Progetto di Cittadinanza Attiva – Rimozione Adesivi

Quando i cittadini si attivano per il bene della città

A tutti piace vivere in un luogo pulito e decoroso. Ciascuno di noi tiene pulita e ordinata la propria abitazione ma c’è un gruppo di cittadini di Pomezia che ha deciso di fare altrettanto con le aree e i beni comuni urbani.

Non è il loro primo progetto visto che hanno già l’anno scorso li abbiamo visti all’opera per riverniciare la fontana di Piazza San Benedetto da Norcia e le aiuole della passeggiata a mare a Torvjanica.

Quest’anno, vista la situazione del lockdown causata dal Covid-19, sono stati fermi fino a ieri sera quando si sono dati appuntamento al Bivio di Pomezia per il primo appuntamento del progetto di Cittadinanza Attiva per la rimozione degli adesivi pubblicitari abusivi che imbrattano le strade: pali della luce, cassette dell’energia elettrica, cartelli di segnaletica verticale, buche delle lettere.

Armati di raschietti, spugne e olio di gomito questo gruppo di cittadini hanno progettato di ripulire il tratto di strada di Via Roma e Via Virgilio.

Quegli adesivi sono bruttissimi e siamo così abituati a vederli sparsi ovunque che, spesso, non ci prestiamo neanche più attenzione se non quando vediamo il risultato a rimozione effettuata e le foto lo dimostrano in modo lampante.

#gallery-1 { margin: auto; } #gallery-1 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-1 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-1 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */

 

La domanda che viene spontanea è: per quale motivo dei semplici cittadini dovrebbero impegnare del tempo prezioso per ripulire qualcosa che appartiene a tutti?

Le loro risposte sono tutte valide e condivisibili:

perché vivere in un luogo pulito, ordinato e curato ci fa stare bene con noi stessi e con gli altri;

perché tutto ciò che è area urbana è a tutti gli effetti un nostro bene;

perché svolgere un lavoro insieme ad altre persone ci fa sentire parte di una comunità;

perché speriamo che il nostro esempio sia da stimolo agli altri;

perché si può pensarla diversamente, avere una diversa fede religiosa e un diverso colore della pelle, ma tutto ciò che ci circonda, strade, piazze, vie, marciapiedi, viali, giardini, è nostro, della nostra comunità, di Pomezia;

perché fare è molto meglio che lamentarsi.

 

#gallery-2 { margin: auto; } #gallery-2 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 50%; } #gallery-2 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-2 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */

È bene ricordare che il progetto è in collaborazione con il Comune di Pomezia grazie al Regolamento per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani approvato con Delibera di Consigli n. 10 del 2015 attraverso il quale qualunque associazione e/o cittadino può presentare un proprio progetto e attivarsi per migliorare la nostra città.

In pratica è un patto di collaborazione attraverso il quale l’ente fornisce i cittadini del materiale necessario per svolgere un determinato progetto presentato mentre i cittadini intervengono con il proprio lavoro manuale in forma volontaria.

 

Prossimo appuntamento
Mercoledì 2 Settembre ore 19,00 all’incrocio tra Via Roma e Via Rattazzi – Pomezia

Non resta che armarsi di buona volontà e unirsi a loro.

Ovviamente, muniti di mascherina.

 

 

 




Il “triste” destino del cittadino attivo, accadde ad Ardea

Il cittadino attivo è, per definizione, una persona attenta al territorio, partecipe della cosa pubblica, dotato di spiccato senso civico: uno di quelli, insomma, che ogni Amministrazione comunale, dotata di buon senso, vorrebbe tra le fila dei propri residenti.

E il motivo è tanto banale, quanto strategico per un Comune.

Il cittadino attivo è come una sentinella sul territorio, è quasi un “consigliere civico aggiunto”, attento ai temi ambientali, sociali, alla sicurezza: le Amministrazioni virtuose se ne servono, ad esempio, attraverso progetti che non solo fanno risparmiare le casse comunali, ma rendono anche un servizio all’intera comunità cittadina.

Potremmo citare il progetto del Controllo del Vicinato, ormai attivo in più di 100 Comuni italiani, dove un gruppo di cittadini può costituire un vero e proprio ponte comunicativo tra loro, le forze dell’ordine e gli amministratori locali per il controllo del proprio quartiere, attraverso segnalazioni qualificate di eventi legati alla sicurezza.

Cittadini attivi che, in questo caso, per puro spirito di appartenenza al territorio e per senso civico collaborano con Polizia locale e Carabinieri di zona per una convivenza sicura  e consapevole, nella convinzione che non è possibile mettere una volante a presidio di ogni strada e che la partecipazione sia, al momento, l’unica strada percorribile.

Fin qui tutto bene, ma…ci sono anche quelle Amministrazioni che, sebbene bisognose “di aiuto” da parte dei cittadini,  si auto-convincono di bastare a se stesse.

Succede infatti nel Comune di Ardea – appena qualche giorno fa – che, nonostante una buca (voragine) stradale fosse stata prontamente segnalata alle Istituzioni, questa rimanesse lì nella sua autentica bellezza concava per mesi (le mail che segnalavano la pericolosità della situazione erano state inoltrate più volte in almeno tre mesi): segreteria del Sindaco, ufficio Lavori pubblici e Polizia locale forse nemmeno avevano fatto caso alle insistenze dei cittadini opprimenti che nulla hanno da fare se non “disturbare” la quiete operosità dell’Amministrazione comunale.

E quando questi si svegliano dal torpore invernale che li aveva colti mesi addietro, ecco la efficace, tempestiva e tanto attesa risposta: la competenza non è nostra!

Un mix di grave menefreghismo e di scarsissima conoscenza del proprio territorio.

Perché il caso vuole che in quella buca ci va a cadere una ignara motociclista, che per poco non ci rimette l’osso del collo e se la cava con una visita al pronto soccorso: volete sapere come va a finire?

Va a finire che la buca, prontamente – si fa per dire –  rattoppata, trova finalmente il suo responsabile (il Comune che aveva negato la propria competenza territoriale) e che il cittadino attivo, che tanto si era prodigato per la comunità, rimane sbigottito per quanto accaduto e per quanto poteva essere semplicemente evitato.

Ma la storia, come recita il titolo di questo articolo, è triste: rimangono, infatti, a dieci metri di distanza dalla prima voragine rattoppata almeno altre due buche pericolose, ovviamente già segnalate da tempo…che Dio ce la mandi buona pure stavolta!




Fucci fa tappa a Torvajanica Alta

Continua il tour dell’amministrazione pentastellata nei quartieri di Pomezia. Dopo l’incontro avuto con i cittadini di Campo Iemini è arrivato il turno degli abitanti di Torvajanica Alta. Si è svolto il 25 Gennaio alle 12 presso una sala messa gentilmente a disposizione dal bar “Clan Caffè” il confronto sulle tematiche del quartiere con le istituzioni locali ben rappresentate dal Sindaco Fucci, dalla Vice Sindaco Serra, dall’Assessore Sbizzera e da una nutrita schiera di presidenti di commissioni consiliari.

L’assemblea si è svolta, in perfetto orario, la puntualità e l’ordine mentale sono sicuramente caratteristiche che contraddistinguono gli attuali amministratori, seguendo un canovaccio ben definito: introduzione del sindaco, spazio alle proposte dei richiedenti l’incontro, risposta delle istituzioni locali e infine momento dedicato alle domande dei presenti in sala.

Vista l’assenza di un comitato di quartiere che potesse prendere l’iniziativa, le richieste all’amministrazione sono state formulate da un gruppo informale di residenti, che prestando spontaneamente alla comunità il loro tempo libero, hanno nei giorni precedenti l’incontro aperto una fase di confronto sulle gravi e annose problematiche che affliggono il territorio. Il frutto di questo intenso lavoro di coordinamento è stato presentato a Fucci dal Signor Antonio Cirillo che ha schematizzato le richieste accorpandole in tre categorie: urbanistica, sicurezza stradale e aree verdi. Se c’è un quartiere che mostra chiaramente i segni di una progettazione urbanistica squilibrata, dove all’aumento della popolazione residente non è seguito un aumento dei servizi pubblici e degli spazi di socializzazione, questo è proprio Torvajanica Alta.

Tante sono le mancanze che i cittadini vorrebbero che le istituzioni locali correggessero, ad esempio la presenza di una farmacia comunale o la realizzazione di un centro sociale dove poter aggregare cittadini giovani e anziani, comunque sono state determinate delle questioni improrogabili pensando soprattutto alle esigenze dei più deboli ovvero i bambini del quartiere. Tra le proposte che sono state fatte all’amministrazione spiccano per importanza e quindi per urgenza: il miglioramento della viabilità, la realizzazione di marciapiedi soprattutto in Via Mar Tirreno e nei pressi della scuola elementare. Sempre nei pressi del plesso scolastico è stata chiesta la realizzazione di parcheggi e un area adibita a verde pubblico attrezzato.

