Tuesday, March 19, 2024

Gas radon: il progetto Life-Respire arriva al giro di boa

By Massimiliano Villani on 11 Dicembre 2018
0 960 Views

Gas radon: il progetto Life-Respire arriva al giro di boa

image_pdfimage_print

Il progetto europeo Life-Respire (acronimo di ‘Radon rEal time monitoring System and Proactive Indoor Remediation’), in cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche è coinvolto attraverso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag-Cnr), in collaborazione con il Centro di ricerca, previsione, prevenzione e controllo dei rischi geologici dell’Università di Roma Sapienza, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la Federal Agency for Nuclear Control (Bruxelles), Elica S.p.A. e CiaoTech s.r.l., riguarda la valutazione della qualità dell’aria negli ambienti confinati, come ad esempio edifici pubblici, abitazioni o luoghi di lavoro.

Ha preso il via a settembre del 2017 con un meeting pubblico, organizzato presso l’università La Sapienza di Roma e si prefigge tre obiettivi principali: l’applicazione in quattro aree (tre in Italia e una in Belgio) di una strumentazione economica ed ecocompatibile per la misurazione e la bonifica in tempo reale dei livelli di radon in edifici selezionati; la costruzione di un geo-database che permetterà di immagazzinare in tempo reale i dati delle misurazioni in continuo di radon, unitamente ad altri dati geologici, geochimici e alle caratteristiche costruttive delle abitazioni monitorate; la redazione di linee guida per il rischio radon e di mappe della distribuzione delle concentrazioni (indoor e nel suolo) di radon utili alle autorità locali per la valutazione e la gestione del rischio sanitario e per la pianificazione territoriale.

Il progetto ha compiuto il suo giro di boa: si è tenuta infatti ieri, 11 dicembre, la conferenza di mid-term presso la Sala Conferenze dell’Area della Ricerca di Roma 1 del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Lo scopo è stato duplice: presentare i dati acquisiti ad un anno e mezzo dal kick off del progetto e stringere contatti con altri progetti (nazionali e internazionali) e con i potenziali stakeholder.

Un evento molto partecipato, presieduto dalla Prof.ssa Bigi (CERI Sapienza) e dal Dott. Ciotoli (CNR-IGAG), alla presenza di alcuni rappresentanti europei e anche di comuni italiani come Caprarola e Pomezia.

Proprio la nostra Città è stata oggetto di uno studio approfondito sulla presenza del gas radon già a cominciare dalla fine del 2015, inizi del 2016, quando  furono  distribuiti gratuitamente alla cittadinanza circa 550 kit per la “misurazione casalinga” di questo elemento: un’esperienza che potrebbe essere riproposta, magari aumentando lo spettro d’indagine, e che servirà  per la programmazione di interventi sul territorio.

Ad esempio sarà possibile incidere in campo edilizio, richiedendo la realizzazione di opere di mitigazione del rischio, mediante sistemi di fondazione ventilati naturalmente o forzatamente in relazione alla concentrazione di gas rilevata.

Non dimentichiamo mai, infatti, che il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e insapore, che si trova nel suolo e che rappresenta, secondo recenti studi, la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo.

Pomezia, oggi, dispone sia di una mappatura del radon in ambiente esterno (outdoor), sia di una mappatura – tutt’oggi in costruzione – in ambiente GIS di quello indoor: grazie anche a progetti come il Life-Respire, l’impegno di tutti i soggetti interessati – Amministrazione in primis – sarà rivolto proprio a fare rete per una strategia comune che abbia come obiettivo finale sicuramente l’implementazione di misure di contenimento di situazioni già critiche, ma anche e soprattutto quello di mettere in campo vere ed efficaci politiche di prevenzione.

 

 

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *