Uno sguardo sulla realtà

Il presupposto di base affinchè un paese possa definirsi moralmente e materialmente progredito è la capacità dei suoi cittadini di compiere scelte politiche e non, in piena coscienza. Nella sostanza un individuo sceglie in modo cosciente e consapevole solo quando è ben informato su un determinato argomento. Per questa ragione sono sempre entusiasta di fronte a qualsiasi operazione editoriale che aumenti l’offerta di strumenti conoscitivi a beneficio dei cittadini.

Ciò sembra essere il caso dell’iniziativa ideata dalla casa editrice Laterza in collaborazione con il quotidiano La Repubblica, che ha programmato la pubblicazione di dodici testi, offerti al pubblico dei lettori a cadenza settimanale, con lo scopo di descrivere al meglio dodici aspetti della vita quotidiana. La crisi dell’economia, i problemi lavorativi, la difficoltà di relazionarsi con gli altri, la precarietà, il venir meno di molte certezze e la paura, sono tutti aspetti che oggi condizionano fortemente il nostro agire, per questa ragione, la collana Laterza ha chiesto a grandi pensatori contemporanei di dare il proprio contributo intellettuale perchè il lettore possa essere sollecitato ad un’attenta analisi della realtà che lo circonda. Il piano dell’opera è il seguente :

– Federico Rampini. La trappola dell’austerity-Perchè l’ideologia del rigore blocca la ripresa;

– Luciano Gallino. Vite rinviate – Lo scandalo del lavoro precario;

– Stefano Rodotà. Il mondo nella rete – Quali i diritti, quali i vincoli;

– Marco Revelli. Post-Sinistra – Cosa resta della politica in un mondo globalizzato;

– Massimo Giannini. L’anno zero del capitalismo italiano;

– Zygmunt Bauman. Il demone della paura;

– Gustavo Zagrebelsky. Contro la dittatura del presente;

– Ilvo Diamanti. Democrazia ibrida;

– Federico Fubini. Recessione Italia;

– Andrea Bajani. La scuola non serve a niente;

– Michela Marzano. Il diritto di essere io;

– Natalia Aspesi. Sentimental. Diario italiano di amore e disamore.

Due parole sulla struttura dei singoli libri. Da lodare sicuramente la sinteticità del discorso, il cittadino preso da mille problemi, ha sempre meno tempo per leggere. Inoltre va sottolineata la presenza di una sezione quantitativa dove il lettore, attraverso la lettura di semplici grafici può farsi subito un’idea del fenomeno descritto. Interessante anche la sezione cronologica, dove vengono brevemente citati i titoli degli articoli di giornale ordinati per data di pubblicazione. Mi preme sottolineare la possibilità di scegliere tra il supporto cartaceo e quello digitale. La versione cartacea è disponibile in edicola in abbinamento all’acquisto de La Repubblica, al prezzo di 5,90 euro più il prezzo del quotidiano, o in libreria. La versione digitale può essere acquistata al prezzo di 3,99 euro all’e-store, di fiducia, iTunes per gli utenti Apple e Amazon per quelli che usano un Kindle. Utile a mio avviso la possibilità di acquistare tutte e due le versioni ad un prezzo irrisorio, per consentire al lettore il massimo della flessibilità, chi ha acquistato il libro in edicola, o in libreria può scaricare la versione online a 0,99 euro.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura.




Novità Editoriali

Nonostante si faccia un gran parlare di crisi dell’editoria, o si ricordi costantemente che i cittadini italiani siano poco affezionati alla lettura, ci sono case editrici che non smettono di innovarsi per cercare di stimolare l’attenzione dei lettori. Una delle case editrici che da sempre ha fatto delle proposte editoriali rivoluzionarie e stuzzicanti è sicuramente Laterza. Fondata a Bari il 10 maggio del 1901 da Giovanni Laterza, inizialmente doveva essere un punto di riferimento per la pubblicazione di testi a carattere giuridico ed economico, ma col passare del tempo, grazie anche ai suggerimenti di Benedetto Croce è riuscita ad imporsi nel panorama editoriale per la ricchezza e la varietà dei contenuti pubblicati. Basti pensare che scorrendo il suo catalogo si trovano autori come Zygmunt Bauman, vero cardine del discorso sociologico moderno, Paul Krugman, premio Nobel per l’economia, grande contestatore delle attuali politiche economiche basate sull’austerità, Jacques Le Goff forse il più grande esperto di studi sul medioevo, ma potrei citarne tanti altri. L’ultima iniziativa editoriale targata Laterza, sicuramente non ultima per importanza, è la collana di libri Idòla. Scorrendo il sito web si possono leggere le motivazioni che hanno spinto l’editore a proporre questa operazione editoriale: la necessità di contrastare la diffusione di idee discutibili che passano però nel dibattito politico, economico e sociale come certezze.

Attualmente risultano pubblicati i seguenti testi :

  • “E’ l’Europa che ce lo chiede! (Falso)”di Luciano Canfora
  • “Non ci possiamo più permettere uno Stato Sociale (Falso)” di Federico Rampini
  • “La ricchezza di pochi avvantaggia tutti (Falso)” di Zygmunt Bauman
  • “Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce (Falso)” di Gianfranco Viesti
  • “L’ho uccisa perché l’amavo (Falso)” di Loredana Lipperini e Michela Murgia
  • “La democrazia ha bisogno di Dio (Falso)” di Paolo Flores d’Arcais
  • “In Italia paghiamo troppe tasse (Falso)” di Innocenzo Cipolletta

Vorrei parlare brevemente dell’ultima pubblicazione. Scritta da un valente professore universitario nonchè grande manager italiano, che ha ricoperto grandi ruoli di responsabilità, cito per brevità solo alcuni come la Presidenza delle Ferrovie dello Stato e la Direzione Generale di Confindustria, quest’opera si sostanzia in un coraggioso intervento controcorrente nel dibattito economico che si è venuto a creare dopo la crisi del 2008. Coraggioso perché cerca di discutere un argomento molto sensibile come la tassazione. Parlare di imposte è sempre stata una questione molto delicata perchè è attraverso la tassazione che funziona il meccanismo di redistribuzione dei redditi. E’ un’imposizione fiscale elevata che ha fatto da miccia allo scoppio della Rivoluzione Americana, tanto per dare una portata dell’argomento. Innocenzo Cipolletta attraverso il suo testo, in cento pagine, vuole avvertire il lettore della falsità delle discussioni legate alla retorica antitasse che si è sviluppata, in America ma anche in tutta l’Europa, come risposta al disagio economico e sociale post crisi del 2008. L’autore argomenta i suoi pensieri senza tanti giri di parole, usando sempre, alla base dei suoi ragionamenti, statistiche economiche di facile lettura. Facendo una sintesi, sono quattro i temi conduttori di tutto il discorso del libro :

  1. Quante tasse si pagano?
  2. Evasione e pressione fiscale
  3. La spesa pubblica è eccessiva?
  4. Come limitare gli sprechi.

Personalmente la cosa che più mi ha affascinato delle parole di Cipolletta, è che la sua riflessione ti pone in un’ottica diversa rispetto ai tuoi giudizi di partenza sulla tassazione, leggendo il titolo una persona potrebbe anche indispettirsi, come è successo a me, ma l’esposizione dei suoi ragionamenti man mano che si procede nella lettura stimolano la razionalità del lettore. Potremmo sintetizzare con uno slogan: la ragione che vince sui sentimenti. Se Cipolletta voleva con questo testo dimostrare che è più utile per il cittadino esercitarsi alla riflessione e al ragionamento, invece che lasciarsi irretire dalla classe politica facendo leva sui sentimenti negativi, a mio modesto parere, ci è riuscito in pieno.