Tuesday, April 16, 2024

Dal carcere al teatro: Le Donne del Muro Alto

image_pdfimage_print

Un giorno mi chiesi chi fossero “Le Donne del Muro Alto”. Avevo visto scorrere alcune loro foto nei vari Social Network e quel loro nome mi aveva messo in agitazione, poiché i muri alti non sono mai presagio di cose buone.

“Le Donne del Muro Alto” vivono nella Casa di reclusione di Rebibbia, nell’area femminile della sezione di massima sicurezza. E fanno teatro. Sì, recitano, grazie ad un progetto bellissimo, che le vuole protagoniste di un’opera di trasformazione e di rinascita, attuabile attraverso il potere della bellezza del teatro. “Oltre il Muro” parte come una libera interpretazione dell’Eneide e finisce per narrare il carcere e le sue dinamiche. Rappresenta un diario di bordo della vita reclusa e porta fuori, in libertà, questa esperienza oltre le mura del carcere.

Il carcere è un’istituzione che dovrebbe infatti essere, prim’ancora che un luogo di pena e di esclusione sociale, una opportunità di rieducazione, un territorio nel quale un individuo possa ricominciare il suo viaggio verso il reinserimento nella società, un varco che traghetti alla scoperta di sé, dell’altro e della società stessa. Quale strumento migliore del teatro? Desidero riportare qui di seguito le parole che si trovano sul sito del progetto, affinché non si perda nulla dello spirito alto e divino di questa iniziativa: “L’attività teatrale attraverso la sua funzione terapeutica e pedagogica si pone come potenziale agente di cambiamento e  miglioramento. Inoltre lo spettacolo teatrale, come il libro, è un importante mezzo di unione tra il mondo carcerario e l’esterno, un ponte tra la realtà carceraria e la società esterna. Per tutti questi motivi, Le Donne del Muro Alto ha ottenuto anche il patrocinio gratuito del Garante dei Detenuti del Lazio”.

Lo spettacolo andrà in scena domenica 24 gennaio alle ore 18.00 presso il MICRO | Spazio Porta Mazzini in Viale Mazzini 1 a Roma, sotto la regia di Francesca Tricarico. Sono certa che darà la possibilità di osservare le cose da un nuovo angolo, cosicché anche le ombre prodotte a terra si girino altrove.

“Il grado di civiltà di una società si misura dalle sue prigioni”

Fedor Dostoevskij

Tutti i dettagli dell’evento: https://www.facebook.com/events/1638268079727201/

http://www.ledonnedelmuroalto.it/it/

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *