo è anche un problema dovuto alla poca esperienza politica.

Non è stato condannato a morte nessuno e c’è ancora possibilità di togliere definitivamente la merendina a tutti, così come avviene in altre regioni dove preferiscono evitarla per motivi inerenti l’alimentazione.

Alla fine della storia, i giornalisti sono riusciti a trasformare una merendina in un atto antisemita, peggio delll’Ebreo Internazionale di Henry Ford!




10 mesi a guardare le… (5) stelle

PomeziaPomezia 5 stelle: non è forse ancora arrivato il tempo dei primi bilanci, ma alcune piccole valutazioni, a quasi 10 mesi dalla elezione del Sindaco a 5 stelle Fabio Fucci, si possono fare.

Una tornata elettorale, quella del giugno 2013, che ha visto i vecchi partiti, per anni incontrastati contendenti alla guida di Pomezia, sconfitti e divisi.

Una autentica debacle e, allo stesso tempo, una vera iniezione di fiducia per i cittadini che, dopo anni di politiche personalistiche, clientelari e poco inclusive, vedevano finalmente la luce (“usciamo dal buio”, questo lo slogan elettorale dei Grillini) e la possibilità di far sentire la propria voce nelle decisioni del governo del territorio.

Un modo nuovo di fare politica: questa sicuramente la novità rispetto al passato.

Ma come?

Presenza continua di banchetti informativi nelle piazze e nelle vie della Città; istituzioni di gruppi di lavoro tematici; massima trasparenza dei lavori consiliari e in generale, dei procedimenti amministrativi; rivisitazione (al ribasso, ovviamente) dei lauti compensi dei dirigenti dell’Amministrazione.

Insomma, una profonda ristrutturazione interna unita alla volontà di cambiare la Città con il coinvolgimento, la partecipazione e il contributo di tutti i cittadini e delle loro idee.

Un lavoro davvero immane se si considerano, tra le altre cose, le difficoltà di approntare politiche di vero rilancio e sviluppo nelle condizioni di dissesto economico in cui è stata lasciata Pomezia.

Cosa dicono le altre forze politiche?

Essenzialmente che è stato un voto di protesta, che ha cavalcato l’onda antipolitica portata dai 5stelle.

Ma può essere antipolitico un movimento che ha invece portato ad interessarsi della propria Città migliaia di cittadini comuni che, magari fino a qualche mese fa, erano disgustati da un certo modo di occuparsi della cosa pubblica?

E allora cosa manca alla nostra Amministrazione per essere finalmente quella forza innovativa in grado di occuparsi e risolvere i problemi quotidiani del nostro territorio?

Sicuramente va concesso ancora un po’ di tempo al Sindaco Fucci: quando si “prende in eredità” una casa in pessime condizioni e da ristrutturare totalmente, non si può pensare alla bacchetta magica, anche perché, se mai esistesse uno strumento del genere, occorrerebbero parecchi soldi per comprarlo.

Forse, ma questa è l’impressione personale di un cittadino che ha creduto e crede ancora fermamente nel cambiamento, occorrerebbe una maggiore presenza sul territorio dello stesso Sindaco o del suo Staff di governo, specie nelle zone più periferiche della Città.

Solamente ascoltando i residenti e vivendo in prima persona queste aree, per troppo tempo lasciate sole e senza riferimenti, si possono comprendere le specifiche problematiche e cercare una soluzione possibile: penso a Campo Jemini e a Santa Palomba in particolare.

Rileggo poi gli impegni presi in epoca pre-elettorale dai 5stelle e c’è un punto che mi pare centrale: “(…) Compito dell’amministrazione di Pomezia sarà quello di soddisfare le diverse esigenze di mobilità e sicurezza in spazi qualificati e non degradati. Il bambino, l’anziano, il disabile, il ciclista, devono sentirsi artefici della città e non ospiti. (…)”.

Mobilità, ambiente, sicurezza: soprattutto su questi temi il Movimento 5Stelle si gioca tutta la sua credibilità nei prossimi mesi.

Io vivo quotidianamente la periferia di Pomezia e sento la necessità, insieme a tanti altri cittadini, di coinvolgere maggiormente le nostre Istituzioni nella “lettura visiva diretta” delle criticità, magari stilando insieme un elenco di priorità da affrontare.

La mia è una proposta che lancio direttamente al Primo Cittadino: percorriamo insieme le strade delle nostre periferie e ragioniamo su cosa può essere fatto, concretamente, nel breve-medio termine  e compatibilmente con le risorse a disposizione.

La bacchetta magica non esiste, ma rendersi conto in prima persona, ragionare e programmare per priorità, insieme ai cittadini di buona volontà, si può e si deve.




La città del Gioco

Nei giorni scorsi, per una settimana intera, Pomezia ha partecipato insieme ad altri 50 comuni ad un concorso nazionale organizzato dalla Hasbro, nota marca di giocattoli, per contendersi il titolo di “Città del gioco“. Siamo arrivati terzi ma l’esperienza ci ha regalato una soddisfazione da primo posto.

L’organizzazione dell’evento è stata seguita a titolo gratuito, per conto del Comune di Pomezia, dal Comitato di Quartiere Nuova Lavinium, che con la collaborazione dell’associazione “Mamme di Pomezia”, l’indispensabile contributo di tanti volontari e degli Scout, ha portato il “gioco” e quindi il sorriso ovunque si è presentata l’occasione per far giocare piccoli e grandi. Un’avventura di una settimana trascorsa nelle scuole elementari e medie, negli Oratori, nella sede del Comitato di Nuova Lavinium, e in piazza Indipendenza, dove la manifestazione si è aperta sabato 16 novembre con la partecipazione del Sindaco e della Giunta, e dove si è conclusa domenica 24 novembre con una grande festa in occasione della giornata dedicata alle associazioni.

Pomezia Città del Gioco

In questi giorni, pur sfidando le avverse condizioni meteo, e a volte la poca disponibilità di chi non aveva compreso appieno lo spirito della manifestazione, sono stati raggiunti dei risultati a dir poco insperati e quasi incredibili se fossero stati pronosticati in anticipo: fino a sabato Pomezia era al primo posto! Domenica 24 novembre abbiamo ceduto il passo a Palermo ma siamo rimasti sul podio al terzo posto conseguendo un grande risultato, ossia la consapevolezza che quando si lavora seriamente, a qualunque progetto che abbia un fine “pulito” per la collettività, i risultati ci sono e si vedono. Sono rimaste poi le tante soddisfazioni che hanno ripagato gli sforzi fatti da parte di tutti i volontari che hanno “rubato” del tempo alle loro attività quotidiane e che conserveranno tra i loro ricordi più belli il sorriso e il divertimento delle centinaia di bambini incontrati in questo “tour del gioco”.

Pomezia ha dimostrato in questo modo che si può conseguire un obiettivo importante ossia quello di progredire grazie alla partecipazione attiva dei suoi cittadini, sia come singoli sia come realtà associative, e proprio quest’ultime, pur mantenendo ognuna la propria identità, hanno il dovere di collaborare insieme per migliorare il tessuto sociale di una città che ha grandi potenzialità da valorizzare.

Apprezziamo infine che il Comune di Pomezia abbia iniziato, a partire dall’evento della Città del Gioco, a coinvolgere e ad impegnare in prima persona le Associazioni, rendendole protagoniste, assieme all’Amministrazione stessa, delle attività che riguardano la nostra città. Non resta che darci appuntamento alla prossima sfida: l’organizzazione degli eventi del periodo Natalizio.