Associazione Amici di Singen

Prosegue il progetto del nostro magazine per far conoscere le Associazioni e i Comitati di Quartiere del Comune di Pomezia con le risposte ricevute dall’Associazione Amici di Singen.

 


Quando è nata l’Associazione Amici di Singen e quali sono gli obiettivi che vi siete preposti?

L’associazione pometina “Amici di Singen” è nata nel 2003  quando, un gruppo di amici , di ritorno da un viaggio fatto a Singen, pieni di entusiasmo decisero di fare un gemellaggio con questa città tedesca fondando l’associazione stessa.

 


Di quanti membri è formata la l’Associazione Amici di Singen?
Attualmente fanno parte del direttivo 10 membri .

 


In che modo un cittadino può entrare a far parte dell’Associazione Amici di Singen?

Tutti i cittadini possono entrare a far parte dell’associazione mediante la compilazione di un modulo e pagando una quota annuale.

 


Quale, tra i progetti che avete realizzato finora, vi rappresenta di più?
L’aver contribuito all’aggregazione  di tante persone che attraverso eventi quali viaggi, serate al teatro, corsi fatti in sede di pittura, meditazione a tanto altro si sono potute incontrare condividendo momenti piacevoli e spesso arricchirsi culturalmente.

 


Quali piattaforme social utilizzate per comunicare le vostre iniziative?
Oltre al classico “passaparola” ci serviamo dei vari canali social tipo facebook, WhatsApp, email.

 

 

Qual è il progetto al quale state lavorando ora

Il lungo periodo di pandemia ha bloccato un po’ tutte le attività che solitamente svolgevamo, ed anche nuove possibili iniziative. Speriamo di tornare presto alla normalità e di poter lavorare su nuovi progetti con l’entusiasmo di sempre.




Pomezia celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia

La bandiera arcobaleno esposta sul Palazzo Comunale e Torre Civica illuminata
Il Comune di Pomezia celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Oggi una bandiera arcobaleno, gentilmente messa a disposizione dall’Associazione Spazio Arcobaleno, rimarrà esposta sul Palazzo comunale e al crepuscolo la Torre Civica si illuminerà con i colori simbolo della ricorrenza.
Celebrata in oltre 130 Paesi, la data è stata scelta per ricordare la decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 1990, di declassificare l’omosessualità da disturbo mentale, definendola per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano”.
“Un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica – ha commentato l’Assessora Miriam Delvecchio – contro la violenza e la discriminazione celebrando la diversità in senso lato. È nostro dovere promuovere una cultura che riconosca la libertà di scelta negli uomini e nelle donne a partire dai contesti familiari, scolastici e sociali”.
“Oggi più che mai – ha sottolineato il Sindaco Adriano Zuccalà – vogliamo esprimere il nostro impegno quotidiano volto a contrastare l’hate speech e ogni forma di discriminazione di genere. Le Istituzioni devono dare il buon esempio superando le divergenze politiche e sostenendo, tutte insieme, una coscienza che riconosca l’identità sessuale e culturale di uomini e donne rispettandone scelte e diritti. A Pomezia non c’è spazio per una cultura dell’odio”.



Al via raccolta firme petizione popolare riconoscimento Fibromialgia come malattia cronica e invalidante

Il Sindaco Adriano Zuccalà e assessori sottoscrivono la petizione popolare

 

In occasione della Giornata mondiale della fibromialgia, il Comune di Pomezia ha aderito all’iniziativa lanciata dal Comitato Fibromialgici Uniti CFU-Italia offrendo a tutti i cittadini interessati la possibilità di firmare la petizione popolare per inserire tale patologia tra i LEA.

Per supportare concretamente il Comitato Fibromialgici Uniti CFU-Italia, da oggi è possibile recarsi nella sede comunale di piazza Indipendenza per firmare la petizione popolare a sostegno del disegno di legge presentato in Parlamento e volto al riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, con l’inserimento della stessa nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.).

