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A colloquio con Fabio Massimo Castaldo, VicePresidente del Parlamento Europeo

By Luisa Navisse on 18 Luglio 2019
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A colloquio con Fabio Massimo Castaldo, VicePresidente del Parlamento Europeo

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Domani 19 Luglio, all’interno della rassegna Eneadi Festival, sarà ospite il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo. Attivista storico del Movimento 5 stelle che è partito da Ardea e ora è al suo secondo mandato a Bruxelles.

In vista dell’incontro di domani, a tema “UE, è cambiato qualcosa?” lo abbiamo raggiunto al telefono, tra un treno e un aereo.

Grande rientro al Parlamento Europeo con la riconferma della carica di VicePresidente. Come hai accolto questo riconoscimento?
È stata una riconferma importante, che ci rende particolarmente felici, in quanto è la dimostrazione della stima della quale godiamo da parte anche dei competitor, frutto del lavoro serio e costruttivo svolto da me e da tutti gli europarlamentari del M5S durante lo scorso mandato. Molti colleghi di ben 5 differenti gruppi politici hanno voluto sostenere ufficialmente la mia candidatura da Vicepresidente come indipendente appartenente ai non-iscritti (il gruppo misto europeo), avendo apprezzato l’impegno e l’imparzialità con cui mi sono sempre sforzato di presiedere l’aula e di interpretare il ruolo. Essere il primo eurodeputato nei 57 anni di storia del Parlamento Europeo a essere riuscito nell’impresa, insieme alle 43.601 preferenze e al primato nel Centro Italia come esponente del M5S, saranno due grandi sproni per cercare di fare ancora meglio nei prossimi anni.

Dopo i risultati degli ultimi 5 anni quali sono i progetti che porterai avanti in questa nuova legisatura?

In piena continuità con il precedente mandato, continuerò a battermi strenuamente in difesa del Made in Italy, per accordi commerciali che innalzino gli standard a protezione dei consumatori, per rafforzare la democrazia partecipativa e gli strumenti di e-democracy, per il superamento delle politiche di austerity, per una lotta serrata contro i paradisi fiscali e le crescenti diseguaglianze che erodono la coesione delle nostre società. Da membro della commissione affari esteri e da Vicepresidente con la delega ai diritti umani, resterà una mia massima priorità dare voce a quanti, nei loro paesi, sono costretti a subire censura e violenze, alle vittime di regimi repressivi che impediscono un pieno esercizio dei diritti civili e politici.

Nonostante i tuoi molti impegni sei sempre presente sui territori, sempre accanto ai portavoce e agli attivisti locali. Cosa ne pensi della ristrutturazione che sta mettendo in piedi il capo politico?

Negli ultimi 5 anni ho girato in lungo e in largo le quattro Regioni della mia circoscrizione: Lazio, Toscana, Umbria e Marche. Proprio grazie a queste bellissime esperienze ho percepito chiaramente quanto la sfida principale per il Movimento 5 Stelle sia, oggi, riuscire a rafforzare la nostra presenza sul territorio, fornendo ai nostri gruppi ed eletti locali maggiori strumenti di supporto sui contenuti e sulle battaglie comunali. In alcuni casi, come a Pomezia, i risultati delle nostre amministrazioni sono stati eccellenti: dobbiamo lavorare affinché diventino la regola. Il Movimento è nato dalle liste civiche comunali: non dobbiamo mai dimenticare quanto questa dimensione sia il nostro pilastro fondamentale, senza il quale rischiamo di subire un pericoloso allontanamento dai problemi quotidiani dei cittadini.

Quella di domani sera sarà l’occasione per un confronto sui temi europei con un’intervista al Vice Presidente condotta da Andrea Pancani. Appuntamento alle 21.30 circa a Pomezia, in Piazza Indipendenza.

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