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70° Festival di Sanremo: vince Diodato

By Luisa Navisse on 9 Febbraio 2020
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70° Festival di Sanremo: vince Diodato

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Vi confesso che questo è un articolo in divenire, scritto durante la serata.

Alla fine devo dire Bravo Amadeus, (che non è tra i miei personaggi TV preferiti) dopo un inizio non troppo brillante, stasera una finale superlativa. Nonostante si sia arrivati praticamente all’alba (si chiude alle 2.35) La serata è stata scorrevole.

Dopo le prime serate un po’ appesantite dal contorno questa sera finalmente la musica è vera protagonista con un livello di performance dei cantanti in gara decisamente alto.

Bravo Amadeus a scegliersi i giusti compagni di viaggio, la presenza di Fiorello preziosissima, e quella di Tiziano Ferro superlativa. (Potrei scrivere un articolo solo su questo)

Bravo Amadeus anche nel mettersi in gioco, a passare dalle risate alla serietà senza mai sembrare imbalsamato.

Ma soprattutto Bravo Amadeus per la scelta dei brani in gara, (su questo aspetto avevo già espresso la mia scarsa fiducia) perché al di là dei gusti personali, che mi hanno portato ad apprezzare alcuni più di altri, bisogna dire che questo Festival ci lascia tanta buona musica, non ci sono stati pezzi oggettivamente brutti. Abbiamo ascoltato generi diversi in grado di accontentare ogni tipo di pubblico, con il giusto mix di concorrenti storici e giovani talenti.

Ma scorriamo velocemente la serata. Apertura con l’inno d’Italia eseguito dall’Arma dei carabinieri, un incursione di Cristiana Capotondi in veste di Vicepresidente della Lega Pro, Mara Venier che scende le scale scalza, poi arrivano le donne della serata, Diletta Leotta, Sabrina Salerno e Francesca Sofia Novello (che alla fine non ci ha stupito), ultima esibizione di Tiziano Ferro, verso mezzanotte arriva Biagio Antonacci.

L’ultimo cantante in gara si e esibisce alle 1.00 e si chiude il televoto.

I voti di stasera sono divisi tra 33% giuria demoscopica, 33% sala stampa, 34% televoto.

Dopo l’annuncio della classifica si riaprono le votazioni per decidere il podio e Fiorello ci intrattiene nell’attesa e sono ormai le 1.40 quando il pubblico gli dedica una Standing Ovation. Straordinaria la complicità tra Fiorello e Amadeus, amici da 35 anni, che rende tutto più naturale anche a tarda ora.

E quando pensi che sia finita, Amadeus infila uno dietro l’altro tutti gli ospiti previsti: Edoardo Pesce con un omaggio ad Alberto Sordi, il cast del film di Fausto Brizzi «La mia banda suona il pop», l’esibizione di Ivan Cottini, un ballerino che ha continuato a ballare anche dopo la diagnosi di sclerosi multipla, il tenore Vittorio Grigolo con un omaggio ai Queen, i Gente de Zona che quando sono ormai le 2.20 hanno il coraggio di chiedere al pubblico “su le mani”

Intanto si scatena il caso SKYTG24 che alle 2.00 già inserisce tra i banner la notizia: Festival di Sanremo, vince Diodato.

Finisco di scrivere ormai alle 2.30 conn Amadeus che fa avanti e indietro a prendere buste e premi (mentre tutti gli altri presenti sul palco sembrano improvvisamente pietrificati) e in meno di 10 minuti consegna tutti i premi e annuncia il vincitore.

Vince Diodato con “Fa rumore” un brano dal classico impatto Sanremese, con un testo poeticamente potente e ben interpretato dal suo autore. Segue Francesco Gabbani con la sua “Viceversa”, terzo posto per i Pinguini Tattici Nucleari con “Ringo Starr”

Diodato raccoglie anche il Premio Mia Martini e il Premio Lucio Dalla, a Tosca va il premio Giancarlo Bigazzi, il premio Sergio Bardotti a Rancore e a Gabbani il premio Tim Music per il brano più ascoltato sulla piattaforma digitale.

E credo che andrà in po’ così, Diodato vincitore sul palco, Gabbani vincitore fuori, lo dimostra anche il televoto che lo ha premiato con il 38% dei voti contro il 23% di Diodato.

Questo articolo era partito con dei toni molto entusiasti per la bellissima serata dedicata alla musica, totalmente incomprensibile perché relegare la maggior parte degli ospiti a tarda notte, tutti di corsa uno dopo l’altro (in mezzo anche una inutile esibizione di Diletta Leotta e ovviamente non potevamo non ascoltare Boys Boys di Sabrina Salerno). Tutto mentre il pubblico in attesa della notizia del vincitore nel frattempo ha anche dovuto subire lo spoiler di SKYTG24.

Ero pronta a dare un bel 9 a questo festival che scende inevitabilmente a 8 facendo tesoro di tutti gli aspetti positivi indicati in apertura per non scendere ancora. Probabilmente Amadeus paga paradossalmente l’aver fatto troppo, tirando troppo a lungo tutte le serate, costretto a chiudere una finale in fretta perché ormai ben oltre il pianificato.

In ogni caso, dopo due anni di Sanremo a direzione Baglioni, era abbastanza facile fare di meglio ma il risultato era tutt’altro che scontato.

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