A Pomezia ‘In ricordo di Enrica’, torneo di calcio e solidarietà

Sabato 17 dicembre, dalle ore 10,00 si svolgerà il torneo di calcio integrato promosso dall’Associazione ‘La cicala e la formica onlus’ per ricordare Enrica, la giovane volontaria scomparsa nel 2014. L’evento prevede anche tante altre attività sportive e di solidarietà

Sarà all’insegna della solidarietà e dello sport il torneo di calcio che l’Associazione di Pomezia ‘La cicala e la formica onlus’ organizza per sabato 17 dicembre 2016 dalle ore 10, presso il campo ‘dei Preti’ di Via Orazio 2, Pomezia (Roma) in memoria di Enrica, la giovane volontaria dell’associazione scomparsa due anni fa per malattia.

All’evento parteciperanno le squadre di calcio integrato ‘Enrica’s Team’ dell’associazione ‘La cicala e la formica onlus’, allenata da mister Oliviero e le squadre presentate dalla ‘Polisportiva sociale Castellinsieme onlus” e dall’‘Autistic Football Club’, che sfideranno sul campo i volontari della Misericordia e i ragazzi del CAS di Pomezia.

La ‘Enrica’s Team’ è impegnata dal 2012 sul territorio a favore dei ragazzi diversamente abili ed al loro inserimento sociale. È una squadra ‘integrata’ perché svolge attività sportiva a cui partecipano sia ragazzi con disabilità sia ‘normodotati’, favorendo non solo lo sviluppo psico-motorio dei ragazzi, ma anche quello relazionale.
La presenza di molti giovani volontari all’interno de ‘La cicala e la formica onlus’ sottolinea l’importanza che l’associazione dà all’integrazione e alla relazione piuttosto che alla disabilità e che mette in pratica attraverso la promozione di comportamenti sani, all’aria aperta e formando i giovani volontari.
Durante la manifestazione, oltre al torneo di calcio, si svolgeranno varie iniziative promosse dai ragazzi dell’associazione che invitano tutti i pometini a partecipare all’evento. Per informazioni: www.lacicaleelaformicaonlus.it




Giovani sulle orme della solidarietà

Tre incontri promossi dall’associazione La cicala e la formica onlus in cui si è parlato di intercultura, accoglienza e solidarietà, per intendere il mondo con occhi diversi

Si è conclusa lo scorso 21 ottobre la manifestazione ‘Lasciando le orme’, organizzata dall’associazione ‘La cicala e la formica onlus’ di Pomezia con la partecipazione del Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Santa Palomba (Pomezia) e dell’associazione ‘Amka onlus’, a cui sono intervenuti molte ragazze e ragazzi del territorio impegnati nel sociale, per ascoltare dalla viva voce dei protagonisti le interessanti attività dei progetti rivolti all’’Altro’ in Italia e all’estero.‘Prima di ascoltare queste storie così lontane, la diversità era per me un concetto astratto e impercettibile’ afferma Lorenzo,20 anni volontario. ‘Ora ho capito che le storie umane si intrecciano, non camminano su strade parallele, ma si incontrano, e in questo incontro diventiamo umani’.
Tante sono state le storie, i vissuti e le esperienze che le associazioni ospiti hanno condiviso con i ragazzi presenti ai tre incontri, in una sala attenta e gremita.
‘Aver partecipato a questo ciclo di incontri è stata una grande opportunità di scambio tra i giovani di Pomezia e i volontari della nostra associazione che hanno fatto un’esperienza di cooperazione in Guatemala e in Congo, dove operiamo’ afferma Donatella Ferraro, responsabile dell’associazione Amka onlus. ‘ Amka è nata nel 2001 a Roma. In Italia portiamo avanti un lavoro di sensibilizzazione, risveglio delle coscienze e rispetto delle popolazioni più povere e lo facciamo attraverso incontri, seminari e convegni. In questi due Paesi realizziamo invece progetti per combattere ingiustizie e squilibri socio-economici’ aggiunge Ferraro.
L’obiettivo del ciclo di incontri è stato quello di creare spazi di scambio e di dialogo sui temi legati all’incontro e alla conoscenza dell’altro e alla convivenza tra culture diverse, e vista l’affluenza di pubblico ai tre incontri, sembra sia stato raggiunto.
Abbiamo la consapevolezza che il processo di integrazione, accoglienza e solidarietà passi principalmente attraverso la conoscenza dell’altro ed il coinvolgimento di tutti cittadini’, afferma Anna Paola Iannucci una delle responsabili dell’associazione di volontariato che ha promosso l’evento, che dal 2007 opera nel territorio per la tutela dei minori e delle loro famiglie, con particolare riferimento ai minori diversamente abili e alle situazioni di disagio sociale.
info@lacicalaelaformicaonlus.it; www.lacicalaelaformicaonlus.it




Al Selva dei Pini, spazio al gioco integrato

Sabato prossimo evento su sport e disabilità organizzato da ‘La cicala e la formica onlus’ con incontri di calcio integrato e un convegno per parlare di inclusione sociale, giovani e gioco di squadra

Si svolgerà sabato 28 maggio 2016 presso il complesso Selva dei Pini di Pomezia, la manifestazione ‘Gioco di Squadra’ organizzata dall’associazione ‘La Cicala e la Formica Onlus’, con il patrocinio del Comune di Pomezia e la partecipazione di associazioni, organizzazioni e squadre integrate che si confronteranno sul tema del gioco di gruppo, come strumento di inclusione e partecipazione attiva.
Il programma prevede una serie di attività sportive presso il campo SSD Pomezia Calcio dalle 9,30 alle 11,30 seguite da una conferenza, che si terrà presso l’aula magna della struttura, sul tema del gioco di squadra a cui interverranno: Rita Gentile, presidente onorario de ‘La Cicala e la Formica Onlus’, la Enrica’s Team,la squadra di calcio integrato dell’associazione, con il mister Oliviero, i ragazzi,i genitori e i volontari, Mauro Screti, responsabile dei progetti sportivi della ‘Divento Grande Onlus’ di Nettuno, Fabrizio Izzo, presidente della ‘Polisportiva Sociale Castellinsieme Onlus’ e Valentina Peri, responsabile dell’Area sport de‘La Cicala e la Formica Onlus’.
Scenderanno in campo le seguenti squadre di calcio: i ragazzi del ‘CAS’ di Santa Palomba, la ‘Polisportiva Sociale Castellinsieme Onlus’ e la Enrica’s Team, intitolata alla memoria di una giovane volontaria dell’associazione scomparsa di recente, impegnata dal 2012 sul territorio a favore dell’inclusione sociale dei ragazzi diversamente abili.
Con il termine ‘integrate’ si definiscono quelle attività sportive a cui partecipano sia ragazzi con disabilità che ‘normodotati’.
Lo sport, oltre ad aiutare lo sviluppo psico-motorio e la coordinazione, rappresenta un momento importante per lo sviluppo delle relazioni nei ragazzi. ‘La Cicala e la Formica Onlus’,ampliando questo concetto, ha fatto qualcosa di più rendendo lo sport un’attività integrata, ed ha puntato la sua linea psico-educativa sulla peer education (educazione tra i pari), realizzata grazie ai tanti giovani volontari che partecipano attivamente alle sue iniziative sportive e che, attraverso le attività integrate, vogliono sottolineare l’importanza dell’integrazione e la relazione piuttosto che le disabilità. “La squadra di calcio integrata mira alla promozione di comportamenti sani, vita all’aria aperta e sport al fine di favorire l’inserimento sociale di ragazzi con disabilità, e la partecipazione attiva dei giovani volontari che vengono addestrati con corsi di formazione ad hoc’ afferma Valentina Peri, che invita tutti i pometini a partecipare all’evento!




Buon compleanno Sportello Donne Pomezia!

Sportello Donne Pomezia compie gli anni. Lo spazio di ascolto, informazione e consulenza per le donne del territorio per l’occasione propone film ed emozioni per tutti

Sportello Donne Pomezia compie tre anni.È infatti dal 23 gennaio 2013 che il progetto è attivo, nato dalla volontà di otto operatrici-volontarie per stare a fianco delle donne di Pomezia e dell’intera comunità, con attività gratuita di informazione, ascolto e consulenza che attualmente viene svolta presso l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Pomezia.
Per festeggiare il suo terzo compleanno Sportello Donne Pomezia organizza per i giorni 6 e 20 febbraio 2016, presso la libreria Odradek (Via Roma 39,Pomezia), l’evento “Ciak! Tu chiamale se vuoi…emozioni”, con la proiezione di due film da vedere con occhi diversi. “Non più solo come evasione, ma anche come strumento di trasformazione personale. Si condivideranno le emozioni scaturite dalla visione della pellicola insieme agli altri, sotto la guida di due conduttrici, con l’approfondimento di temi evidenziati sia dai personaggi del film sia dai partecipanti agli incontri” spiegano le operatrici. ”La programmazione è gratuita, ma si consiglia di prenotare inviandoci una email a:sportellodonnepomezia@gmail.com. Sabato 6 verrà proiettato il film ‘Agata e la tempesta’ del regista S. Soldini, mentre sabato 20 febbraio si proporrà ‘La finestra di fronte’ di F. Özpetek. Entrambi gli incontri iniziano alle ore 16,45”.<!--

Sportello donne Pomezia

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I motivi per cui le donne si rivolgono a Sportello Donne Pomezia sono diversi: perché subiscono violenza (psicologica, sessuale,economica e fisica) soprattutto tra le mura domestiche, ma anche per difficoltà in ambito lavorativo, relazionale, per problemi con le varie dipendenze di mariti e compagni (alcol, azzardo e droghe) e perché si sentono sole e isolate, soprattutto vivendo su un territorio dispersivo come quello pometino, dove è difficile spostarsi con i mezzi pubblici, peggio ancora se si hanno figli piccoli, e incontrare altre donne.
Il fenomeno è sociale, ma soprattutto culturale e coinvolge tutti noi, a partire dai più giovani. “Tra le nostre attività, interveniamo anche nelle scuole con progetti e contributi rivolti a studenti di tutte le età per aumentare la consapevolezza della cultura di genere ed educare, prevenire e promuovere comportamenti responsabili, perché crediamo che ‘prevenire è meglio che curare’”, affermano le volontarie. “Attualmente siamo inserite in una rete con istituzioni, altre associazioni,servizi socio-sanitari e forze dell’ordine per la stesura di un protocollo d’intesa che servirà a condividere non solo procedure e casi con gli altri soggetti, ma anche a formare gli attori coinvolti, dai vari operatori alle forze dell’ordine, che spesso non sanno gestire adeguatamente la presa in carico della donna che ha ricevuto violenza, che va invece sostenuta e aiutata e non può essere rimandata a casa e lasciata sola”.
Dove e quando: Ufficio Politiche Sociali, P.zza San Benedetto da Norcia 1, Pomezia. Merc. ore 9.00-11.00/Giov. ore 15.30-17.30
Contatti:tel:06.91146270-3881586901 (attivi solo in orario di ricevimento);
email:sportellodonnepomezia@gmail.com;
blog:www.sportellodonnepomezia.wordpress.com
fb:www.facebook.com/SportelloDonnePomezia




Pomezia chiude in positivo per politiche e servizi sociali

Bilancio di fine anno: servizi, progetti e contributi per il sociale

Un bilancio che si chiude in positivo quello dell’Amministrazione comunale di Pomezia in materia di politiche e servizi sociali. Diversi i progetti attivati durante l’anno a sostegno delle fasce più vulnerabili della cittadinanza, avviati nuovi servizi per le famiglie e restituiti agli aventi diritto case e contributi.

“Anche quest’anno il nostro regalo di Natale va ai cittadini più vulnerabili – dichiara il Sindaco Fabio Fucci – Il 31 dicembre prossimo verrà pubblicata la graduatoria dei contributi per il disagio sociale che permetterà a 68 famiglie di Pomezia di ricevere un sostegno di 500 euro per 6 mesi. A questi si aggiungono ulteriori 27 nuclei familiari che l’Ufficio sta seguendo attuando interventi di emergenza. Si tratta di 135 mila euro di fondi comunali che vanno ad aggiungersi ai 70 mila stanziati lo scorso anno per il disagio socio-economico e che accompagnano i percorsi di supporto, materiali e non, avviati durante l’anno grazie alla collaborazione delle associazioni locali che da anni operano sul territorio per sostenere e rafforzare la comunità pometina”.

Gli sportelli di ascolto alla cittadinanza per le donne, i migranti e le complessità genitoriali; la Banca del tempo e i laboratori di prevenzione al vandalismo nelle scuole; l’Emporio Solidale Pomezia: “Progetti importanti per la Città – spiega la vice Sindaco Elisabetta Serra – perché offrono un servizio di ascolto, sostegno e accompagnamento in diversi ambiti, affiancando il lavoro degli Uffici Politiche Sociali e del Pronto Intervento Sociale. L’Emporio Solidale, per esempio, sta già seguendo 194 nuclei familiari del territorio ai quali fornisce beni di prima necessità”.

A questo si aggiunge un’attenzione particolare alle persone con disabilità, al fine di promuoverne il recupero funzionale e sociale e la piena integrazione nella società: “Entro la fine dell’anno acquisteremo il pulmino per disabili necessario all’avvio del progetto ‘Amico Bus’ – continua Serra – un servizio di trasporto pubblico sociale dedicato ai disabili e alle persone con difficoltà di movimento. Inoltre questa mattina abbiamo deliberato l’atto di indirizzo che impegna 70 mila euro di fondi comunali da destinare agli operatori del Terzo settore e del volontariato sociale affinché vengano elaborati e attuati progetti destinati alla popolazione disabile”.

“Questo è stato un anno davvero importante per l’Amministrazione comunale e per la Città intera – conclude il Primo Cittadino – Tantissime le opere pubbliche messe in cantiere e concluse, numerosi i servizi attivati sul territorio. Il prossimo 11 gennaio aprirà il nuovo asilo nido ‘Piccole Orme’, una struttura che ospiterà 60 bambini dai 0 ai 3 anni, fiore all’occhiello dei lavori di riqualificazione del quartiere Nuova Lavinium. Un progetto che è anche il simbolo della serietà e del lavoro che contraddistingue oggi questo Comune. Basti pensare, sempre per rimanere in ambito sociale, che in un solo anno, quello che si sta per concludere, sono state assegnate 13 case popolari agli aventi diritto dopo anni di graduatorie bloccate. E’ la dimostrazione che l’intera macchina amministrativa dell’Ente sta lavorando nell’interesse della comunità e questo è il miglior regalo di Natale che si potesse fare alla cittadinanza”.




Uno sportello gratuito di assistenza e orientamento rivolto a tutti i cittadini

È attivo presso la sede della Lega Consumatori Pomezia in via Filippo Turati 26 lo sportello “Basta Debiti”.

Consulenti esperti in anomalie bancarie e finanziarie sono disponibili a ricevere i cittadini che hanno problemi con banche,finanziarie,agenzie recupero crediti e di quanto collegato.

Assistenza e analisi gratuite.

Info:pomezia@legaconsumatori.it

Tel. 3397908892




In marcia per gli immigrati

I flussi migratori esistono da millenni sui libri di storia: sarebbe sufficiente aprirli, leggerne i contenuti e porsi delle domande sul presente storico che stiamo vivendo. Mai come in questi ultimi tempi, si assiste infatti ad un orrendo teatro, nel quale molti individui danno sfogo con la pancia e le sue interiora ad espressioni brutali di razzismo. Ci sono davvero molti modi di dire le cose, di apostrofare le persone, di declinare concetti e sembra che, soprattutto nel mondo di Internet, si scelgano spesso i toni più violenti, le parole più aggressive e prepotenti, le volgarità e le ingiurie verso le persone.

Fate gli immigrati a casa vostra, devono restare a casa loro, affondiamo i barconi, ma come mai non ci sono iniziative anche per gli italiani poveri e bisognosi? gli italiani emigrati non rubavano, devono morire tutti, dobbiamo pensare agli italiani, ci rubano il lavoro, puzzano e portano degrado nei nostri quartieri, un giorno non saremo più noi gli italiani, basta con questo finto buonismo, ci costano ics euro al giorno” sono solo alcune delle frasi del sentire comune, non comune a tutti tuttavia.

Da decenni ormai la sociologia e la psicologia sociale cercano di dare una spiegazione scientifica ai fenomeni di stigmatizzazione e di razzismo e spiegano quanto queste reazioni individuali o collettive di intolleranza e non accoglienza siano fisiologiche e siano il frutto della paura del diverso e della minaccia che esso possa costituire. Ma la paura, le infamie, le minacce e lo sdegno non sono l’unica reazione possibile: ce n’è una più umana, dignitosa e civile, che guarda ai disastri e alle morti in mare con profondo dolore, che comprende che chi scappa lo fa da un posto in cui una casa già non ce l’ha più, che sa che le responsabilità primarie dei flussi migratori verso “l’Occidente del mondo” sono dell’Occidente stesso, che vi riconosce dei fenomeni storici di portata epocale, che non possono essere ignorati o soltanto bloccati, poiché è evidente che ciò non sia assolutamente attuabile. Ci si può dunque aprire e si può coglierne non solo le possibilità culturali che da ciò derivano, ma anche l’occasione per riscattarsi dalla propria animalità.

0La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi parte da queste ed altre ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà, materiale ed immateriale. Venerdì 11 settembre moltissime località d’Italia aderiranno ad una marcia, che vuole rappresentare l’inizio di un percorso di cambiamento al livello degli atteggiamenti e dei comportamenti, un invito a tutti gli uomini e le donne del mondo globale “di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti”.

Grazie alla comunità di Rete Antirazzista Pomezia, anche Pomezia, come Roma, aderisce alla marcia, che partirà venerdì 11 settembre alle ore 21.00 da Piazza Indipendenza. Ognuno ogni giorno con le proprie azioni sceglie da che parte stare: è bello poter dare notizia di un evento che si distingua a livello umano, che voglia che si superi la violenza verbale, che ci inviti a riflettere e restare umani anche di fronte ad eventi di questa portata e pieni di intrinseche contraddizioni, che ci esorti a provare a riconoscerci negli occhi pieni di terrore e dolore di chi sbarca con una busta di plastica in mano e ha appena vinto la sua prima battaglia contro la morte.

“Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi.”

(Giuseppe Pontiggia)

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/133448817001036/




A proposito di Rom

1Partiamo da un primo assioma: io non sono d’accordo con nessuno, eppure sono in accordo con tutti. Seguitiamo con il secondo: io detesto parlare di politica, semmai scelgo di parlare di politiche sociali. Ora posso andare al punto.

Esiste una bellissima iniziativa a Roma, che ammiro per il suo spiccato senso di umanità e solidarietà (qualità ormai quasi morte ammazzate) e di cui desidero parlare qui. Qui, in provincia, a pochi chilometri da Roma e a pochissimi passi da un campo Rom.

Beninteso, ho detto Rom e non ho intenzione di parlarne con razzismo, né arroganza, né tantomeno con intolleranza, pertanto siete ancora in tempo per chiudere qui l’articolo e rifiutare un’apertura mentale. L’iniziativa è una raccolta di firme importanti, iniziata già da un po’ grazie al progetto “Accogliamoci senza ghetti né ruspe”, che terminerà mercoledì 8 settembre con un concerto gratuito ad Eutropia – L’Altra Città Festival.

La delibera di iniziativa popolare (di cui riporto qui il testo integrale: delibera-popolare-superamento-campi_DEF_9-giugno.pdf) riguarda il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti per Rom presenti nella città di Roma, nell’ottica della loro inclusione sociale. La finalità della delibera è di <<superare la “politica dei campi” attraverso la progressiva chiusura dei “villaggi della solidarietà” e dei “centri di raccolta” presenti a Roma, garantendo alle famiglie Rom e Sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale.>>

Io dico che leggere queste delibere sia segno di apertura verso il mondo intero, che il concerto è pure gratuito e fico ed è un’esperienza di condivisione e crescita, che possiamo essere degli esseri migliori di come ci apostrofiamo ogni giorno. Io dico che andare a firmare sia un segno di libertà, di amore, di accoglienza, di solidarietà e di umanità.

Ci vediamo ad Eutropia. Ciao.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1629080274031469/

Sito ufficiale del progetto: http://accogliamoci.it/




Tempo libero, non solo relax

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È forse la maggiore contraddizione dei nostri tempi, quella di non avere tempo. La vita frenetica che conduciamo ci porta a macinare tanto e tutto ogni giorno, dalla colazione ai chilometri per andare al lavoro, agli amori e a desiderare di avere tanto tempo libero per ricaricare le batterie.
È un tempo libero inteso sia come ‘libero dal lavoro’ che ‘totalmente disponibile’ per attività di svago, d’interesse personale o comunque di godimento privato. D’estate ne abbiamo di più e lo destiniamo preferibilmente a vacanze, divertimento e relax.

Ma non solo. Infatti sempre più persone lo impiegano in attività concrete e produttive, unendo apprendimento e distrazione,utilizzandolo per ampliare o affinare le proprie competenze personali, come per esempio lo studio di una lingua straniera, la frequenza di corsi di fotografia, di giardinaggio, di musica, o per fare la manutenzione della propria casa.
C’è pure chi ne fa un uso sociale, a sostegno delle persone più bisognose di assistenza e cure, un uso altruistico del tempo che dona benefici sia a chi lo riceve che a chi lo dà: come stare vicino a genitori anziani in difficoltà o dedicarsi ad attività di volontariato. Quest’uso produttivo del tempo libero richiede determinazione e impegno, spesso anche economico, ma è senz’altro un’occasione per fare del bene in primis a noi stessi, dedicando energie positive alla nostra crescita individuale, e poi per sentirci più soddisfatti come esseri umani.
L’etimo tempo libero proviene dal latino licet, liceità come mancanza di costrizione. Nella nostra accezione va considerata con il termine otium della tradizione romana, contrapposta a negotium, il lavoro, gli affari, un tempo in cui si può dar libero corso al pensiero, al distacco, all’estraneazione.




5 per mille: a cosa serve e come funziona ?

5per1000La possibilità di devolvere il 5 per mille della propria Irpef per finalità sociali venne introdotta per la prima volta nella legge finanziaria del 2006.

Insieme all’8 per mille rappresenta uno strumento di partecipazione diretta del cittadino al sostegno di attività socio/assistenziali e di interesse generale.

Ma meglio soffermarsi subito sulla principale differenza tra 8 e 5 per mille:

Attraverso la scelta di destinare l’8 per mille, si permette ad enti religiosi di destinare risorse finanziarie per scopi sociali e culturali, oppure si vincola lo Stato ad utilizzare parte delle imposte per interventi straordinari, per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali e per ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica.

