UNA NUOVA CASA EDITRICE NASCE AD APRILIA

Le “Edizioni del Roveto” verranno presentate domenica 10 dicembre, alle 17.00, presso l’Hotel Enea di Aprila

Le Edizioni Roveto

Le Edizioni del Roveto nascono su iniziativa di una famiglia siciliana, i cui membri sono da sempre appassionati di poesia e letteratura, ma soprattutto sono convinti che la diffusione della cultura rappresenti la vera trincea ultima, contro l’imbarbarimento sociale. Il nome, lo deve all’amore e all’attaccamento che gli stessi editori, nutrono nei confronti della propria terra e del proprio territorio d’origine.

Le dichiarazioni degli editori

L’intento della casa editrice

In particolare, l’intento della casa editrice è quello di creare uno spazio editoriale nel quale le voci, la sensibilità e la scrittura di nuovi autori possano esprimersi al massimo, unitamente alla riedizione di opere importanti contemporanee o del passato, senza dimenticare la letteratura per l’infanzia e i grandi temi sociali.

Le collane

Sei le collane: “Uni-versi” (Poesia), “Cartoline” (Racconti), “Gran Tour (Narrativa), “Ypsilon A” (Young Adult), “Girandole” (Letteratura Bambini) e “Sapiens” (Storie Sociali). Quest’ultima è dedicata al disagio sociale e alle più svariate esperienze di vita, per mostrare e spiegare tutti i sommovimenti dell’animo umano che da sempre abitano l’Homo Sapiens. Quella sulla poesia invece è rivolta ai poeti, vecchi e nuovi, affermati o esordienti, dove i versi raccontano mondi interiori, che nascendo da esperienze particolari, si fanno messaggi universali. Circa i racconti, come le cartoline, che rispetto alle lettere necessitano di un sentito lavoro di sintesi, essi condensano, in un numero relativamente breve di pagine, intere storie. È un genere che in Italia patisce troppo spesso il pregiudizio degli editori, ma che a questa nuova casa editrice piace coltivare e valorizzare. Mentre la collana sul romanzo apre le porte a nuovi scrittori, senza tralasciare gli autori importanti e i classici che hanno segnato la storia della letteratura.

Tra gli intenti delle “Edizioni del Roveto” c’è anche quello di scoprire o riscoprire autori e autrici talvolta dimenticati. “Grand tour” perché attraverso i libri il lettore possa compiere un viaggio meraviglioso alla scoperta di nuove esperienze e conoscenze. Invece la “Ypsilon A” è una collana pensata per quei lettori che hanno lasciato l’infanzia e si incamminano verso l’età adulta. L’idea è quella di rompere lo schema che vede la letteratura per ragazzi come letteratura minore, puntando sulla qualità delle opere e degli autori. Grande attenzione anche nella scoperta di nuovi autori esordienti. L’ultima, quella per i bambini, è dedicata alla letteratura illustrata o meno per l’infanzia, affinché a qualunque età si possa essere aiutati a sviluppare un sincero e costante amore per la lettura. 

L’appuntamento

In programma anche un intrattenimento musicale. L’incontro si chiuderà con una degustazione di vini dell’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere.




L’Istituto “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia al The Economy of Francecso

A rappresentarlo sarà Pamela Martinelli. studentessa della quarta A di Relazioni internazionali per il marketing. Ciò grazie anche alla collaborazione con Enti del Terzo Settore.

economisti, imprenditori e promotori di “economia sostenibile” under 35 di tutto il mondo.

, ovvero di temi vicini alla cosiddetta “economia civile”. Ma è aperto anche a giovani provenienti da tutti e sei i continenti, che potranno così confrontarsi con alcuni esperti mondiali del settore, come Vandana Shiva, Jeffrey Sachs, Kate Raworth, Gael Giraud, Sabina Alkire, Suor Helen Alford, Vilson Groh e Stefano Zamagni.

Città di fondazione e litorale, Pomezia tra i soci fondatori della neo-costituita DMO “Latium Experience”

