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Vitalizi Regione Lazio: si rischia il taglio dei trasferimenti erariali

By Massimiliano Villani on 13 Marzo 2019
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Vitalizi Regione Lazio: si rischia il taglio dei trasferimenti erariali

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Ci spiega meglio la Consigliera regionale dell’M5S Valentina Corrado

 

Entro il prossimo mese di aprile, il Governatore del Lazio, neo segretario del PD, Nicola Zingaretti, dovrà procedere al ricalcolo dei vitalizi degli ex consiglieri regionali che – forse giova ricordarlo – pesano sulle tasche degli abitanti della nostra Regione per circa 16 milioni di euro l’anno.

Lo dice la legge di bilancio approvata dal Governo Conte a dicembre scorso.

Cosa succede se il Lazio non si adeguerà?

Lo Stato taglierà del 20% i trasferimenti erariali, ad esclusione di quelli destinati a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale, le politiche sociali, le non autosufficienze e il trasporto pubblico locale.

Ci spiega la situazione, che rischia di essere un vero e proprio boomerang per i cittadini, la Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Corrado.

“Il 7 gennaio 2019 è stata depositata una proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi in erogazione con il conseguente ricalcolo delle pensioni per ex consiglieri, ex assessori ed ex governatori del Lazio sulla base del sistema contributivo vigente per i lavoratori delle Pubbliche amministrazioni. Quella proposta, che porta la mia firma, andava a sanare un adeguamento chiesto da tempo e molto urgente, visto che a stabilirlo è la legge di Bilancio approvata dal Parlamento. Una proposta – continua la Corrado – che come gruppo consiliare presentiamo da ormai sei anni in Regione anche per restituire una veste di normalità a un trattamento previdenziale che può essere definito come un trattamento di favore che computa ai fini del vitalizio addirittura la diaria”.

E ora ci troviamo a dover far fronte a quest’emergenza che, se non affrontata adeguatamente, potrebbe costarci cara…

“L’emergenza non si sarebbe stata – prosegue la Consigliera pentastellata – se il Presidente della regione Lazio invece di ostinarsi ad applicare tagli minimi ai vitalizi già in pagamento, attraverso lo strumento di un contributo di solidarietà temporaneo, che ha portato il costo annuale da 20 a 16 milioni, avesse approvato con la legge di bilancio 2019, la mia proposta. Il sistema prende in considerazione sia l’indennità di carica, che è lo stipendio vero e proprio, sia la diaria e il calcolo è fatto in base al sistema retributivo. La mia proposta, invece, mirava a tenere fuori dal calcolo la diarie e di utilizzare il sistema contributivo, che è quello che si applica ai comuni mortali”.

Mentre la norma fatta approvare dal Presidente Zingaretti…

“Non ha inserito il divieto di cumulo tra il vitalizio da consigliere regionale e quello da parlamentare o da eurodeputato. Inoltre – conclude Valentina Corrado – la mia proposta fu bocciata perché, secondo la Giunta, quella che era una previsione normativa già approvata dalle Camere ancora non era legge dello Stato. Come dire, per applicare un minimo di buon senso è necessario attendere un obbligo formale….pazzesco!  Ormai non c’è più tempo da perdere: ci aspettiamo e chiediamo che la proposta di legge venga calendarizzata e discussa al più presto, per introdurre una misura di giustizia sociale, obbligatoria per legge grazie al Movimento 5 Stelle”.

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