Il sindaco e l’Assessore Sbizzera , rispettando il proposito di non fare promesse che non sono in grado di mantenere, dopo aver ricordato gli errori di progettazione urbanistica fatti nel passato hanno manifestato l’intenzione di prendersi carico delle legittime aspettative dei presenti all’incontro, nei limiti della gestione delle scarse risorse economiche a disposizione del comune. I due amministratori hanno ricordato quanto siano importanti  una buona programmazione degli interventi ma soprattutto la capacità di reperimento dei finanziamenti regionali.

Le reazioni dei partecipanti come è normale che sia, sono state le più variegate. C’è chi ha manifestato fiducia nei confronti di questa amministrazione e chi a monte delle imposte pagate si è trovato insoddisfatto delle risposte date, oppure c’è chi è per forma mentale è sempre diffidente e chi invece si mostra  sempre fiducioso davanti alle parole di un sindaco.

Personalmente credo che a prescindere dalla soddisfazione o insoddisfazione dei cittadini, sia stato utile al quartiere aver organizzato l’incontro soprattutto credo sia stato positivo il fatto che alcuni abitanti del quartiere si siano spontaneamente coordinati per esercitare un ruolo attivo e non passivo nei confronti delle istituzioni locali. Credo inoltre che per il futuro l’importante sia  perseverare nell’impegno, facendo sempre il punto sulle problematiche del territorio ma soprattutto controllando che alle parole corrispondano atti concreti di chi ci governa.




Decoro Urbano, ovvero “Il Perfetto Segnalatore”

decoro urbano1Lo scorso novembre, il Comune di Pomezia, 114° in Italia, ha aderito ad un servizio, gratuito per le istituzioni e per il cittadino, denominato DecoroUrbano.org.

 Si tratta di uno strumento partecipativo per la segnalazione del degrado e della tutela dei beni comuni, dedicato alla cittadinanza che si sente attiva nel rapporto con la propria vita, le istituzioni e l’ambiente ove risiede.

Per mezzo di tale piattaforma (utilizzabile sia tramite pc che smartphone) il cittadino, previa registrazione sul sito, può inviare le segnalazioni relative a rifiuti, vandalismo ed incuria, dissesto stradale, zone verdi, segnaletica e affissioni abusive.

Naturalmente il team di decorourbano.org effettuerà un controllo preventivo necessario, al fine di controllare la legittimità della segnalazione (fotografie e descrizioni), dopodiché la segnalazione verrà pubblicata su Decoro Urbano ed inoltrata agli Uffici comunali competenti dove è stato individuato il personale responsabile per ogni settore.

decoro urbano2

Per poter essere certi che la segnalazione possa avere più efficacia ci sono alcune semplici regole da rispettare (citazione tratta dal sito Decorourbano.org – decalogo del perfetto segnalatore):

“Mantieni la giusta distanza!

Inquadrature ravvicinate impediscono di valutare la situazione nel suo insieme, se la foto è troppo panoramica si rischia di non avere una chiara idea del problema. Cattura l’immagine più rappresentativa in base alla tipologia di disagio che intendi segnalare. (Esempio: in una strada resa impraticabile a causa delle buche, evita di inquadrarne solo una!)

 Le parole sono importanti!

Completa le segnalazioni fornendo sempre una breve descrizione del problema. Il tuo commento è essenziale per comprendere appieno l’entità del problema e per sollecitarne la risoluzione.

 Un problema, una segnalazione.

Prossimamente sarà possibile sottoscrivere ogni segnalazione per alzarne il livello di priorità. In questo modo i disagi maggiormente condivisi e le problematiche più “sentite” otterranno maggiore visibilità. In attesa di questa importante funzione aggiuntiva ti invitiamo a non effettuare più segnalazioni per un singolo caso.

 Condividi, condividi, condividi!

decoro_urbano

Porta le segnalazioni all’attenzione di persone interessate a seguirne gli sviluppi, condividile con gli strumenti di share o inviale per email. La partecipazione è la forza della rete! “

L’augurio è che questo strumento, di indubbio interesse e dalle grandi potenzialità, possa essere utilizzato nel migliore dei modi, ovvero aiutare le amministrazioni dove l’ordinaria e doverosa attività non riesce a supplire e non come sostituzione dei compiti istituzionalmente affidati nella gestione della propria città.