“Solamente tu” di Emiliano Locatelli ai vertici di Cortinametraggio

di Angelo D’Arcangeli

Un giovane regista che arde dalla volontà di usare la macchina da presa per scuotere le coscienze e far riflettere il maggior numero di persone sulla società in cui viviamo. Un attore comico del grande schermo desideroso di aprire un nuovo capitolo della sua carriera e interpretare, per la prima volta, il protagonista di un film a sfondo sociale. L’incontro, casuale, tra i due. Il confronto, l’intesa e la contaminazione tra mondi, apparentemente, distanti. L’idea e la realizzazione del cortometraggio “Solamente tu”. La vittoria del premio per il miglior attore al Festival di Cortina d’Ampezzo, Cortinametraggio.

Sembra, quasi, la trama di un film. Invece è vita vera, vissuta, attimo dopo attimo. Sono lunghe notti insonni passate a pensare, giornate intense a scrivere, pagine e pagine riempite di inchiostro e poi strappate con furia e disperazione fino a quando l’idea non si è decisa a “concedersi”, a iniziare a prendere forma nel copione; sono piccoli e grandi ostacoli superati, sono l’affiatamento di un troupe cinematografica, sono idee geniali e combinazioni inattese, ore e ore di prove e riprese, in un susseguirsi di emozioni a tinte forti fino all’ultimo ciak, fino a quel ciak che a volte è sembrato così dannatamente lontano… È vita vera, insomma, vissuta da chi ha avuto il cuore e l’ostinazione di sognare, ancora e ancora e ancora, senza lasciarsi tarpare le ali. E di osare creare e lanciare un messaggio.

Il giovane regista è Emiliano Locatelli, classe 1984, originario di Priverno (LT). Il celebre attore è Enzo Salvi, conosciuto dal grande pubblico per i cinepanettoni e il ruolo dell’esuberante “Er Cipolla”. Sono loro i protagonisti e gli artefici di questa bellissima storia.

Lasciamo la parola ad Emiliano: “Il film nasce da un’idea di Enzo Salvi che ci teneva tantissimo a interpretare un ruolo da protagonista in veste drammatica, inusuale rispetto al suo solito e soprattutto desiderava essere protagonista assieme a un cane, perché gli animali sono la sua passione. Siamo amici da molti anni ormai e avevamo questa idea di collaborare in un progetto che fosse tutto nostro. Da lì abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura. Siamo partiti da un uomo e il suo cane. Enzo ha messo la sua passione per gli animali, io ho aggiunto le mie. Ho preso un testo di Karl Marx al quale sono molto legato tratto dai manoscritti economico-filosofici del 1844 e da quello ho delineato le caratteristiche del personaggio che Enzo avrebbe interpretato.

Da questa sorta di scontro dialettico tra opposti è nato “Solamente tu”, una sorta di parabola sociale discendente di un uomo di potere che subisce la differenza dei giudizi e dei rapporti in base al gradino della scala sociale che occupa lungo il percorso narrativo. Il film è una sorta di thriller sociale.

Abbiamo usato elementi da film di genere accanto ad altre caratteristiche del cinema più autoriale. Un altro scontro dialettico tra la tesi e l’antitesi che ha come scopo quello della sintesi di un cinema nuovo che torni a parlare al grande pubblico nonostante il tema delicato e la mancanza di compromessi, attraverso anche la popolarità del suo interprete principale. Personalmente mi ispiro al cinema impegnato degli anni ‘60-‘70, ai registi Petri, Pontecorvo, Risi, Monicelli, Pasolini e a mostri sacri come Gian Maria Volontè. Cinema politico, di parte, engagé, che nasce dal movimento per il cambiamento della società e che a sua volta lo alimenta, lo stimola, lo orienta. Cambiamento che oggi più che mai è necessario, come dimostra la crisi del capitalismo e il disastro della pandemia. Ma non vogliamo creare un cinema di nicchia, non vogliamo isolarci e limitarci ad avere un ruolo meramente testimoniale. Vogliamo arrivare al grande pubblico, parlare a milioni di persone, scuotere il più vasto numero di coscienze. Questa è la nostra ambizione e il nostro sogno!

Ci tengo tantissimo a ringraziare tutto il resto del cast, il nostro grandioso direttore della fotografia, Tommaso Aramini e tutta la troupe, dal primo all’ultimo. Davvero tutti determinanti nella realizzazione di quest’opera interamente autoprodotta.

Vincere il premio di miglior attore al Cortinametraggio è stato un risultato straordinario. Ora, per un anno, il cortometraggio girerà in molti altri festival italiani ma soprattutto stranieri: USA, Inghilterra, Spagna, Messico… e proseguirà il suo percorso. Abbiamo già altri progetti, ma per ora preferisco mantenere un certo riserbo. Ne parleremo a tempo debito.

Le reazioni che il pubblico ha avuto dopo la visione sono la sorpresa più toccante. Ci hanno riempito di recensioni e di complimenti e questo è il risultato più bello. Alcuni messaggi ricevuti sono molto profondi. Voglio condividerne con voi alcuni:

“Il cortometraggio ha toccato dei punti dolenti del mio passato. La crisi aziendale, mostrata nelle scene, descrive una realtà che ho vissuto personalmente, purtroppo ancora molto attuale, ma che spesso, nei film, non viene riportata in maniera realistica.”

“Uno spaccato del sistema capitalistico di cui siamo vittime tutti i giorni e del potere dettato dal denaro. La regia di Emiliano Locatelli, l’interpretazione di Enzo Salvi e la musica di Emanuele Braga coinvolgono lo spettatore portandolo all’interno di questa storia e mostrandoci la crudeltà del nostro sistema.”

Questo tipo di messaggi sono un potente stimolo a proseguire. Vuol dire che la gente ha voglia di storie vere dove può rispecchiarsi per cercare riscatto. Il compito dell’artista è quello di analizzare e trasformare la realtà. Un’opera senza etica non è arte ma puro decoro, a mio avviso, uno sterile abbellimento!”.

 

Con queste belle parola di Emiliano chiudiamo l’articolo. Non possiamo che fare i nostri migliori auguri a questo  giovane regista impegnato, a questo amico e concittadino che ci rende orgogliosi. Con la consapevolezza che i sogni sono un motore potente per l’umanità e per il suo progresso.

 

foto da mymovies.it