Qualora non venisse fatta alcuna scelta, l’8 per mille sarebbe comunque devoluto sulla base della scelta fatta dagli altri contribuenti.

Il 5 per mille invece è destinato a sostegno degli enti del volontariato, al finanziamento della ricerca scientifica e dell’università, alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale,  al finanziamento agli enti della ricerca sanitaria, al sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche ed al sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente.

ATTENZIONE: Nel caso in cui il contribuente non dovesse operare alcuna scelta sul 5 per mille, le somme rimarrebbero nella disponibilità dello Stato non vincolate per scopi sociali.

Il 5 per mille non e’ alternativo all’8 per mille ed infatti si possono fare entrambe le scelte.

Il Comune di Pomezia, e’ iscritto di diritto come tutti gli altri comuni italiani nell’elenco dei soggetti che possono ricevere il finanziamento del 5 per mille dai propri contribuenti residenti.

Lo scorso 12 marzo 2014, il Sindaco e la Giunta hanno deliberato la destinazione della quota del 5 per mille spettante al Comune di Pomezia, come ha precisato l’Assessore Emanuela Avesani, per finanziare la spesa sociale in favore di attività a sostegno dei disabili, intervenendo in maniera prioritaria nei servizi di assistenza domiciliare e sociale nonché in progetti che favoriscono la mobilità dei soggetti diversamente abili che vivono nel territorio. 

Il Comune non ha sufficienti risorse finanziarie da destinare a sostegno delle attività sociali, infatti il Fondo nazionale per le politiche sociali, che lo Stato destina a tutti i Comuni, è stato fortemente ridimensionato.

La mancata sensibilizzazione da parte delle precedenti amministrazioni nel triennio 2009/2010/2011 (fonte Agenzia Entrate, dato 2012 non ancora disponibile) ha prodotto un numero molto basso di scelte, rispettivamente 344/311/300 contribuenti, portando nelle casse dell’ente solamente 10.161,76 euro per il 2009,  8.389,96 euro per il 2010 e  7.862,77 per il 2011.

La speranza è che il così basso numero di scelte, sia dovuto alla devoluzione del 5 per mille alle onlus operanti sul territorio e non alla scarsa informazione.

Come fare a scegliere di destinare al Comune di Pomezia il 5 per Mille?

Tramite i modelli predisposti dall’Agenzia delle Entrate (CUD – Mod. 730 – Mod. UNICO Persone Fisiche) firmando nel riquadro che riporta la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”.

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Tutte le informazioni sul sito del Comune di Pomezia 

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Associazione Spirit Romanesc ONLUS

Spirit RomanescIl sostegno all’integrazione dell’Associazione Spirit Romanesc ONLUS.

Oggi sono piu’ di 4.000 i cittadini romeni che vivono nel territorio di Pomezia, un dato in crescita, che rispecchia quello nazionale, dove l’Italia detiene il primato europeo per la presenza di cittadini romeni sul proprio territorio: ben 1.071.342 sul totale di 2,5 milioni presenti in tutta l’Ue. I dati emersi dal Centro Studi e Ricerche Idos e Dossier statistico Immigrazione Caritas parlano di un processo di integrazione graduale che ha avuto la sua accelerazione grazie al ruolo della famiglia e del lavoro, ogni anno sono infatti circa 1.300 le acquisizioni di cittadinanza (il 71% per matrimonio misto) e i romeni rappresentano il 22,8% della forza lavoro straniera in Italia .

Un percorso, quello dell’ integrazione, che pur potendo contare oggi su consolidati punti di forza come l’ inserimento nel mondo del lavoro, i matrimoni misti, una buona presenza dei romeni nelle istituzioni scolastiche e un apporto alla crescita demografica in Italia (tra il 2000 e il 2011 sono stati 89.093 i bambini nati in Italia da madre romena e padre straniero) non mancano però difficoltà inerenti la lingua, la burocrazia, l’accesso all’informazione, i pregiudizi della società, lo sfruttamento, o gli abusi sul lavoro e gli effetti negativi dovuti alla scelta di emigrare: dagli anziani abbandonati nei villaggi rurali, ai circa 350 mila ”orfani sociali”, ai problemi di ricongiungimento per minori e familiari.

