Con Aisos, contro l’osteosarcoma che colpisce i bambini

Accanto all’emergenza sanitaria Covid-19 che stiamo vivendo e che ha colpito tutto il mondo, non vanno dimenticate le altre patologie, tra cui il cancro e le malattie rare, e tra queste l’osteosarcoma, il tumore alle ossa che colpisce bambini in tenera età e adolescenti nel 75% dei casi.

Contro l’ostesarcoma è attiva, da oltre 15 anni, l’Associazione italiana studio osteosarcoma (Aisos), centro di evidenza nazionale ed internazionale per la diagnosi tempestiva, la terapia, la cura e la ricerca contro questo terribile cancro delle ossa ad alto grado di malignità, che ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere la ricerca. Dal 26 aprile al 30 maggio 2020, tramite sms o rete fissa, è possibile donare 2 euro inviando un sms al numero 45581, da gestori Tim, Vodafone, Windtre, Coopvoce, o da rete  fissa 5 euro Vodafone,Twt,Convergenze,5 e 10 euro Tim,Fastweb,Infostrada. La campagna sarà inoltre presente su tutte le Reti televisive nazionali per un periodo di 34 giorni, dalle 24.00 del 25 aprile alle ore 24.00 del 30 maggio e i successi 7 giorni con lo stesso numero alla RAI:dal 25 aprile al 9 maggio La 7; dal 9 al 23 maggio Sky;dal 24 al 30 maggio Mediaset e poi poi 7 giorni sulla Rai.

“Ancora oggi, un bambino su cinque perde la sua battaglia, nonostante i significativi progressi nelle terapie”, spiega la dott.ssa Francesca Maddalena Terracciano, Presidente dell’Aisos. “Il Comitato scientifico di Aisos è composto da medici e personale delle professioni sanitarie di elevato grado di competenza e umanità ma non basta; fondamentale è la partecipazione attiva di tutti, per creare una rete a maglie strette in modo che nessun bimbo debba più perdere la vita”. Obiettivo dell’Aisos è quello di salvarli tutti. Per l’Associazione è fondamentale associare al sostegno psicologico, indispensabile per affrontare le problematiche clinico-patologiche, l’organizzazione di un percorso standardizzato e protetto. “Da sempre sperimentiamo modelli di assistenza integrata per i pazienti colpiti da osteosarcoma in età evolutiva” prosegue Terracciano. “Ai protocolli terapeutici affianchiamo una serie di servizi a sostegno delle persone in condizione di sofferenza e disagio, incluse le famiglie. In trent’anni la mortalità dei piccoli pazienti affetti da questo male è scesa dall’80% al 20%, ma è ancora un dato troppo alto. Il nostro scopo è arrivare alla guarigione del maggior numero possibile di piccoli malati. Con la raccolta fondi intendiamo favorire la possibilità di arrivare a terapie sempre più mirate per abbattere la mortalità di questo terribile male e finanziare progetti di ricerca, borse di studio, e organizzare corsi di formazione e informazione”. La raccolta fondi verrà utilizzata per il finanziamento del Progetto polifunzionale specifico per piccoli pazienti colpiti da osteosarcoma con fasi modulari della durata da 1 a 5 anni “Chiara”, con lo scopo di  trovare una terapia mirata per la cura dell’osteosarcoma e la costruzione di un modello di intervento specifico per la patologia, con l’applicazione di procedure diagnostico‐assistenziali specifiche per l‘età e per la dimensione emotiva colpita.

Ogni contributo, anche piccolo, può fare tanto per i piccoli malati accolti nei dieci ospedali romani e 50 italiani, per essere operati e spesso in attesa di amputazione del braccino o della gambina.