In giro per la Grecia, siga,siga!

Ivana, 2 figli, vive a Roma e lavora presso un istituto di ricerca dove, tra le varie mansioni e come unica donna, ‘guida’ il carro dinamometrico, una struttura mobile di circa 40 tonnellate preposta all’esecuzione di esperimenti di idrodinamica, primi fra tutti i test su modelli di navi. Ama viaggiare, dipingere e leggere: tra i suoi autori preferiti, ci sono Oriana Fallaci e Isabel Allende, il cui ultimo libro, ‘Violeta’, è pronto per essere letto. Per la nostra rubrica ci propone la ‘sua adorata’ Grecia, passione che condivide con il marito.

Direzione Grecia

La mia prima volta in terra ellenica risale al lontano 1985. L’ho amata da subito, e non l’ho più lasciata. Andammo a Paros, un’isola delle Cicladi, suggerita da alcuni nostri amici che già erano stati lì. Nel corso di tutti questi anni ho visitato, oltre alle isole Cicladi, Antiparos, Santorini, Kaufonissi, le Ionie, Corfù, Cefalonia, Itaca, oltre alla Grecia continentale, l’Epiro, la Calcidica, Creta e il Peloponneso, una penisola nel sud del Paese dove ho sempre vissuto la sensazione di ‘entrare’ nei libri di storia, di vivere in quei periodi e in quei territori che trasudano vissuti storici magici. Due località su tutte: Micene, dove i micenei, conosciuti anche come achei, furono coloro che sconfissero Troia, nella guerra di Troia. E poi Mani, una terra aspra, affascinante per paesaggi e cultura, lontana dal turismo di massa, che ti accoglie tra il mare, i villaggi di pescatori e i ristoranti sulla spiaggia.

La sensazione di stare a casa

Ogni volta che arrivo ho la sensazione di essere a casa, non torno mai nello stesso posto, ogni anno cambio isola o luogo della Grecia continentale. Dei greci mi piace la loro ospitalità, il loro modo di accogliere le persone, perché ti fanno sentire ‘uno di loro’. Nei ristoranti, per esempio, a fine pasto, ti offrono dolci o frutti, un modo per essere cordiali con i clienti. Ricordo con piacere, per esempio, alcuni anni fa a Naxos, quando la proprietaria del B&B in cui alloggiavamo, preparò una cena per tutti noi ospiti, ottima e con tutti i piatti tipici greci.

Come organizzi i tuoi soggiorni?

Mi piace organizzare il viaggio in autonomia. Già durante l’inverno penso  a quale sarà la mia meta estiva. Mi metto allora sul web alla ricerca della location che mi piacerebbe visitare, anche con l’aiuto di un gruppo fb a cui sono iscritta che si chiama ‘Grecia senza pensieri’, dove gli iscritti mettono a disposizione foto, consigli, pareri e strutture. Scelta la destinazione, mi metto in azione e da lì parte tutto il resto, volo o traghetto, noleggio auto e alloggio. Di solito viaggio con mio marito, ma capita anche di organizzare con amici, e  allora diventa tutto un pochino più complicato, non fosse altro per questioni logistiche, legate alle diverse aspettative ed esigenze di ognuno.

Qual è la location ‘più bella del reame’?

Sono stata in posti bellissimi, ma se qualcuno mi chiedesse: quale di questi luoghi ti è piaciuto di più? Dove torneresti? Dov’è il tuo posto del cuore? Io risponderei che il mio posto del cuore è un’isoletta piccolissima, a sud del Peloponneso, a cinque ore di auto da Atene, che si chiama Elafonissos (Cervi in italiano), di circa 20 km quadrati, raggiungibile grazie ad una traversata di soli dieci minuti di traghetto. Un’isola a misura d’uomo, un centro piccolissimo, un lungomare con qualche taverna per mangiare, un piccolo porto con le barche dei pescatori dove la mattina al loro arrivo puoi  incontrare le tartarughe “Carretta Carretta”. Ma quello che più mi ha colpito è il colore del mare che va dal celeste  al turchese, con sfumature caraibiche, e la spiaggia Simos o la piccola lefki. Sì, questo è il mio posto del cuore dove sicuramente tornerò, perché qui la vita scorre ‘Siga Siga’, lenta, lenta come dicono i greci, dove puoi trovare la carica per affrontare un nuovo anno di impegni e di lavoro. Spero che rimanga uguale, senza essere stravolta dalla frenesia del turismo. Lì mi rilasso, mi ‘ritrovo’ e vivo il mare. Lì ho conosciuto Francesca, una ragazza milanese che gestisce insieme ai genitori il “Vecchio Frantoio”, appartamenti ricavati appunto da un frantoio che hanno ristrutturato.  

Che piani hai per il prossimo tour?

Di ritornare nel Mani a settembre, periodo in cui viaggio volentieri, perché c’è meno affollamento e i ritmi sono più lenti. Siga siga!