Si è costituita a Latina la DMO (Destination Management Organization) “Latium Experience”, un’associazione per la promozione e la commercializzazione turistica del territorio. Fanno parte dell’iniziativa 12 Comuni: Latina, Aprilia, Colleferro, Guidonia, Maenza, Pomezia, Pontinia, Priverno, Prossedi, Sabaudia, San Felice Circeo, Ventotene insieme a 38 soggetti privati.
L’obiettivo del progetto, finanziato dalla Regione Lazio e cofinanziato dai soci fondatori, è riconvertire e rafforzare lo sviluppo turistico degli ambiti territoriali del litorale del Lazio, dei Monti Lepini, della Piana Pontina e delle Città di Fondazione al fine di accrescere la destagionalizzazione dell’offerta turistica, di conquistare nuovi flussi e nuovi target, di aumentare arrivi e presenze incrementando soprattutto la quota dei flussi nazionali e internazionali.
A firmare l’atto costitutivo a Latina, Comune capofila del progetto, la vice Sindaco Simona Morcellini. “Il progetto “Latium Experience” – ha commentato – vuole sostenere lo sviluppo economico dei nostri territori partendo da un turismo culturale identitario. Come Amministrazione abbiamo già avviato una programmazione di medio-lungo termine per valorizzare il volto turistico della nostra Città superando i meri confini comunali e rispondendo alle diverse esigenze dei mercati locale, nazionale e internazionale. Siamo lieti di far parte del direttivo di questo progetto che mira a rendere ancora più attrattivo il patrimonio artistico e culturale delle nostre Città di Fondazione e del litorale laziale”.




Ad Aprilia sabato 9 ottobre il convegno “Cura e Solidarietà, Oltre l’individualismo e l’indifferenza per la salute mentale”

Si terrà il 9 ottobre alle 10  presso il poliambulatorio di Aprilia l’incontro “Cura e Solidarietà, Oltre l’individualismo e l’indifferenza per la salute mentale” organizzato da Arap Aprilia per la campagna di “Oltre il Pregiudizio”.

Il tema è molto sentito, e rientra in una serie di incontri che Giansilla Ciconze, il presidente di Oltre il pregiudizio di Aprilia, ha organizzato da qui a fine anno per affrontare insieme, come collettività, tutte le situazioni inerenti la salute mentale.

Tanti e qualificati  gli interventi previsti per la mattinata di sabato che su alterneranno sullo scranno della sala conferenze di Via Giustiniano, a partire da Gianni Palumbo, Cordinatore Campagna “Oltre Il pregiudizio”, lo stesso Giansilla Cinconze, Presidente Arap Aprilia e Moderatore dell’Evento ma anche psichiatri, asistenti sociali e psicoterapeuti.

Per prenotarsi rivolgersi a Presidente Arap Aprilia Giansilla Cinconze cell. 3337334692. In sala, in base alle norme covid, sono ammesse 50 persone

 

Consulta tutte le iniziative sul manifesto 




Riaprono i teatri ma non si alza il sipario

Parola di Bruno Jorillo, gestore del teatro Europa di Aprilia

 

“La corsa alla riapertura dei teatri, senza aiuti a copertura dei posti vacanti, condannerà a morte tutto il settore dello spettacolo dal vivo, già pesantemente colpito dalla pandemia”.
Nonostante i toni trionfalistici con i quali le istituzioni hanno annunciato la riapertura dei teatri il 27 marzo, Bruno Jorillo gestore di uno dei più grandi teatri del Lazio, il teatro Europa di Aprilia, già fa sapere che non ci sono affatto le condizioni per alzare le saracinesche.

Il 27 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro, una data simbolica per ripartire con le programmazioni. Sarebbe il giorno ideale per inaugurare la ripresa degli spettacoli dal vivo che hanno già pesantemente risentito di un anno di mancate attività. Peccato, fa sapere il gestore del teatro Europa di Aprilia Bruno Jorillo, che “non ci sono affatto le condizioni per riaprire”.

Prima di tutto a causa della percentuale di capienza imposta che prevede fino al 25% dei posti disponibili e comunque non oltre i 200 posti in sala. “Il nostro Teatro Europa – dice Jorillo – ha una capienza di 956 posti a sedere. Con questo provvedimento potrebbero entrare meno di 200 persone tra le quali non solo il pubblico, ma anche gli artisti, i tecnici audio e di sala e il personale. Lo spettacolo dal vivo non può essere replicato più volte al giorno come se fosse una pellicola in cui basta riavvolgere il nastro e schiacciare nuovamente play.

 

È il frutto di un grande lavoro di artisti che non sono macchine: recitano, cantano, hanno bisogno di prove, di spazi e di tempi che si devono rispettare e che non permettono di recuperare il taglio dei posti a sedere con una duplicazione delle repliche. Lo stesso costo di produzione diviene così impossibile da sostenere con l’attuale percentuale di capienza imposta”. Un altro nodo non sciolto riguarda la macchina organizzativa. Lo spettacolo dal vivo ha bisogno di una programmazione che non è possibile garantire con le attuali incertezze sullo sviluppo della pandemia. Lo stesso provvedimento si riserva di intervenire sulla riapertura dei teatri nel caso ci fosse un peggioramento nei numeri del contagio, specie a causa delle varianti del virus.

“Gli spettacoli dal vivo – continua Jorillo- hanno bisogno di programmazione. Significa che uno spettacolo, frutto di mesi di lavoro di artisti, registi e tecnici va calendarizzato per tempo per essere pubblicizzato. Si comprende bene quanto sia poco praticabile per i teatri privati poter riaprire in presenza di una tale incertezza sanitaria variabile da settimana in settimana. Per non parlare degli accorgimenti sanitari, del coprifuoco dalle ore 22 e dell’impossibilità di spostarsi tra Regioni che rendono ancora più complessa la programmazione”.

Bruno Jorillo non si tira certo indietro nelle sfide. Lo ha dimostrato quando, nonostante tutte le difficoltà burocratiche e finanziarie, ha preso in mano le sorti del teatro Europa e lo ha riaperto il 28 marzo 2015. Da allora e fino all’anno scorso, il teatro Europa è stato un centro pulsante di cultura, di musica e di spettacolo ad Aprilia con una programmazione fitta e di alto livello capace di attrarre spettatori da tutto il Lazio.

Questa volta però, la sfida è improponibile. “Senza aiuti a copertura dei posti vacanti – tira le somme Jorillo -, o almeno di una parte di essi o del costo dei lavoratori, la corsa alla riapertura che le Istituzioni stanno conducendo condannerà a morte il settore dello spettacolo dal vivo tutto. Perché bisogna ricordare che oltre allo spettacolo, in programma ci sono dei costi fissi ben definiti come Vigili del Fuoco, Energia, Riscaldamenti, personale, pulizie nonché costi mai venuti meno come l’affitto e le tasse, che i biglietti venduti non riuscirebbero a coprire. Le spese sarebbero in ogni caso superiori. Secondo me, poiché la salute dei cittadini viene prima di tutto, i teatri torneranno ad essere fruibili solo quando questa pandemia sarà del tutto o in gran parte risolta.

Con ogni probabilità, ma dipenderà certamente da tanti fattori e in particolare dall’andamento della campagna di vaccinazione, si potrà ripartire non prima di ottobre prossimo”.

 

Comunicato Stampa Teatro Europa di Aprilia




Raccolta di racconti e poesie: Voci Nuove

Lavoro finale del corso di scrittura creativa di Daniele Falcioni

Quando la mia amica Silvia mi ha portato il suo regalo di Natale si capiva fosse un libro, ma non capivo quel sorriso sicuro che le illuminava il viso «Questo non c’è nella tua libreria, contaci!» e solo dopo averlo scartato ho gioito e compreso: il libro in regalo è l’ultimo volume Voci Nuove edito da Rapsodia Edizioni uscito a dicembre.
Non poteva farmi regalo più bello, perché nel libro ci sono anche i racconti e le poesie a firma Silvia De Felice.

Voci Nuove volume 7 è una raccolta di racconti e poesie frutto di un anno di duro lavoro di otto autrici che seguono da alcuni anni il corso di scrittura creativa di Daniele Falcioni ad Aprilia.
Un lavoro certosino, fatto di idee, tagli, revisioni, fogli accartocciati, cancellature e frasi trasportate da pagina in pagina che si è svolto da remoto, visti i provvedimenti di distanziamento dovuti al Covid-19 e anche perché il loro docente è insegnante di Lingua Italiana all’Università di Edimburgo.

Incisiva e toccante la prefazione al libro del docente Falcioni il quale, prendendo a prestito le parole di Gottfriend Benn, afferma come durante quest’anno lui, insieme alle sue autrici

 

Abbiamo vissuto qualcosa di diverso, pensato qualcosa di diverso da ciò che ci aspettavamo, e ciò che rimane è qualcosa di diverso da ciò che avevamo in mente

 

Ho avuto il piacere di leggere i racconti di Silvia De Felice quando ancora erano in fase di revisione ma la forza della sua capacità narrativa è così insita nelle parole utilizzate che, leggendoli ora inseriti in un libro, mi hanno fatto dimenticare completamente chi fosse l’autrice spingendomi ad arrivare fino in fondo ad ogni racconto catturata dal ritmo incalzante.
Ha prevalso il testo rispetto al legame e credo che questo sia quanto di più bello possa sentirsi dire chi scrive per il puro piacere di creare storie, perché non conta chi sia a narrarle ma la capacità che hanno le parole di far viaggiare il lettore.

Ho amato il profondo senso di amicizia tra Elisabeth, Arthur e John in “Adagio” e sono rimasta piacevolmente catturata dall’energia di “Avventura di un’estate” mentre non oso dare un giudizio sulle poesie inserite nel volume in quanto considero l’arte della poesia come qualcosa di estremamente personale, capace di innalzare l’animo o di passare senza alcun smottamento interiore in relazione allo stato emotivo del lettore.

Ci tengo a inserire i nomi di tutte e otto le autrici del volume in ordine alfabetico: Laura Avati, Martina Belvisi, Meri Borriello, Ninni Caraglia, Cristina Cortelletti, Silvia De Felice, Valentina Pucillo e Silvia Zaccari.

Voci Nuove è volume che merita di essere letto per la grande capacità narrativa delle autrici, ciascuno con un proprio stile e, proprio per questo, capaci di soddisfare e di raggiungere il cuore di diversi tipi di lettori.

Voci Nuove è disponibile nelle librerie di Pomezia e Aprilia e mi auguro che presto possa esserci l’occasione di una bella presentazione in presenza.




Roger Waters ad Aprilia

Per chi non lo sapesse Roger Waters è uno dei fondatori dei Pink Floyd, gruppo in cui ha svolto il ruolo di bassista, cantante e compositore.

roger-waters-family-anzio-apriliaWaters- primo pianoQuello che forse non sapevamo è il nome di suo padre: Eric Fletcher Waters e la sua storia. Parliamo di un sottufficiale delle forze armate britanniche morto durante la seconda guerra mondiale nelle campagne apriliane. Questa scoperta si deve alle ricerche dell’inglese Harry Shindler, che è riuscito a risalire al preciso ritrovamento del punto geografico dove morirono molti del suo reparto dei Fucilieri Reali Inglesi, tra questi Eric Fletcher Waters.

Shindler, con la collaborazione dell’amministrazione apriliana, ed in seguito dell’Istituto Rosselli e di altre organizzazioni, ha fortemente voluto la costruzione di un monumento simbolico in onore del padre di Waters e di tutti i caduti nel territorio di Aprilia che non trovarono sepoltura poichè i loro corpi non vennero mai ritrovati.

E ieri Roger Waters è stato ad Aprilia proprio per commemorare suo padre, nel giorno esatto del 70° anniversario della sua morte in battaglia.

Waters-300x225Il culmine della cerimonia si è svolto ieri presso l’Istituto Rosselli di Aprilia, cerimonia che vi voglio raccontare con gli occhi di chi l’ha vissuta da vicino, uno dei protagonisti di questa giornata, il Maestro Pietro Deiana, che da anni dirige il coro multietnico della scuola, con una breve “intervista a caldo”.

“Qualche settimana fa il Preside mi ha annunciato l’evento e mi sono subito messo a lavoro, ho passato una notte intera a documentarmi e studiarmi la biografia di Waters e i suoi pezzi.. fino a che mi sono imbattuto in questo brano bellissimo e molto toccante che non conoscevo “When the Tigers broke free”… scritta da Waters proprio sul tema della morte del padre in guerra…

Non potevi scegliere un pezzo più adatto alla circostanza, come nasce l’idea del nuovo arrangiamento?

“L’ho subito pensato adattissimo all’evento in questione… la struttura del brano è composta da tre strofe, coro più solista, ho dovuto trovare una soluzione al fatto che il pezzo era costruito su una voce maschile con estensione vocale straordinaria per raggiungere le tonalità più acute, quindi il lampo di genio di far provare la parte solista ad una ex allieva del Coro Rosselli che ora studia al Conservatorio… Luisiana De Marco”

Come si è svolta la giornata?

“L’inaugurazione della stele commemorativa si è svolta fuori dall’auditorium, nello spazio antistante l’ingresso del Rosselli ed è stato un momento ricco di segni… l’esecuzione del Silenzio in onore dei militari caduti, la mano di Waters sulla stele, le preghiere e la benedizione di don Lorenzo… Il monumento è stato scoperto, sono state deposte corone delle ambasciate inglesi, canadesi e italiani”

Come ha reagito Waters alla vostra performance?

“Alla fine della nostra performance, Waters è schizzato in piedi, commosso e al tempo stesso felice, ringraziando ed applaudendo lungamente, l’emozione è stata davvero immensa… Addirittura durante la successiva conferenza stampa ha voluto rivolgere un sorprendente, ulteriore specifico ringraziamento…”

Cosa ti rimane di questa esperienza?

“Al di là della mia soddisfazione che è cosa di poco conto, quella che a mio avviso è la cosa più importante, è il valore della memoria di quanto avvenuto… siamo abituati a dare per scontate certe cose… sapere, studiare e ricordare, che per la nostra libertà si sono immolate decine di migliaia di vite di giovani soldati è una cosa dalla quale non possiamo prescindere… la stele all’interno della Scuola ricorderà a tutti gli studenti e alle loro famiglie che dobbiamo essere grati a quanti sacrificarono la propria vita per salvare quella del nostro popolo… non dobbiamo dimenticarlo mai… e lavorare affinchè non venga dimenticato mai…”