FAHRENHEIT 451

FAHRENHEIT 451

di Ray Bradbury

Ed. Oscar Mondadori

 

 

Fahrenheit 451 è un romanzo distopico scritto da R. Bradbury nel 1953. L’autore fu un appassionato di lettura fin da giovane, poi in età adulta, il venire a conoscenza di fatti storici effettivamente accaduti, lo portò alla stesura di questo romanzo che, per molti versi, si è rivelato precursore di ciò che stiamo vivendo da anni a questa parte.

I fatti storici che segnarono in modo particolare R. Bradbury e lo portarono alla creazione di questa incredibile storia, furono la distruzione della Biblioteca di Alessandria avvenuta tra il 48 a.C. e il 642 d.C. e il molto più recente rogo dei libri del 10 maggio 1933 a Berlino.

 

Bruciare sempre, bruciare tutto,

il fuoco splende, il fuoco pulisce.

 

Perno centrale del romanzo è Montag, un pompiere che invece di spegnere incendi, li appicca per distruggere case dove sono nascosti libri. Già dalle prime battute, un lettore come me cui la lettura è necessaria come l’aria, precipita in un orrore senza fine. La scrittura attualissima e spietata di Bradbury ci cala in un inferno in cui i libri sono l’oggetto più illegale che possa esistere.

Leggiamo, senza quasi riprendere fiato, di violenza, sopruso, scontro e della nascita di un dubbio che porterà il protagonista ad una svolta.

Se pensiamo agli anni in cui è stato scritto questo romanzo, non possiamo non percepire la lungimiranza dell’autore. Viviamo infatti in una società nella quale chi legge è quasi additato; viviamo in un mondo in cui è tassativo uniformarsi a quello che ci viene propinato perché voluto per un popolo che è preferibile mantenere poco istruito.

 

Un libro è una pistola carica

 

Qualcuno ha detto che Fahrenheit 451 è una dichiarazione d’amore ai libri. Non posso che essere più d’accordo, i libri vanno difesi perché, come traspare dalle righe del romanzo, in essi c’è la nostra storia, quelle di migliaia di altre persone, il nostro passato e il nostro futuro.

Chi legge vive mille e più vite rispetto chi non lo fa, R. Bradbury sottolinea come ci sarà sempre qualche coraggioso che non accetterà di bruciare tutto questo anche mettendo a repentaglio la sua stessa vita, perché i libri sono Vita.

 

Capite ora perché i libri sono odiati e temuti?

Perché rivelano i pori sulla faccia della vita.

La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.

 

 

Quanto può essere attuale una storia in cui le persone vivono tra quattro mura che sono quattro schermi nei quali viene proiettato solo ciò che il regime reputa tale!

Vivamo oggi in simbiosi con la tv e altre tipologie di schermo, succubi di video e frasi fatte. Questo Bradbury nel 1953 non poteva saperlo, lo ha però immaginato.

Nel 1966 il regista Francois Truffaut ne ha realizzato un film, nel 2018 ne abbiamo avuto un remake diretto da Ramin Bahrani.

 

 

 

SINOSSI

 

Il protagonista Guy Montag lavora nei pompieri. Nella sua epoca i pompieri però non spengono gli incendi ma li appiccano nelle case di coloro che nascondono libri, considerati illegali.

All’inizio Montag sembra convinto della sua missione, poi però l’incontro con figure particolari e coraggiose, lo mette nel dubbio, lo porta a cambiare direzione tanto che la sua stessa moglie lo denuncia per aver violato l’obbligo di non conservare libri.

Il suo capitano fa di tutto per cercare di riportare l’uomo alla ragione, ma fallisce e lo stesso Montag diventa un ricercato che fuggirà dalla società e si unirà ad altri ricercati che custodiscono il patrimonio dell’umanità.