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Obiettivi mobili: alla scoperta dei trucchi per derubare gli automobilisti

By Massimiliano Villani on 7 Settembre 2015
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Obiettivi mobili: alla scoperta dei trucchi per derubare gli automobilisti

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Quasi giornalmente ascoltiamo da radio e tv notizie che ci raccontano di piccole e grandi truffe ai danni degli automobilisti: eventi traumatici che possono accadere a chiunque.

Può capitare infatti che, concentrati sulla guida, ci dimentichiamo di circolare per la pubblica via e quindi alla mercé anche di delinquenti e balordi; inoltre, troppe volte consideriamo sicuro l’abitacolo del nostro veicolo, quasi un’appendice di casa e non prestiamo la dovuta attenzione agli oggetti, a volte anche di valore, che lasciamo incustoditi sui sedili.

L’Associazione Fraternità della Strada, con il patrocinio di Regione Lombardia, ha ideato e realizzato un piccolo ma interessantissimo opuscolo chiamato “I Pacchi – Trucchi per derubare gli automobilisti”, una vera e propria campagna di accortezza stradale che ha l’obiettivo di farci conoscere o approfondire la conoscenza degli stratagemmi più comuni per truffare chi viaggia in automobile e anche delle possibili contromisure.

Eccone alcuni:

  1. Furto dell’orologio: viene eseguito molto spesso in moto, da bande specializzate che si affiancano alla nostra vettura, simulando una manovra errata e spostando con colpo lo specchietto retrovisore.

Reazione: abbassiamo il finestrino per rimettere in posizione lo specchietto.

Cosa avviene: sopraggiunge una seconda moto che, con uno strappo secco, fa sparire il nostro orologio, facendoci rischiare anche danni fisici.

Contromisure: se l’orologio è di valore cerchiamo di non metterlo in mostra, ma soprattutto non apriamo d’istinto il finestrino per sistemare lo specchietto. Facciamolo in seguito, guardando per bene a chi ci sta intorno.

  1. Il finto autostoppista: si tratta spesso di giovani e graziose donne che fanno l’autostop.

Reazione: facciamo salire la persona.

Cosa avviene: dopo essere salita a bordo ci dice di essere pronta, se non le si “offre” del denaro, a chiamare i Carabinieri o la Polizia per denunciare una (finta) tentata violenza carnale.

Contromisure: non lasciamoci intenerire o affascinare e quindi evitiamo di dare passaggi soprattutto a donne avvenenti o giovani; il nostro intuito personale, poi, farà il suo dovere, facendoci capire le buone o le cattive intenzioni di chi fa l’autostop.

  1. Il finto incidente: si verifica molto spesso ad opera di bande specializzate che si affiancano alla nostra auto, lanciando biglie contro la carrozzeria per riprodurre il rumore di un urto; altre volte si può venire tamponati o toccati allo specchietto retrovisore. Ci chiedono di fermarci.

Reazione: ci fermiamo per capire cosa è successo.

Cosa avviene: una volta usciti dall’abitacolo può scattare la rapina o il furto e, quindi, possiamo subire una minaccia armata con conseguente furto di oggetti trovati in auto o della stessa macchina.

Contromisure: evitiamo di fermarci e comunque mai in luoghi isolati, meglio chiamare subito il 112 dando indicazioni sul luogo in cui ci si trova.

  1. La gomma forata: è molto frequente nei parcheggi, quasi sempre il malintenzionato taglia la gomma posteriore destra per aprire la vettura dal lato del conducente senza farsi vedere da chi invece è impegnato a sostituire il pneumatico.

Reazione: siamo completamente presi dal cambio gomma, tra cric e bulloni.

Cosa avviene: mentre cerchiamo di sostituire la gomma forata, il ladro apre la vettura dalla parte opposta e ruba gli oggetti che trova all’interno.

Contromisure: togliamo le chiavi dall’auto e teniamo chiusi il bagagliaio e le porte mentre sostituiamo il pneumatico; se siamo in compagnia, chiediamo al nostro accompagnatore di tenere gli occhi aperti e di avere il cellulare a portata di mano.

Variante: il malvivente in moto buca la nostra gomma con un punteruolo mentre siamo in  movimento e ci avverte che la gomma si sta afflosciando. Anche in questo caso, occhi aperti, non scendiamo dall’auto e aspettare che si allontani, se non lo fa chiamiamo il 112.

  1. Le uova sul parabrezza: si verifica soprattutto di sera agli incroci o agli stop di strade periferiche.

Reazione: istintivamente azioniamo i tergicristalli per cercare di pulire il parabrezza.

Cosa avviene: il parabrezza, con i tergicristalli in funzione, si riempie di una patina che impedisce la visibilità; a questo punto siamo portati ad uscire dalla vettura per pulire manualmente e a questo punto balzano fuori i furfanti.

Contromisure: cerchiamo di non azionare i tergicristalli e di proseguire sulla strada fino a raggiungere una zona non isolata, chiamando, se è il caso, il 112.

  1. Il falso omaggio: si verifica soprattutto nei parcheggi dei centri commerciali o delle stazioni di servizio, specie ai danni di anziani o donne sole, che vengono “omaggiati” di cassette di frutta, verdura o altro in cambio di “qualche spicciolo”.

Reazione: veniamo colti di sorpresa e istintivamente tiriamo fuori il portafoglio per “ricompensare” il gesto ricevuto.

Cosa avviene: veniamo derubati del portafoglio dal malintenzionato, che si da alla fuga generalmente salendo in una macchina del complice.

Contromisure: diffidiamo sempre da chi per strada vuole farci dei regali, ringraziando garbatamente e andando via.

 

 

In tutti i casi, ricordiamoci sempre che il malvivente è molto furbo e ingegnoso: il nostro atteggiamento deve essere sempre attento ad ogni piccola sfumatura e lo sforzo che dobbiamo fare, per cercare di non cadere in queste trappole, è quello di pensare come se fossimo noi il delinquente.

Quindi, massima diffidenza soprattutto quando siamo in auto da soli e in luoghi particolarmente isolati: se abbiamo il timore di essere incappati in qualche strano “giochino” ricordiamoci di chiamare il 112, numero unico per le segnalazioni, spiegando per bene quello che succede e fornendo indicazioni corrette sul luogo in cui ci troviamo.

 

 

 

 

 

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