18 mesi per pensare al futuro di Pomezia: quali prospettive per i 5 Stelle?
Manca poco, un anno e mezzo alla fine della consiliatura Fucci.
E’ giunto il momento di bilanci e di analisi delle prospettive future.
A mio modesto avviso due sono stati i grandi meriti di questa prima Amministrazione penta-stellata: il primo, senza ombra di dubbio, quello di far (ri)appassionare i cittadini alla politica; il secondo, quello di alcuni risultati apprezzabili, tangibili.
Il rinnovato entusiasmo verso la gestione della cosa pubblica è stato possibile con il modo di far politica dei grillini: banchetti informativi nelle piazze, gruppi di lavoro, inclusione dei cittadini nei progetti territoriali, interazione costante tramite i più diffusi social network.
In pratica sono state utilizzate tutte le modalità di condivisione a disposizione, andando a pescare tra i più giovani con facebook e twitter; tra gli adulti con l’impegno dei gruppi di lavoro tematici e i progetti territoriali; tra i “meno giovani” con gli incontri nelle piazze.
Hanno fatto cioè quello che tutti gli altri partiti avrebbero potuto e dovuto fare e che non hanno fatto per una serie complessa di motivi, tra i quali quello di aver preferito una politica “da salotto”, distante dal quotidiano della gente.
Quanto ai risultati raggiunti potrei citare, tanto per fare qualche esempio, quello dell’estensione all’intero territorio comunale della raccolta rifiuti porta a porta, la migliore manutenzione delle strade, la maggiore attenzione verso Torvaianica e il litorale in generale.
In altre parole, il sindaco Fucci piace e la sua gestione sta ricevendo apprezzamenti: ora poi, che ha assunto anche l’impegno nell’ex Provincia, come Vice-Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, l’esperienza amministrativa sta addirittura diventando più completa.
E allora occorre fare una riflessione anche sul futuro, a questo punto.
Cosa farà Fabio Fucci tra 18 mesi, quando sarà terminato il suo primo mandato da Sindaco e il suo secondo all’interno del comune di Pomezia?
Sarà costretto a lasciare spazio ad altri esponenti, considerata anche la “regola” sui due mandati totali del Movimento 5 Stelle? Oppure in qualche modo, superando quello che è di fatto un “paletto” restrittivo e davvero poco comprensibile, riuscirà a convincere tutti che per il bene di Pomezia è opportuno e conveniente continuare l’opera iniziata nel 2013?
Queste domande avranno la loro risposta – immagino – tra poche settimane, ma una cosa occorrerebbe programmare fin da subito: dovesse essere ancora il M5S a governare la nostra Città, ci vuole una Giunta più competente e che ogni suo esponente sia espressione di eccellenze del territorio pometino e non solo di questo.
In questa squadra di Governo ci sono stati, infatti, parecchi onesti ma “anonimi” lavoratori e poche “stelle”: una buona semina è stata fatta, ora bisogna raccogliere i frutti e avere la prospettiva chiara di altri 5 anni, cambiando decisamente passo e consolidando l’idea che il Movimento sia davvero in grado di portare avanti la rinascita della nostra Pomezia.
Nato a Napoli, cresciuto a Roma e residente a Pomezia ormai da quindici anni, giornalista pubblicista, mi occupo da sempre di comunicazione e sono convinto che l’impegno civico, unito all’amore per il proprio territorio, possa essere un grande stimolo alla crescita di una collettività partecipe e consapevole
2 Comments
Intanto per fare capire cosa è Fucci per Pomezia credo sia calzante il paragone con Maradona. Il Napoli vinceva perché aveva il fuoriclasse argentino, a Pomezia i risultati sono stati ottenuti perché il Movimento Cinque Stelle ha al suo vertice un amministratore veramente bravo . Questo giudizio va dato a prescindere dalle proprie posizioni politiche. Ha avuto la fortuna, questo si, di avere un gruppo consiliare tranquillo e fidato. In quanto agli assessori hanno un ruolo tecnico tranne forse il suo vice Serra e quindi hanno un ruolo marginale nella guida della città che è accentrata tutta sul primo cittadino. Da mie notizie Fucci sarà candidato a governatore del Lazio e ha designato come suo successore a candidato a Sindaco di Pomezia Elisabetta Serra . Lo potrà fare perché non avendo completato il primo mandato, il consiglio si sciolse prima, vi è la scappatoia che in questo caso sarebbe superabile il vincolo dei due mandati. Il limite di tutti i fuoriclasse è quello di non creare eredi alla loro altezza, cosi accadde con Maradona a Napoli e cosi è evidente anche a Pomezia per Fucci e questo senza volere minimizzare le capacità della signora Serra ma è evidente, almeno per ora, la differenza tra lei e Fucci. Per il resto Fucci ha accentuato i suoi poteri decisionali a scapito della partecipazione collettiva che ormai è solo formale, questo ha creato inevitabilmente intorno a lui un gruppo di fidati, vedi anche le ultime nomine di assessori, e quindi chi dovrà eventualmente succedergli avrà grossi problemi a creare una classe di governo che ora di fatto non c’è, perché esiste solo il capo e poi chi esegue.
Grazie sig. Sessa, il paragone mi sembra davvero calzante. Se Fucci opterà per “il salto” alla Regione Lazio penso lo sapremo presto, ma -come dice giustamente lei – il Capo deve essere capace di coltivare intorno a lui le eccellenze, in modo tale da allevare una classe politica degna di sostituirlo. Speriamo bene.