Cuore di serpente di Giovanni Montini

Romanzo dalle tinte noir edito da Bertoni Editore

 

Cuore di serpente è il terzo romanzo di Giovanni Montini edito da Bertoni Editore uscito a settembre 2022 e ambientato negli anni ’70 in una villa al mare del Circeo.

Il protagonista di Cuore di serpente è Giulio, uno scrittore quarantenne, omosessuale e squattrinato che accetta l’invito dell’amica Francesca – un’avvenente redattrice di una testata di gossip, attenta alla linea e alle apparenze – sperando di ritrovare la carica giusta per tornare a scrivere.

Nella bella villa in riva al mare con la sua Olivetti Lettera 22, Giulio incontrerà ciò che non si sarebbe mai aspettato: il fascino passionale della giovinezza nella figura del ventenne Gabriele. Conturbante personaggio figlio di prime nozze del padrone di casa, Andrea, e cresciuto con le amorevoli premure dalla seconda moglie, Francesca.

Lo stile di Cuore di serpente rientra nel genere noir con quel tocco di sentimentale tanto da poterlo definire un “noir sentimentale” e visto che la trama è avvincente, con inaspettati colpi di scena di tutto rispetto e un ritmo narrativo ben studiato, non posso certo procedere con il narrarvi la trama per non togliervi il gusto di girare le pagine. Posso, però, parlarvi dei personaggi e, in primo luogo, del protagonista Giulio, un uomo dolce e timoroso, tenero e poco sicuro di sé che fa fatica a dichiarare al mondo la propria omosessualità e di questo ne soffre in silenzio:

«Tutti nella vita tradiamo, e non solo i nostri partner. Nell’amicizia, sul lavoro, anche i nostri genitori. Io ho tradito la fiducia di mio padre perché gli ho fatto credere che mi piacevano le donne. Da quanto gli ho confessato di essere gay non ci parliamo più, ma io mi sento libero perché gli ho detto la verità. Non lo tradisco più. Ti pare poco?»

E già perché non dichiarare, in fondo, è un po’ tradire e Giulio è così sensibile e vulnerabile che assorbe su di sé questa mancanza di coraggio incupendosi e piegandosi su sé stesso perché «Preferiva soffrire, struggersi per un amore irraggiungibile, solo dal dolore Giulio riusciva a trarre nutrimento, l’unica forma di esistenza

E Giovanni Montini è bravo a evidenziare questo tema come una sotto traccia del romanzo visto che, a mano a mano che la vicenda si ingarbuglia e tiene il lettore legato alle sue pagine, ecco che emerge la difficoltà del coming out nel periodo storico degli anni ’70.

 

 

A rafforzare questa tematica e a fare da contraltare, troviamo il personaggio di Francesca, la padrona di casa, donna arrampicatrice, manipolatrice, pettegola e, soprattutto, falsa disposta a tutto pur di soddisfare la propria sete di soddisfazione personale e professionale.

La figura di Francesca appare sin dalle prime battute contorta e ambigua e, allo tesso tempo, risulta come metafora della società che ci vuole tutti inquadrati in un mondo standard, politically correct e senza sbavature, dove esteriormente si finge di accettare le differenze dell’altro per poi sparlarne e denigrarlo non appena se ne ha occasione.

Cuore di serpente ha due piani di lettura che si alternano con maestria. Se da un lato si segue l’avvicendarsi degli avvenimenti con trepidazione, dall’altra si ha modo di vivere con tenerezza l’improvvisa storia d’amore senza mai cadere nel banale o nel già letto, anche quando si tratta della descrizione di scene di sesso.

Una lettura piacevole e snella che avvince e riporta indietro nel tempo quando non c’erano ancora i cellulari e per telefonare a qualcuno si doveva sperare di trovarlo in casa, quando per scrivere si usavano le risme di carta e il tempo sembrava appartenerci un po’ di più.




La strategia dell’opossum di Roberto Alajmo

La strategia dell’opossum di Roberto Alaimo è stato pubblicato a aprile 2022 dalla casa editrice siciliana Sellerio Editore.

Un mix tra un noir e una commedia, La strategia dell’opossum vede come protagonista Giovanni Di Dio, detto Giovà, guardia giurata di Partanna, borgata di Palermo, eterno figlio cinquantenne pigro e scansafatiche di Antonietta e fratello gemello di Mariella.

 

 

Tutto ha inizio con l’annuncio a sorpresa dell’imminente matrimonio della sorella di Giovà, dopo decenni di fidanzamento a distanza con Toni. Sarebbe tutto nella norma se non fosse che il giorno dello sposalizio lo sposo non si presenta all’altare dando l’avvio ad una esilarante e bizzarra indagine investigativa al fine di scoprire cosa sia accaduto al futuro cognato.

Roberto Alajmo è bravissimo a ironizzare sugli stereotipi siciliani e, laddove il maschio è il capofamiglia indiscusso troviamo una famiglia matriarcale, laddove il maschio è colui che impartisce ordini e trova le soluzioni troviamo una donna capace di parlare a testa alta ai boss della zona mentre il figlio evita anche solo di parlare pur non essere invischiato in discussioni inutili e essere costretto a agire e prendere decisioni.

 

«Non devi fare niente. Niente di niente. Non è difficile, ma ti devi impegnare, figlio mio! Perché ogni cosa che fai, rischi di fare danno. Soprattutto guai a te se scopri qualsiasi cosa.»
«Io non voglio scoprire niente, ma mi pare che sono sempre le cose che mi vengono a scoprire a me.»
«E tu non ti fare trovare.»

 

Ed è la strategia migliore sulla quale si impernia l’intera vita di Giovà che anela a fingersi morto esattamente come fa l’opossum quando si trova braccato dai predatori! Peccato che, nonostante tutte le sue migliori intenzioni, siano proprio gli eventi casuali a costringerlo ad agire allontanando il povero Giovà dal suo amato divano.

Divertente, ironico e con un ritmo inarrestabile, La strategia dell’opossum si rivela una lettura piacevolissima e perfetta per un fine settimana sotto l’ombrellone, ma che riporta in controluce la vita reale di una Sicilia troppo spesso legata a immagini stantie e stereotipate.




IL PROFUMO di Patrick Süskind

IL PROFUMO

di Patrick Süskind

Ed. TEA

 

 

Se dovessi definire l’opera di Patrick Süskind con un sostantivo che non sia libro, o romanzo o scritto, direi che Il Profumo è un quadro.

Un dipinto grande, scuro, boccaccesco che, senza nulla lesinare, ci fa esplorare il “fugace” regno degli odori.

La storia di Jean-Baptiste Grenouille ha dell’incredibile: nato nella miseria più nera, quest’uomo non ha odore e già nei primissimi giorni della sua vita, coloro che vengono a contatto con lui hanno premonizioni negative.

In contrapposizione alla sua natura Grenouille ha un olfatto sensibilissimo ed è attratto in maniera spasmodica dagli odori;  dei profumi e delle puzze fa armi per sopravvivere e…nutrire la sua anima perversa e vendicativa.

Lo stile di Patrick Süskind è zeppo di dettagli e descrizioni al punto tale che durante la lettura ci sembra di sentirli quegli odori che portano il protagonista alla dannazione.

Le atmosfere sono reali e i personaggi vivi, leggiamo di efferatezze senza però giudicare e quasi prendiamo in simpatia un personaggio unico e originale.

 

Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà.

Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi.

 

Il Profumo è un libro crudele, non adatto a tutti forse, in cui fantasia e realtà si mescolano sapientemente. Un noir o uno psicologico? Non saprei classificarlo con precisione; rimane un romanzo intenso, che non lascia riprendere fiato, da leggere e forse anche rileggere.

La rilettura la collego al fatto che è scritto con uno stile incalzante, eccettuato forse una parte a mio parere un po’ lenta, in cui si narra l’autoisolamento del protagonista tra le montagne. La peculiarità del ritmo porta quindi il lettore ad esserne completamente avvinto e a non soffermarsi.

Un romanzo quindi forte che però consiglio vivamente; con Il Profumo, Patrick Süskind ha creato un fenomeno editoriale, è stato pubblicato in 51 lingue e nel mondo ha venduto 15 milioni di copie.

 

Gli uomini possono chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti.