A sostegno del processo di integrazione dei cittadini romeni nel nostro territorio, opera l’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS con sede centrale a Roma e 5 sedi operative: Lanuvio, Aprilia, Riano, Guidonia e Pomezia.

Abbiamo chiesto a Daniela Hondrea, responsabile della sede operativa di Pomezia e mediatrice interculturale laureata in psicologia, di descriverci le attività e i progetti portati avanti dalla sua associazione:

L’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS è un’ associazione di promozione sociale e culturale, senza scopo di lucro, le cui principali attività sono la mediazione, la traduzione e l’interpretariato, la consulenza sui temi dell’immigrazione, i corsi di lingua, le conferenze e i seminari sulla migrazione romena e le altre comunità, la sensibilizzazione, i servizi sociali e i progetti di carattere socio-culturale. Gli obiettivi principali perseguiti sono la tutela dei diritti civili per i romeni che vivono in Italia e la difesa dei diritti dei bambini, in particolare l’integrazione dei minori vulnerabili (progetti per l’integrazione, mediazione nelle scuole) così come la diffusione della cultura e della lingua rumena e scambi culturali con la Romania.

L’Associazione collabora con l’Amministrazione locale, i Consigli locali, gli enti governativi e non governativi a livello locale, nazionale ed internazionale. Effettua scambi culturali tra cittadini italiani e stranieri; promuove con ogni mezzo legale l’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna affinché vengono sconfitte le discriminazioni sessuali; svolge attività che richiamino l’attenzione e lotta per sconfiggere lo sfruttamento sessuale dei minori, il traffico di persone, il traffico d’armi e della droga, porge particolare attenzione agli effetti della violenza nella società ed all’interno della famiglia.

L’associazione infine mette a disposizione un team di mediatori interculturali ed altri collaboratori. I mediatori sono specializzati in problematiche del fenomeno dell’immigrazione della comunità rumena, ma anche delle altre comunità. Il nostro scopo e’ quello di facilitare il dialogo tra le persone straniere e la comunità autoctona ed offrire strumenti idonei per facilitare l’integrazione.

Daniela Hondrea attualmente lavora come mediatrice sociale abitativa nel progetto “AMAR”, il cui obiettivo è di sostenere i migranti nel loro percorso di ricerca della casa e tentare di affrontare le discriminazioni etnico-razziali nell’accesso all’alloggio ed e’ responsabile del Progetto “Nessuno può crescere solo” sul territorio di Pomezia e Torvaianica, che si concentra sul fenomeno degli “abbandoni bianchi” e sulle difficoltà legate alla separazione madre-figlio dal punto di vista delle donne che sono costrette, per motivi economici, a lasciare i propri figli nel paese d’origine e vivere da lontano la loro crescita ed educazione .

Un ruolo fondamentale, quello dell’ Associazione Spirit Romanesc ONLUS, che richiama le indicazioni dal MAE (Ministero degli Affari Esteri) che ribadisce come ” […] i rappresentanti della comunità romena possono costituire un elemento di coesione tra i due stati“, ed esprime la sua convizione che: “[…] l’ambiente associativo romeno in Italia può contribuire in modo fondamentale nell’integrazione all’interno dello stato in cui è ospite, mantenendo e affermando la propria identità etnica, culturale, linguistica e religiosa.




Amministrazione e Sportello Donne Pomezia

“Amministrazione e Sportello Donne Pomezia per la creazione di una rete contro la violenza sulle donne.”

 

il 5 dicembrefoto inconrtro sportello donne

Incontro Sportello Donne Comune di Pomezia

 situazioni di violenza escano dall’omertà e vengano denunciate.