La voce delle case abbandonate di Mario Ferraguti

Piccolo saggio della collana Piccola filosofia di viaggio di Ediciclo Editore

 

Viviamo sommersi di parole, circondati da notizie, bersagliati da informazioni e leggere il saggio La voce delle case abbandonate di Mario Ferraguti è un viaggio nel silenzio e nelle storie nascoste tra le mura delle case abbandonate.

Chi non si è mai chiesto, passando accanto ad una casa in rovina, che fine abbiano fatte le persone che la vivevano, dove siano finite quelle storie, quali ricordi siano legati a quelle mura?

Mario Ferraguti ci prende per mano e ci porta ad ascoltare la voce delle case abbandonate, il vento che parla passando attraverso le fessure, le porte spalancate, le finestre aperte, i tetti crollati, dove anche i colori parlano perché lentamente si trasformano e, da vividi e svegli, sembrano addormentarsi e addomesticarsi alla natura prendendo, giorno dopo giorno, i colori della terra, le sfumature tra il rosso e il marrone fino a diventare briciole di passato, fino a tornare alla polvere.

 

La voce delle case abbandonate di Mario Ferraguti edito da Ediciclo Editore

 

E poi ci sono gli oggetti. Tutti quei piccoli oggetti dimenticati e lasciati lì, che hanno atteso per lungo tempo il ritorno dei proprietari per poi rassegnarsi al loro destino e confondersi con le pareti, con la natura, con le voci della casa. Gli oggetti parlano, del loro passato, delle storie che li hanno resi protagonisti, che li hanno visti al centro di un interesse per poi trovarsi riversi sul pavimento per decenni, dimenticati ma non privi di memoria.

La voce delle case abbandonate è un libro piccolo per dimensioni ma intenso per lo stile e la purezza dei sentimenti che ci regala e per la capacità di riportarci, come un violento pugno allo stomaco, a come tutto ciò che ci circonda sia destinato, in modo naturale, al declino, alla fine, alla morte.

Ci sono stanze che si trasformano in isole nel vuoto, luoghi che restano sospesi al nulla, frequentati soltanto da chi sa volare.

È proprio nelle pareti, le ultime a disfarsi e sbriciolarsi, che restano per un tempo più lungo, i ricordi e la voce di chi tra quelle mura è stato felice, ha riso, scherzato, è nato ed è morto. I muri delle case abbandonate meritano rispetto perché raccontano gli ultimi respiri di chi ci ha preceduto e, esattamente come tutti noi, è stato felice, ha sofferto e ora è parte del passato. Vivere per passare oltre, verso quella natura implacabile e bellissima che ci ricorda quanto sia semplicemente meravigliosa la vita.

Le case abbandonate spesso sorridono; danno come una sensazione di bellezza perché loro e tutto quello che c’è attorno a loro sembra che siano diventati vecchi insieme. I sassi, i legni, i vetri, il ferro che hanno addosso si sono trasformati proprio in quelli giusti e finalmente stanno bene, hanno dimenticato ferite e amputazioni di seghe, martelli, fori di chiodi e sono sereni, si lasciano andare al tempo che vuol dire consumarsi adagio.

 

 

La voce delle case abbandonate di Mario Ferraguti
Edito da Ediciclo Editore