Ma non possono sottrarsi al profumo.

Poiché il profumo è il fratello del respiro.

 

 

SINOSSI

Jean-Baptiste Grenouille nasce nella Parigi del Settecento, nel luogo più mefitico della capitale: il Cimitero degli Innocenti. Orfano, brutto e apparentemente insensibile, ha una caratteristica inquietante: non emana alcun odore. È però dotato di un olfatto unico al mondo, e il suo sogno è quello di dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di suscitare l’amore in chiunque lo fiuti. Per realizzarlo è pronto a tutto…

 




Il postino suona sempre due volte di James Cain

Un classico noir della letteratura americana

Chi non ha visto, almeno una volta, una delle versioni cinematografiche de Il postino suona sempre due volte? Immagino in tanti, e sebbene conoscessi bene anch’io la trama, quando mi è capitato tra le mani una vecchia edizione Oscar Mondadori con la traduzione di Giorgio Bassani, non ho resistito e ho voluto leggerlo.

Il postino suona sempre due volte è la storia di Frank Chambers, un girovago senza lavoro e senza casa e di Cora, la moglie bellissima e sensuale del greco Nick Pappadakis, titolare della Taverna delle due Querce. L’attrazione fatale tra i due è travolgente e si innesca sin dalle prime battute.

“Eccetto che per il corpo, non si poteva dire una gran bellezza; ma aveva una cartaria imbronciata, e le labbra sporte in fuori in modo tale da farmi venire subito voglia di mordergliele”

La scrittura di Cain è scarna, immediata, senza fronzoli. Esattamente come i personaggi del libro: sono tre e non c’è spazio per nessun altro. È tutto bianco o nero, non esistono sfumature ed è con questa certezza che viene cadenzato il ritmo serrato e avvincente del romanzo. La passione che diventa totalizzante, il crimine inevitabile e il destino immutabile.

Frank e Cora non accettano la realtà che vivono e sembra quasi che, nella loro individuale ricerca della felicità, scambino quella loro passione travolgente, nella spinta necessaria a darsi un futuro diverso per entrambi. Sono due personaggi tristi e persi che si accoppiano più per disperazione che per un reale sentimento e che, proprio per questa incapacità di adeguarsi e adattarsi al presente, corrono trafelati e ingenui verso l’ignoto, verso la fine.

Il postino suona sempre due volte venne pubblicato da James Cain nel 1934 in piena depressione economica arrivando in Italia solo nel 1946.
Il titolo sembra faccia riferimento ad un’usanza dei postini irlandesi di bussare sempre due volte per farsi riconoscere. Metafora del destino che passa a riscuotere il suo conto.
Il grande successo del romanzo fece di Cain uno dei maestri della scuola del noir e del giallo d’azione hard-boiled. Il romanzo ispirò grandi scrittori come Cesare Pavese e Albert Camus e diversi registi.

 

Versioni cinematografiche

Due registi hanno voluto trasportare sul grande schermo la loro visione del romanzo.
Il primo esce nel 1946 con la regia di Tay Garnett scegliendo Lana Turner nei panni di Cora e John Garfield nei panni di Frank.

Nel 1981 è la volta della regia di Bob Rafelson e due grandi attori americani: Jack Nicholson diventa Frank mentre la parte di Cora viene affidata a Jessica Lange.

 

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Film vs Libro

Ci sono sempre state ampie discussioni dividendo il pubblico tra chi è pro libro e chi pro film.
Personalmente sono favorevole alla lettura del libro perché amo immaginare le scene e non affidarle alla regia di un altra persona, senza nulla togliere all’arte della cinematografia che mi appassiona molto. . Affermo però, senza alcun timore, che se mi capita di vedere prima il film, difficilmente arrivo a leggere anche il libro perché il tocco del regista resta nella mia memoria influenzando troppo la lettura.
Se dovessi scegliere direi, in assoluto, prima il libro e poi film.

Nel caso de Il postino suona sempre due volte, ho visto la versione del 1981 con Jack Nicholson e Jessica Lange e spero di riuscire a breve a vedere anche la prima versione del 1946 dove, la pellicola in bianco e nero, regalerà di sicuro una magia particolare alla trama.