Scrivere un libro e vederlo pubblicato è il sogno nel cassetto di tantissimi italiani e Raffaella Cecchini ha esaudito il proprio desiderio alla giovanissima età di 14 anni. Abbiamo un tempo in sospeso, edito dalla Morphema Editrice è uscito a novembre ed è la storia di Ester e del suo sogno di diventare ballerina.
Raffaella Cecchini vive a Pomezia e, accompagnata dalla sua mamma Veronica Napolitano, ha accettato di rispondere ad alcune domande.
Grazie. Onestamente, non ho mai pensato che fosse un’idea perfetta per un libro, ma dentro questa storia ci sono pezzi di me, quindi ho pensato che valesse la pena inseguire il sogno della pubblicazione. L’idea è nata da un film visto in televisione con mia madre – da sempre mia grande sostenitrice – ma non immaginavo che sarebbe diventato un romanzo. Ho iniziato a scrivere le prime pagine non per vederle pubblicate, bensì per me stessa, per districarmi tra le mie emozioni e per spalancare liberamente le porte della mia anima, senza nessuna timidezza. La scrittura è libertà, perché permette di esprimere sé stessi attraverso le parole affidate ai personaggi e questo mi è sempre piaciuto. Non ricordo precisamente il momento nel quale ho pensato che sarebbe potuto diventare un libro che la gente avrebbe letto, so solo che a un certo punto il mio unico obiettivo era quello. Mi è sempre piaciuto scrivere, e pubblicare un libro è sempre stato il mio sogno: mi sono limitata a inseguirlo.
Adoro leggere, senza sosta. Sono una di quelle ragazze che ha sempre un libro in borsa, per ingannare le attese o per creare attese letterarie. Sono una divoratrice di libri: Gianrico Carofiglio, Chiara Gamberale, Massimo Gramellini, Anna Dalton, Arthur Conan Doyle, Louisa May Alcott, Bianca Pitzorno, Rowling, Elisabetta Gnome e chiudo l’elenco con il mio scrittore preferito: Alessandro Baricco.
Non c’è un momento nel quale sono abituata a scrivere: non ho un vero e proprio appuntamento con le parole, ma se non scrivo non mi sento bene con me stessa, quindi utilizzo ogni giorno il poco tempo libero a mia disposizione. Ogni volta, prima di accendere il PC, mi affaccio alla finestra della mia camera e rimango ferma per un po’ a guardare il giardino tra i palazzi: mi vengono in mente colori, sensazioni o frammenti di storia, e ritrovo l’equilibrio interiore necessario per poter trasformare le parole in emozioni. Poi accendo la radio e alzo il volume. Solo allora sono pronta per iniziare a scrivere.
Penso di essere una persona molto determinata e molto testarda. Non mi arrendo facilmente. Vorrei, però, assomigliare di più a Ester: lei rappresenta la mia personalità ideale.
L’ho ascoltata per la prima volta un pomeriggio d’estate e me ne sono innamorata: la trovo di una bellezza disarmante. Mi sono rivista in quelle frasi, in quella descrizione di donna forte e fragile, delicata, complicata e difficile da decifrare come un codice matematico. Ma, soprattutto, ho riconosciuto me stessa in quel mondo sommerso e invisibile di cui la canzone parla.
Frequento il Liceo Blaise Pascal, con indirizzo classico. Mi piace disegnare, guardare film bevendo cioccolata calda o mangiando biscotti, chiacchierare con le persone a me care e trascorrere del tempo con i miei amici. Amo andare a teatro, e per diversi anni ho frequentato un laboratorio di recitazione, che mi ha aperto questo mondo che mi ha completamente affascinata.
Assolutamente sì. Vorrei diventare giornalista, ma non intendo smettere di scrivere libri. La scrittura è il cuore pulsante delle mie giornate, solo imprimendo su carta le parole riesco a esprimermi, a trovare la chiave per capire me stessa e il mondo che mi circonda. La scrittura è nel mio sangue ed è inevitabile che faccia parte della mia vita.
Potete trovare Abbiamo un tempo in sospeso nelle librerie di Pomezia, disponibile anche con il packaging rosso con fiocchetto, idea originale e particolare già pronta per un bel regalo per Natale.
Social Media Manager e Scrittrice