 

Per firmare è sufficiente presentarsi muniti di documento di identità dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

 

Questa mattina il Sindaco Adriano Zuccalà e gli Assessori Miriam Delvecchio, Simona Morcellini, Giovanni Mattias, Giuseppe Raspa e Luca Tovalieri hanno ricevuto in sala consiliare la referente del progetto di Pomezia Marieta Vasilica e hanno poi sottoscritto la petizione popolare.

“Un gesto simbolico – ha commentato l’Assessora Delvecchio – per porre l’accento su una patologia cronica e dolorosa, considerata spesso invisibile. Invitiamo tutti i cittadini interessati a recarsi nella sede comunale di piazza Indipendenza e sottoscrivere la petizione. Ringraziamo Marieta Vasilica per l’impegno con cui porta avanti questa battaglia”.

 

 

“La fibromialgia – spiega l’Assessora Miriam Delvecchio – è una patologia che in Italia colpisce oltre tre milioni di cittadini, in prevalenza donne. Caratterizzata da dolore cronico diffuso e difficile da diagnosticare, riduce la capacità fisica e psicologica di vivere una vita lavorativa e sociale che possa dirsi soddisfacente. Vogliamo promuovere i diritti dei pazienti lanciando loro il messaggio che non sono soli, ma hanno la vicinanza dell’intera comunità”.

In occasione della Giornata mondiale della Fibromialgia, il Comune di Pomezia ha aderito all’iniziativa “Facciamo luce sulla fibromialgia” organizzata dal Comitato Fibromialgici Uniti illuminando la Torre Civica di piazza Indipendenza di luci viola per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

“Illuminare di viola piazze, edifici e monumenti italiani – rileva il Sindaco Adriano Zuccalà – vuole accendere i riflettori su una patologia non riconosciuta e spesso trascurata, che la pandemia ha contribuito ad aggravare ulteriormente. Noi vogliamo mandare un segnale concreto del nostro supporto a tutti i pazienti, ma anche alle famiglie di coloro che sono affetti da questa patologia considerata invisibile; per tale ragione da oggi sarà inoltre possibile firmare la petizione popolare lanciata da CFU-Italia per inserire la fibromilagia tra i L.E.A.”.




Giornate FAI di Primavera e Giornata Internazione dei Musei ICOM al Museo Civico Archeologico Lavinium

Giornate Importanti di rilievo al Museo Civico Lavinium

Come ogni anno, tornano le giornate FAI di Primavera. Sabato 15 e domenica 16 maggio sarà possibile visitare il Museo Civico Archeologico Lavinium e l’Area archeologica dei XIII Altari e dell’Heroon di Enea con biglietto ridotto.

Il tema della Giornata Internazionale dei Musei ICOM di quest’anno è “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi” e il Museo Lavinium sarà lieto di accogliervi martedì 18 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 offrendovi un programma di visite guidate in presenza e on line che si svolgeranno sia la mattina che il pomeriggio negli orari definiti in locandina. In particolare, nel pomeriggio i visitatori avranno la possibilità di ascoltare all’Area Archeologica la lettura di alcuni versi tratti dall’Eneide di Virgilio da parte di un attore della Compagnia teatrale “Le botteghe invisibili”.

 

Durante la mattina uscirà un breve video a tema #Laculturanonsiferma che racconterà come il nostro Museo si è impegnato ad incontrare il pubblico durante il periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria, attraverso innovative attività on line.Martedì 18 maggio per l’intera giornata si potrà entrare al Museo con il biglietto d’ingresso evento al costo di 1 euro a persona.

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Comunicato Stampa



I frutti del vento di Tracy Chevalier

Romanzo storico della prolifera scrittrice americana

 

I frutti del vento è la saga della famiglia Goodenough che, nella prima metà del XIX secolo, si trasferisce dal Connecticut nell’Ohio in cerca di fortuna e si ferma nella cupa Palude Nera. Qui vige una legge che prevede di diventare proprietario della terra se si riesce a piantarvi un frutteto di almeno cinquanta alberi.

Il padre, James Goodenough, ha una fortissima passione per le mele e, facendosi largo nel bosco selvatico e nel fango che ricopre tutti i terreni, tenta, anno dopo anno, da raggiungere l’agognato traguardo dei cinquanta meli.

Il romanzo è intriso di miseria e povertà. Si fanno figli per aiutare nella conduzione della famiglia e questi muoiono inverno dopo inverno per le febbri e la malaria e il tutto viene accolto con disarmante normalità.
I personaggi sono descritti in modo minuzioso e si respira davvero l’atmosfera piena di privazioni di intere generazioni di coloni americani.

Ad un certo punto si scatenerà un evento determinante che muterà per sempre il destino della famiglia Goodnough e il figlio Robert, anch’egli appassionato come il padre delle piante e delle mele, fuggirà attraverso l’America per giungere fino in California dove lavorerà al fianco di uno stravagante signore inglese per la raccolta di semi, pigne e piantine delle famose sequoie giganti americane ancora sconosciute, a quel tempo, in Europa.

 

 

Tracy Chevalier è una prolifera scrittrice americana di romanzi storici che ha raggiunto una popolarità mondiale nel 1999 con il suo secondo romanzo La ragazza con l’orecchino di perla, che ha venduto oltre cinque milioni di copie e con I frutti del vento si conferma un’abile scrittrice meritoria di tanto successo.

In I frutti del vento, edito in Italia nel 2016 da Neri Pozza, ci racconta sì una saga familiare dove però il rapporto con la natura e con gli alberi diventa un elemento primario e fondante dell’intera trama.

È bello scoprire che due personaggi, John Chapmann e William Lobb, che entreranno nella trama nella seconda parte del libro, sono realmente esistiti svolgendo proprio ciò che verrà raccontato nel romanzo. Ovvio che non posso rivelarvi di cosa si occupano esattamente per non togliervi il gusto della lettura, ma apprezzo moltissimo i libri che giocano sempre sul filo tra immaginazione e realtà.

 

I frutti del vento è un romanzo che si legge con estrema facilità, che regala il gusto dei profumi della natura, che ci avvicina al mondo della botanica e delle mele anche se il tutto contornato dalla crudeltà della vita che non sempre è giusta, che troppo spesso è spietata e violenta ma che non possiamo fare altro che apprezzarla e ammirarla nel suo instancabile percorso.




Associazione L’Acchiappasogni

Associazioni e Comitati di Quartiere di Pomezia

 

Prosegue la presentazione delle Associazioni e Comitati di Quartiere presenti sul territorio di Pomezia.

Questa settimana è il turno dell’Associazione L’Acchiappasogni che si presenta rispondendo a sei domande che stiamo ponendo a tutti.

 

1 – Quando è nata l’Associazione L’Acchiappasogni e quali sono gli obiettivi che vi siete preposti?
L’Associazione di solidarietà sociale “L’ACCHIAPPASOGNI” è nata nell’ottobre del 2015. E’ stata costituita da professioniste con formazione psico-pedagogica che operavano da anni nel campo dell’educazione e della disabilità. E’ un’Associazione senza scopo di lucro rivolta a bambini e ragazzi in difficoltà o con specifiche disabilità.

Gli obiettivi che l’Associazione si propone sono:

Migliorare la qualità della vita di bambini adolescenti e giovani adulti che hanno una disabilità e di favorirne l’autonomia e l’integrazione sociale;

Sostenere i minori nel loro percorso scolastico, con metodi di studio personalizzati;

Ridurre il disagio di bambini e adolescenti in difficoltà;

Sostenere e accompagnare i genitori nel difficile compito educativo.

 

2 – Di quanti membri è formata l’Associazione L’Acchiappasogni?
L’Associazione è formata da 500 soci.

 

 

3 – In che modo un cittadino può entrare a far parte dell’Associazione L’Acchiappasogni?
Un cittadino può entrare a far parte dell’Associazione in diversi modi:
– Entrando a far parte dello staff multidisciplinare che comprende: tutor dell’apprendimento, pedagogisti, educatori professionali, oepac, logopedisti, psicologi, psicoterapeuti,  neuropsicomotricisti, terapisti comportamentali, insegnanti di lingue;

Come tirocinante dei corsi di laurea delle diverse professioni sopra citate;

Come volontario che affianca le figure professionali nelle diverse attività, o che aiuta nella gestione delle sedi.

 

4 – Quale, tra i progetti che avete realizzato finora, vi rappresenta di più?
Nell’Associazione ci sono diverse aree: area didattica, linguistica, psicologica, abilitativa e riabilitativa.
Nel team delle Educatrici del Laboratorio Autonomie un progetto che ci ha rappresentato è stato l’attivazione del laboratorio Cucina dove i ragazzi con disabilità si sono cimentati nel cucinare piatti culinari per poi mangiarli tutti insieme.

 

5 – Quali piattaforme social utilizzate per comunicare le vostre iniziative?
pagina Facebook: L’ACCHIAPPASOGNI ASSOCIAZIONE
pagina INSTAGRAM: lacchiappasogni.associazione L’ACCHIAPPASOGNI ASSOCIAZIONE

 

6 -Qual è il progetto al quale state lavorando ora

Nel Laboratorio Autonomie le educatrici professionali hanno intrapreso un progetto lungo tutto l’arco dell’anno: MI PRENDO CURA DI… SONO UTILE!

I ragazzi hanno sperimentato di essere in grado di potersi prendere cura degli altri in tanti modi differenti:

hanno creato con l’argilla dei manufatti che sono stati venduti durante il periodo natalizio. Con il ricavato ottenuto hanno potuto autofinanziarsi per acquistare altro materiale per le proprie attività e acquistare una merenda tutti insieme al Mc Donald’s;

hanno risposto all’annuncio di una RSA di Como scrivendo una lettera per far compagnia agli anziani ospiti e avviando una conversazione tra i componenti delle due realtà;

hanno iniziato a prendere parte della spesa familiare assumendosi la responsabilità di effettuare personalmente l’acquisto di ciò che sarebbe servito in casa;

hanno assemblato delle bomboniere per la Cresima di un ragazzo;

hanno effettuato la spesa e poi l’hanno devoluta alla Caritas di San Bonifacio di Pomezia;

È stato organizzato un incontro pomeridiano con i Vigili del Fuoco come esempio diretto del prendersi cura della cittadinanza.

 




I colori della natura. Tingiamo una stoffa

Laboratorio didattico al Museo Civico Archeologico

 

Il Museo Civico Archeologico Lavinium vi invita a partecipare martedì 4 maggio alle ore 16:00 al laboratorio didattico: “I colori della natura. Tingiamo una stoffa!” per bambini dai 6 anni in su. L’attività prevede una visita guidata al Museo prima dello svolgimento del laboratorio.

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
☎️06 9198 4744
✉ museoarcheologicolavinium@gmail.com

Vi ricordiamo, inoltre, che l’Area Archeologica è visitabile il martedì e il giovedì alle ore 10:00 e alle ore 15:00 (su prenotazione con appuntamento al Museo) e il sabato, la domenica e i festivi alle ore 10:00 e alle ore 16:00 con appuntamento al Museo (con prenotazione obbligatoria da effettuarsi entro il giorno precedente, secondo indicazioni ministeriali).

Come raggiungere il Museo Civico Archeologico Lavinium con i mezzi pubblici:
https://moovitapp.com/index/it/mezzi_pubblici-Museo_Archeologico_Lavinium-Roma_e_Lazio-site_14816584-61

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Il Museo Lavinium apre le porte

La Cultura non si ferma

 

Il Museo Civico Archeologico Lavinium, riapre le sue porte al pubblico con i seguenti orari:

Martedì: 9.00-13.00 e 15.00-18.00
Mercoledì: 9.00-13.00
Giovedì: 9.00-13.00 e 15.00-18.00
Venerdì: 9.00-13.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00 e 16.00-19.00 solo su prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente.

 

L’area archeologica è visitabile il martedì, il giovedì e il fine settimana con la nostra guida!

Visite guidate su prenotazione obbligatoria

Info. e prenotazioni:
06 91984744
museoarcheologicolavinium@gmail.com

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Presentazione “Una Città da favola” nella Giornata Mondiale del Libro

Pomezia Città che legge partecipa al webinar della casa Editrice Gemma edizioni

 

Presentazione collana di libri “Una Città da favola”

In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, il Comune di Pomezia prenderà parte al webinar organizzato dalla casa editrice Gemma edizioni.

L’evento sarà l’occasione per presentare la collana di volumi “Una Città da favola” a cui hanno preso parte tutte le scuole dell’infanzia e gli istituti comprensivi del nostro territorio.

La diretta sarà trasmessa sulla pagina Facebook @pomezia a partire dalle ore 16.00.​

 




Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore 2021

Dove cercare un libro a Pomezia

 

Ogni anno, il 23 aprile, in tutto il mondo si svolgono celebrazioni per  la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’Autore: scopo primario è la promozione e diffusione della creatività, diversità e il libero accesso alla conoscenza per tutta la popolazione del mondo. In breve, è il semplice piacere dei libri e della lettura.

La Giornata Mondiale del Libro è stata Istituita la prima volta nel 1923 dai librai in Catalogna, Spagna e diventata Giornata Mondiale dall’Unesco nel 1995.

Il 23 aprile è una data simbolica perché è il giorno in cui, nel lontano 1616, morirono alcuni autori di spicco: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e Inca Garcilaso de la Vega. Il 23 aprile segna anche la nascita o la morte di eminenti scrittori come Maurice Druon, Halldór Kiljan Laxness, Vladimir Nabokov, Josep Pla o Manuel Mejía Vallejo.

C’è una curiosità che pare nasca addirittura dal medioevo dove, in occasione della festa di San Giorgio, patrono di Barcellona, era usanza regalare alla propria donna una rosa; al seguito di questa antica tradizione i librai della Catalogna usano regalare una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile.

In Italia abbiamo il Centro per il libro e la lettura, istituito con DPR nel 2007, che ha come obiettivo proprio l’attuazione di politiche atte a diffondere il libro e la lettura in Italia e che, a partire dalla data del 23 aprile organizza ogni anno Il Maggio dei Libri.

Quest’anno il tema dell’undicesima edizione de Il Maggio dei Libri è Amor… dedicata a Dante in occasione della celebrazione per il 700° anniversario da sua morte.

Il sito raccogliere tutte le iniziative che coinvolgono enti locali, scuole, biblioteche, librerie festival, editori, associazioni culturali e altri soggetti pubblici e privati.

 

 

Dove trovare un libro a Pomezia.

Il primo luogo dove cercare un libro è la Biblioteca. Pomezia ha una bella Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi, appena abbellita con un imponente opera di urban art.

 

Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi

 

 

A Pomezia ci sono tre librerie.
La prima è la libreria indipendente Odradek, in via Roma che rappresenta un decennale punto di riferimento storico per i lettori pometini.

Poi abbiamo la libreria Giunti, presso il Centro Commerciale 16 Pini  e infine, in via Boezio, c’è la neo nata Booklet specializzata in libri per ragazzi ma disponibile a ordinare qualsiasi altro libro.

Oltre a questi canali tradizionali, c’è da aggiungere la possibilità di trovare libri di seconda mano o libri salvati al macero in una sezione dedicata presso il Mercatino Pomezia di Largo Urbino e ben tre banchetti situati in via Varrone durante il mercato settimanale del sabato mattina a Pomezia.

A questi luoghi c’è da aggiungere l’iniziativa dell’Associazione le Mamme di Pomezia con il Bookcrossing attraverso l’allestimento di una vecchia cabina telefonica presso il CC 16 Pini e alcuni locali del territorio che hanno aderito all’iniziativa che potete trovare sulla pagina Facebook.

Cabina Telefonica Bookcrossing al CC16 Pini di Pomezia

 

Festeggiamo la Giornata Mondiale del Libro  ricordando una bellissima citazione di Umberto Eco:

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.




25 aprile Festa della Liberazione e 83° Anniversario Fondazione di Pomezia

Pomezia celebra il 25 aprile nella piazza virtuale

 

 

76° Anniversario della Liberazione d’Italia e 83° Anniversario della Fondazione di Pomezia
Pomezia celebra il 76° anniversario della Liberazione e l’83° anniversario della fondazione della Città.

 

Il programma da seguire sui canali social dell’Ente (Facebook, Twitter, Instagram):

ore 10:00
Discorso del Sindaco Adriano Zuccalà

ore 10:30

Omaggio al monumento dei Coloni fondatori

ore 11.00
76° anniversario della Liberazione. Flash mob con Anpi

ore 15:00

Pomezia – Elogio di una Città. Video-documentario a cura del Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento

ore 17:00
Pomezia nella Storia – Proiezione immagini d’epoca

 

 




Associazione Casa dell’Albero

Pomezia News ha pensato di dare spazio alla conoscenza delle tantissime associazioni e comitati di quartiere esistenti nel territorio di Pomezia.

Il loro contributo, su base volontaria e senza scopo di lucro, arricchisce di valore la città incrementando il senso di comunità, migliorando e favorendo la crescita armonica di un positivo tessuto sociale indispensabile affinché una città non sia solo un luogo dove dormire.

Proseguiamo il nostro percorso con la presentazione dell’Associazione Casa dell’Albero attraverso una breve intervista alla quale ha gentilmente risposto Carla Benfenati in qualità di Presidente

 

 

  1. Quando è nata l’Associazione Casa dell’Albero e quali sono gli obiettivi che vi siete preposti?
    L’associazione la Casa dell’albero nasce nel 2006 da un gruppo di donne particolarmente sensibili alle problematiche della genitorialità, della formazione culturale e delle attività ricreative. È inoltre intenzionata a realizzare dei progetti che siano in grado di rendere i cittadini capaci a trarre profitto dalla situazione multiculturale del territorio di Pomezia
  2. Di quanti membri è formata l’Associazione Casa dell’Albero?
    L’Associazione Casa dell’Albero conta 20 soci.
  3. In che modo un cittadino può entrare a far parte dell’Associazione Casa dell’Albero?
    Sul territorio l’associazione è abbastanza nota chi volesse iscriversi può venirci a trovare presso il villino “Tana Libera Tutti “in via Cincinnato 4 int. 10, un bene confiscato alla mafia che il Comune di Pomezia ha messo a disposizione della cittadinanza e che la nostra associazione, tramite un bando pubblico, è uscita vincitrice gestendolo con altre associazioni. Al cui interno si svolgono corsi di yoga, disegno, orto creativo. baratto del libro, laboratorio con carta riciclata, lingue, cucito e autoproduzione di sapone yoga della risata.
  4. Quale, tra i progetti che avete realizzato finora, vi rappresenta di più?
    Il progetto per che ci rappresenta di più e sicuramente la festa multietnica “Tutti per uno ” che la nostra Associazione propone in piazza da almeno 10 anni in cui, le varie comunità presenti sul territorio, partecipano con stand gastronomici e commistione di danze musica artigianato.
  5. Quali piattaforme social utilizzate per comunicare le vostre iniziative?
    Le piattaforme con cui è possibile contattarci sono la pagina Facebook “laCasadeĺlalbero” e il passaparola.
  6. Qual è il progetto al quale state lavorando ora?
    Nell’aspettativa che la situazione sanitaria lo consenta abbiamo intenzione di seguire con: la gestione del villino T.L.T ( Tana libera tutti), il Carnevale, il baratto del libro, e la nostra bellissima festa Multiculturale “Tutti per uno”.