Thursday, March 28, 2024

No all’uso “personale” delle fasce tricolori

By Santo Fabiano on 26 Ottobre 2019
0 790 Views

No all’uso “personale” delle fasce tricolori

image_pdfimage_print

Qualche giorno fa, nel corso di una manifestazione nazionale, il partito organizzatore ha pensato bene di consegnare a ogni sindaco presente una fascia tricolore con la scritta “sindaci: orgoglio italiano”.

È evidente che la frase che richiama l’orgoglio non era riferita a tutti i sindaci, ma solo a quelli che avrebbero indossato la fascia, in quanto appartenenti.

La scena che si è vista è quella di una schiera di “primi cittadini” con una fascia tricolore, presenti a una manifestazione, nella quale si inneggiavano comportamenti non sempre corrispondenti al “vivere civile” e probabilmente in contrasto con i valori costituzionali.

Qualcuno obietterà che la fascia indossata non era quella ufficiale, dunque non vi è stata alcuna violazione delle norme vigenti. I sindaci, in fondo, partecipavano alla riunione in qualità di liberi cittadini e la fascia era solo un segno di riconoscimento, non ufficiale, della funzione rivestita nella città di appartenenza.

Certamente. E se apriamo gli attrezzi delle sottigliezze si può andare anche oltre. Se, dunque, riteniamo che chiunque utilizzi una fascia tricolore, purché priva dei simboli, perchè sono state emanate così tante norme per proibire quella ufficiale? Sarebbe bastato affermare che chiunque può usare quella fascia, purché ne tolga i simboli istituzionali. Potrebbe, quindi, indossarla qualsiasi consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione. Così anche qualsiasi cittadino o persino chi non lo è. Potremmo andare avanti all’infinito.

È evidente che la fascia tricolore è un simbolo istituzionale che viene indossato da chi riveste una carica, peraltro, in determinate circostanze. Affermare che la legge si riferisca soltanto a quella descritta in dettaglio (solo per assicurare omogeneità) è davvero una visione riduttiva e formalistica sia delle istituzioni, sia dei suoi simboli.

Ma, attenzione, mentre può apparire come una situazione scherzosa la fascia indossata per gioco o goliardia da chi non ha alcun titolo, è ancora più grave se per gioco o goliardia, siano uno o più sindaci della Repubblica a indossarla “in quanto sindaci”.

A ciascuno di noi e alla propria sensibilità la scelta sul significato da attribuire a tutto ciò e su quali valori difendere, se quelli della libertà di indossare ciò che si vuole o se invece, quelli del rispetto dei simboli della Nazione.

Peraltro, sorprende che proprio chi invoca gli ideali di Patria, Popolo e Nazione, giustifichi tali comportamenti e non avverta il bisogno di tutelare i simboli delle istituzioni pubbliche dagli usi indebiti e personali, o peggio ancora, di partito.

Quella fascia, inoltre, rappresenta l’intera collettività, qualunque sia l’appartenenza. E deve essere indossata (con o senza simboli) da chi è “primo” tra tutti i cittadini, non tra i propri elettori o tra i propri amici.

La Nazione e i suoi simboli vanno difesi da chiunque se ne serva per finalità personali e diverse da quelle istituzionali.

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *